Ci siamo chiesti chi vorremmo dominasse il 2020 della musica italiana. Ecco i nostri nomi.
Classe 2020
Ci siamo chiesti chi vorremmo dominasse il 2020 della musica italiana. Ecco i nostri nomi.

Ci siamo chiesti chi vorremmo dominasse il 2020 della musica italiana. Ecco i nostri nomi.
Ci siamo chiesti chi vorremmo dominasse il 2020 della musica italiana. Ecco i nostri nomi.
Tutti hanno un’opinione su di lui, pochi ci hanno parlato. Negli ultimi anni Zaccaria Mouhib è stato al centro della cronaca musicale, ma soprattutto giudiziaria. Siamo andati a trovarlo nella comunità dove sta scontando una parte della sua pena, un posto “open to meraviglia” sul Lago di Como. Ci ha raccontato la sua vita, un po’ documentario crudo e un po’ gangster movie. Ci sono cose che rivendica e altre che non rifarebbe. Il finale è aperto: «Devo pareggiare il male col bene, solo allora sarò libero»
‘Effetto notte’ di Truffaut era un film per chi ama il cinema, ‘Effetto notte’ di Emis Killa è un disco per chi ama il rap. È cinematografico e introspettivo, perché «i pezzi che ti porti dietro per anni sono quelli che han bisogno di due o tre ascolti per essere capiti». Oggi Emis Killa preferisce la Brianza a Milano, il bar con gli scappati di casa ai ristoranti stellati. Nel servizio fotografico l’abbiamo calato in un mondo fra Scorsese e Tarantino, nell’intervista l’abbiamo trovato più saggio, un po’ nostalgico, meno cazzone. «Un altro ossessionato come me è difficile trovarlo»
«Non posso scrivere qualcosa solo perché “funziona”». Mentre si prepara a tornare all’Eurovision come ospite, la popstar spiega che il successo non l’ha reso una macchina da hit e che vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto «mi fa stare più tranquillo». E poi il prossimo tour, la ‘Sirenetta’ e le nuove canzoni per cui si è preso del tempo, perché «non riesco a cantare minchiate»
Franco126, Ketama126, Pretty Solero, Drone126, Asp126, Ugo Borghetti e Nino Brown hanno fatto er fattaccio, il loro primo disco assieme dopo 15 anni di amicizia. ‘Cristi e diavoli’, il senso di comunità, Roma e il rap raccontati dal centoventiseiesimo gradino della scalea del Tamburino
Ci siamo chiesti chi vorremmo dominasse il 2023 della musica italiana. Ecco i nostri nomi
In un’epoca di rapper-contabili e di cantanti pop che non vogliono scontentare nessuno, Madame ha fatto un disco in cui canta d’amore, sesso e desiderio in modo libero. «Mi piace usare parole perverse e fantasticare sulle cose», racconta in questa intervista in cui parla anche della dipendenza dalle emozioni, dei selfie coi fan, di come ha gestito la faccenda del green pass falso
Il suo ultimo film, ora al cinema, è un altro viaggio duro e inaspettato. Abbiamo chiesto di raccontare l’attore romano a una persona che lo conosce bene, Paolo Cognetti. Dalla “loro” montagna, lo scrittore Premio Strega l’ha seguito idealmente sul grande fiume e nelle sue trasformazioni: il lavoro sul corpo, i rischi, il futuro. Da Stefano Cucchi a Rocco Siffredi, dal privato a ciò che è oggi per il pubblico. Con una bussola a guidarlo: fare tutto “MY WAY”
Vende milioni di dischi e riempie gli stadi, ma ha passioni da nerd e un aspetto ordinario. Lo abbiamo seguito per una settimana. Si è aperto e ci ha parlato del nuovo album ‘-’ (si legge ‘Subtract’), dei progetti per altri cinque dischi, dei casini che si sta mettendo alle spalle: depressione, dipendenza dall’alcol, disturbi dell'alimentazione
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