Percebes, techno, Viana do Castelo: dove mangiare durante Neopop Festival | Rolling Stone Italia
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Percebes, techno, Viana do Castelo: dove mangiare durante Neopop Festival

Un festival techno, una cittadina tra Porto e la Galizia, e i consigli di Jonathan Tavares, responsabile della comunicazione della kermesse, su dove rifocillarsi tra uno show e l'altro. Ecco la nostra guida

Percebes, techno, Viana do Castelo: dove mangiare durante Neopop Festival

Il Neopop Festival è una maratona per il corpo. Tre giorni di gara in quattro quarti davanti a un sound system imponente, che vede alternarsi in console buona parte della scena techno mondiale. E, per tenere il ritmo, c’è un aspetto essenziale da tenere in considerazione: mangiare.

Ovviamente dentro al festival non ti lasciano a digiuno, c’è una zona food truck funzionale per il clubber pigro: la famosa Bifana (maiale marinato alle spezie dentro un panino morbido) e i classici, pizza hamburger e molto altro. La sorpresa è il Flow Wine Track, dove puoi sorseggiare vino in calici di poliuretano (per sicurezza) senza perdere il ritmo: da provare l’etichetta Pedro Milanos, progetto vinicolo del DJ Vasco Valente, in line up al festival.

Foto dell’autore.

Per chi invece ha il piacere di piazzare le gambe sotto al tavolo, fuori dal recinto del festival, Viana do Castelo offre un tesoro di tavole locali, tra frutti di mare (o meglio, di oceano) e tradizioni di carne dell’entroterra. Insieme a Jonathan Tavares, responsabile della comunicazione di Neopop Festival, abbiamo selezionato alcuni posti per mangiare ad hoc prima, durante e dopo il festival.

Tasquinha da Linda

R. dos Mareantes A10, Viana do Castelo

Foto dell’autore.

Locato in un ex magazzino portuale con vista pescherecci, Tasquinha è un tempio del pesce fresco (i proprietari sono grossisti del pescato). Qui i percebes (conosciuti in Italia anche come denti o dita di drago, tra i crostacei più cari al mondo) arrivano in tavola con formaggio di capra, gamberi, vongole, aragoste, canocchie, polpo alla galiziana. Un ambiente curato per i DJ della manifestazione, ma con quel calore di casa che ti fa venire sete di vinho verde.

Restaurante Camelo

Santa Marta 119, Viana do Castelo

 

 
 
 
 
 
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Qui si banchetta senza fronzoli, ma sostanza e abbondanza. La famiglia Camelo ha uno splendido spazio all’aperto fatto di tavoli in pietra, posizionati sotto i pergolati di vite. Leggermente fuori dal centro verso l’entroterra, l’atmosfera ci ispira carne (il pesce c’è): una teglia di agnellino al forno con patate e “Arroz de Sarrabulho à moda de Ponte de Lima”, cioè riso al sanguinaccio di maiale accompagnato da altre diverse parti dell’animale, tra cui interiora e insaccati, fritte nello strutto con mele e patate. Non fatevi spaventare, ovviamente ci vuole uno stomaco tenace, ma i sapori non sono così taglienti come si può pensare. Soprattutto se vengono innaffiati con un vino bianco della regione di Dão, un encruzado, ovvero un vitigno autoctono portoghese.

Foto dell’autore.

O Pescador

Largo de São Domingos nº35, Viana do Castelo

 

 
 
 
 
 
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Una (classica, kitsch) statua di uno chef con i baffi accoglie in questo posto genuino. E, come si evince dal nome ma pure dalle dalle vasche di aragoste, qui si mangia pesce. Il riso è il minimo comun denominatore delle portate. In questa zona del Portogallo si usa servirlo più brodoso, e noi spaziamo un po’, da quello con la rana pescatrice fino ai frutti di mare e alla cicala di mare, questa sempre più difficile da trovare nei ristoranti.

Foto dell’autore.

Pacóvio

R. Prior do Crato 60, Viana do Castelo

 

 
 
 
 
 
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Bar à vin portoghese aperto da Vanda Balinha e Luís Magalhães, due giovani originari di Viana che dopo esperienze fuori città sono tornati per riportare a casa quel certo valore e non so che. Qui abbiamo scolato una bottiglia da un litro dell’etichetta Nat’ Cool, cantina portoghese della valle del Douro piuttosto in hype, accompagnandola a qualche piattino di salumi e formaggi locali.

Foto dell’autore.

Casa D’Armas

Largo 5 de Outubro 30, Viana do Castelo

 

 
 
 
 
 
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Ristorante con storia trentennale, capitanato da un corpulento signore con il codino, che si presenta come il re delle salse piccanti e si vanta di numerosi premi in proposito (non indaghiamo ulteriormente). Quindi insieme a un plateau di mare con aragosta, granchio, gamberi ci porta questo vasetto assassino, dove abbiamo pucciato un crostaceo per andare in fiamme qualche secondo dopo, nonostante ci avesse comunicato che fosse un intingolo piuttosto leggero. Grazie a una bottiglia di bollicine portoghesi, passa tutto. Lei era un Blanc de Blancs di Filipa Pato & William Wouters.

Qui di seguito altri indirizzi raccomandati dal buon Jonathan Taveres, che non abbiamo provato per ovvie ragioni di tempo. Perciò non vi mentiremo con descrizione fatte da ChatGPT. Poi chi vuole andare sul sicuro post serata, c’è sempre McDonald’s, dove il menu portoghese può riservare sorprese, almeno rispetto a quello italiano.

O Laranjeira

R. Manuel Espregueira 24, Viana do Castelo

 

 
 
 
 
 
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O Manel

Praça da Liberdade, Viana do Castelo

 

 
 
 
 
 
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Casa de Pasto Maria de Perre

R. de Viana 118, Viana do Castelo

 

 
 
 
 
 
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