X Factor 2025, The Last Dance: i finalisti | Rolling Stone Italia
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X Factor 2025, The Last Dance: i finalisti

DELIA la folk, PierC dal belcanto virtuoso, eroCaddeo il quarterback pop, rob la punk: quattro archetipi che, pur affondando nell’immaginario della musica nostrana, non sono banali. A Napoli, insomma, ci divertiremo

Foto: Valerio Nico

Ce l’hanno fatta. E in fondo arrivano, alla fine, quelli che avevamo immaginato. rob la punk (ultima superstite della squadra di Paola Iezzi), DELIA la folk (il cui coach è Jake La Furia), eroCaddeo il quarterback pop (scelto e sostenuto da Achille Lauro), PierC dal belcanto virtuoso (team Francesco Gabbani). Più che quattro finalisti, sono quattro archetipi che danno la possibilità (guarda un po’) di far partecipare ogni giudice con un proprio concorrente alla finale.

Un quartetto interessante perché pur affondando nell’immaginario della musica nostrana, non sono banali. Non lo sono esteticamente – l’unico classicamente belloccio è eroCaddeo -, non lo sono musicalmente, soprattutto le due ragazze. I due uomini sono più da Sanremo e Festivalbar, ma se uno è da pop italiano l’altro, lavorandoci, può diventare più internazionale.

Il mercato sarà contento, perché checché se ne dica, in questo nuovo fiorire di nicchia anche DELIA con i suoi mash-up folk può trovarsi un pubblico, nei teatri e nei club. Prima che chiudano almeno. A Napoli, insomma, ci divertiremo.

Foto: Valerio Nico; Art Director: Alex Calcatelli per Leftloft


rob

All’anagrafe Roberta Scandurra, da Catania: la nouvelle vague siciliana quest’anno alla X Factor Arena ci ha regalato il meglio. Arrivata come un’outsider, un’underdog, è diventata la superfavorita. Inevitabilmente: pare che l’ultima volta che ha sbagliato una nota avesse sei mesi e si fosse svegliata male durante la notte perché voleva il latte. E per impazienza non ha imbroccato un acuto. Da allora, solo perfezione.

Per dire a tutti che possono farsela sotto con dignità, in semifinale sbaraglia la concorrenza con una ballad pura, senza punk. Solo una performance pulita e potente, cosicché tutti capiscano che non ha punti deboli. Neanche quell’inedito che a risentirlo ti ci affezioni sempre un po’ di più. Cento ragazze spacchicchia.

Ne ha fatta di strada la bambina prodigio: studia canto da quando aveva 7 anni, scrive canzoni da quando ne aveva 15. Che la musica sia la sua vita, tra sperimentazioni punk e metal supportate dai suoi testi in contromano, introspettivi e intimi, lo ha sempre saputo, anche quando si è iscritta a Scienze della Comunicazione, che comunque frequenta con profitto. Una giovane donna forte e coraggiosa che ama le regole per poterle rompere quando necessario, perché il vero punk sa far tutto, proprio perché gli sia possibile abbattere ogni muro, ogni recinto. Lo abbiamo capito sin da quando ha fatto la sua prima apparizione alle Audition portando Blondie e poi Olivia Rodrigo e tanto repertorio che da queste parti si era visto poco, spesso male e quasi mai da una solista.

Foto: Valerio Nico; Completo: Relish, Maglia Bianca: no brand, Scarpa: Dr. Martens

Ha vinto, nel 2022, il Tour Music Fest come “Artist of the Year”, guadagnandosi una borsa di studio per un workshop di songwriting alla Berklee College of Music di Boston nel giugno 2023. Nel 2023 ha trionfato anche al concorso Vela D’Oro. Nel corso del 2024, ha partecipato al Champions Sing, vincendo il premio Jonia Culture ed il secondo posto nella categoria inediti. Così ha ottenuto grande visibilità su piattaforme come Yvii TV, con il massimo numero di visualizzazioni ed interazioni. Per quanto riguarda i suoi lavori discografici, il suo primo singolo, Capitolo per te, è uscito nel 2024, seguito da Lei con te.

Le agenzie di scommesse hanno pochi dubbi. Se giochi un euro su di lei al massimo ne vinci tre, con altri due e mezzo. Se Tv8 non porterà troppo pubblico generalista, la vittoria sarà sua, sintesi perfetta di pop e punk.

Foto: Valerio Nico; Dolcevita: Très Ami; Gonna: Relis; Scarpe: Dr. Martens


DELIA

Catania chiama, Paternò risponde. La città di Pippo Fava, uno che la mafia e i suoi quattro cavalieri dell’apocalisse li ha combattuti con il teatro, con un giornale e con la bellezza, si conferma la Berlino del sud, con quella capacità meravigliosa di accogliere nuovi talenti musicali e crescerli, con quella vita notturna che viaggia su note di sperimentazione e di sonorità sempre nuove. Non a caso da qui viene la cantantessa, la migliore cantautrice degli ultimi decenni, Carmen Consoli.

DELIA la ribelle, DELIA che ha il suo progetto folk d’autore, i suoi mash-up che portano la Sicilia tatuata addosso in cui lei riscrive testi in lingua (pardon, dialetto, ma lei lotta che perché venga riconosciuto come un idioma a sé, e ha ragione) e lavora musicalmente con una competenza totale. Come rob ha una voce potentissima e limpida: se l’altra sa modularla su terreni più commerciali, lei con Sei bellissima di Loredana Bertè ha dimostrato che non ti scartavetra anima e cervello solo nella sua comfort zone, che non è un martello solo quando ti urla armonicamente la bellezza e il dolore della sua terra.

Foto: Valerio Nico; Abito: Giada Curti; Stivale: Lora Ferres/Pittarosso

Classe ’99, i suoi 12 anni al conservatorio Vincenzo Bellini si fanno sentire tutti quando da sola, strumento e voce, diventa orchestra. Se ne sono accorti in tanti anche prima di X Factor, da L’isola degli artisti che un anno fa le ha dato una borsa di studio fino a Serena Brancale, di cui ha aperto diversi live grazie a quel “premio”. E ce ne siamo accorti quando prese Sakura di Rosalía e la fece diventare sua, nella sua prima comparsa a X Factor. Da lì è stato colpo di fulmine. Per noi ma pure per Jake La Furia che per averla, pur sapendo quanto fosse lontano da lui il progetto di lei, si è giocato l’X Pass.

Ha il ruolo di sfavorita – le case di scommesse la danno vincente 16 a 1 – e probabilmente non vincerà. Però saprà stupire e sarà interessante, in un live vero e iperpartecipato come quello di Piazza del Plebiscito a Napoli, vedere neanche tanto di nascosto l’effetto che (DELIA) fa.

Foto: Valerio Nico; Abito: Giada Curti; Stivale: Lora Ferres/Pittarosso


PierC

Dei finalisti è quello con l’inedito più debole, ma è anche l’outsider perfetto per vincere in rimonta. Più simpatico e dotato del suo competitor diretto (Erocaddeo, con cui non a caso condivide quote molto simili presso gli scommettitori), più capace di creare empatia, sembra non essersi mai preso davvero sul serio, pur avendo prodotto prove di valore assoluto.
Sa cantare, meno stare sul palco, ma questa goffaggine divertente – ormai il suo saltello è un marchio di fabbrica, le sue movenze alla Repetto un must – sta andando a suo favore.

Lui è stato l’X Pass di Gabbani (quest’edizione ha violato la maledizione dell’X Pass che bruciava come il vento chi ne era “colpito”) e ci sta, la sua cover di Chandelier di Sia aveva qualcosa di sovrumano, sembrava incisa in studio. Ragazzo prodigio lo è in tutto, se si pensa alla sua Laurea Magistrale in Economia alla Bocconi, anche se l’autunno scorso ha mollato conti e uffici per dedicarsi completamente alla musica. Pure lui è del gruppo che ha studiato: è diplomato in Teoria Musicale e Solfeggio nel 2017 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Foto: Valerio Nico; Camicia e pantalone: Department Five;T-shirt bianca: Be Angel; Scarpe: Cult

Di tutti è quello che in tv c’è già stato, da ragazzo in Ti lascio una canzone (anche se l’incontro con Antonella Clerici risale ormai a 11 anni fa). Ha avuto un passaggio a vuoto questa settimana (come si è visto dal daily), colpito per essere arrivato fino alla fine, con DELIA, a giocarsi la possibilità di andare al ballottaggio. E si è visto in semifinale, il suo live peggiore. Il gilet d’oro indossato giovedì però è da urlo.

La sua formazione è gavetta pura, ma anche interessante e spiega pure la sua mimica un po’ naïf: ha calcato i palchi di musical come Rent, Mamma mia! e Moulin Rouge!. Molti si chiedono se uscito da X Factor riprenderà i progetti comuni alle band WhyNot? e FriendsWithBenefits. Il titolo della canzone con cui è guadagnato l’X Pass Die with a Smile di Bruno Mars e Lady Gaga, potrebbe essere il suo motto: ha l’aria di uno che neanche di fronte all’inevitabile smetterebbe di sorridere.

Foto: Valerio Nico; Camicia e pantalone: Department Five; T-shirt bianca: Be Angel; Scarpe: Cult

Va detto che tra tutti è quello che si è probabilmente confrontato con i pezzi più cult e difficili, quindi da interpretare senza essere schiacciati (Rocket Man, I Don’t Want to Miss a Thing, Bohemian Rhapsody) ma, appunto, se hai fatto legna nei musical più importanti, non hai paura di nulla.

Se dobbiamo scommettere su chi di questa edizione andrà per primo a Sanremo, votiamo per lui, votiamo per Piercesare Fagioli.


eroCaddeo

Era Caddeo, ma adesso chi è? Amatissimo dal pubblico, che lo difende a spada tratta, non l’abbiamo ancora forse inquadrato del tutto. In semifinale passa, probabilmente, perché la sua Viva la Vida è stata tra le cose migliori della sua edizione, ma non è mai stato così vicino all’eliminazione. La sua voce, tanto “normale” e pulita da sembrare eccellente, è di quelle sicuramente valorizzate dall’orchestra.

Il suo inedito, Punto, sta andando bene e cresce a ogni nuovo ascolto, sulle cover sembra più stanco e meno in palla. Damiano Caddeo piace, al di là del terzo posto per le agenzie di scommesse (ma è vicinissimo al secondo e al terzo previsti), il suo sorriso è contagioso anche se vagamente jokeresco, i suoi look sono tra i meno estremi. Anche se il completo bianco in semifinale lo faceva sembrare Scarface che va alla comunione della nipote.

Foto: Valerio Nico; Maglia: Zara; Pantalone: Department Five; Scarpa: Cult

A dispetto delle pagelle raramente generose, gli riconosciamo una grande forza di volontà. Non è di quelli che cerca il privilegio o la strada comoda: di giorno lavora come commesso, di sera e notte canta, macina chilometri per realizzare il sogno di cantare. Fino ad ora i suoi singoli (e l’EP Scrivimi quando arrivi, di pochi mesi fa) totalizzavano 95 ascoltatori al mese, ora bisognerà capire solo quanti zeri aggiungere.

Quello che lui chiama “il mio cantautorato pop” è arrivato dopo un’infanzia dolorosa, funestata dalla morte del papà per un incidente sul lavoro. Ha avuto la fortuna di avere accanto una madre che lo ha sostenuto sempre e comunque (commovente il suo tifo in semifinale) e che è l’unica a saper rompere la maschera sorridente che indossa sempre e dei prof che quando ancora pensava di fare il calciatore gli hanno fatto capire che la sua interiorità doveva sfogarsi in qualche modo e quel modo era la scrittura. Tanto che prima della musica sono arrivati diversi concorsi letterari.

Foto: Valerio Nico; Maglia: Zara; Pantalone: Department Five; Scarpa: Cult

Se PierC è un animale da Sanremo, lui sembra una popstar estiva. Con le sue polo attillate, belloccio (in quota sex symbol in finale c’è solo lui), una normalità sorridente rassicurante per lui ed eccitante per lei (ma pure viceversa). Potrebbe vincere se a votare sarà soprattutto un pubblico generalista e non troppo musicofilo.

Nato a Modena, ma è cresciuto in Sardegna, a dimostrazione che quest’anno le isole si sono prese il talent.

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Credits

Photographer: Valerio Nico
Editor in Chief: Alessandro Giberti
Producer: Maria Rosaria Cautilli
Art Director: Alex Calcatelli per Leftloft
Fashion Editor: Francesca Piovano
Editorial Marketing: Matteo Zampollo
Business Development Manager: Matteo Berciga
Project Manager: Eric Fiorentino
Graphic Designer: Stefania Magli
Talents Personal Stylist: Susanna Ausoni
Style Assistant: Giorgia Calia
Talents Make Up Look curated by Sephora Italia sotto la direzione artistica di Claudio Ciccolella
Talents Hair Styling curated by GHD Italia, technical partner XF2025
Video Editor: Andrea Aloisi
Photographer Assistants
Digital Ph. Assistant: Giorgia Pagani
Light Designer: Caterina Colapietro
Per la location si ringrazia Fuorizona & Joey’s Place

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