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Un’intervista immaginata alla salute di Benji e Fede

Lo Sgargabonzi si ritrova a parlare di cocktail con i due cantanti. Ma tra una citazione di Califano e un omaggio ad Aldo Fabrizi non è tutta vodka quel che sembra

Un’intervista immaginata alla salute di Benji e Fede

Benji e Fede

Foto di Chiara Mirelli

Gori: Ciao Benji e ciao Fede.
Benji: Ciao.
Fede: Ciauz.
G: Innanzitutto grazie per aver accettato l’intervista.
B: Prego.
F: Ma scherzi? Grazie a te, vez.
B: Unica cosa ti chiedo di fare veloce che staremmo registrando…
G: Cosa? Se puoi anticiparci eh…
B: Ma niente… una cover de Il bacio coniugale di Aldo Fabrizi. È un feat coi La Sad.
G: Ah bello. Comunque vado al dunque subito: c’è il verso di una vostra canzone che per me è sempre apparso sibillino, quasi lynchiano, ovvero quando in Moscow Mule cantate: e non mi chiedere se è tutto a posto tu / piuttosto metti meno ghiaccio al Moscow Mule. Prima di tutto: a chi vi rivolgete? Per caso a un anziano barista di periferia?
B: A una sventola.
F: Esatto, a una cazzo di sventola… ehi ehi ehi puoi dirlo forte amico!
G: Ma in che senso le chiedete di mettere meno ghiaccio nel Moskow Mule? Perché volete la bevanda meno fredda, se no vi fa male allo stomaco?
B: Ma figurati, noi intendiamo suggerirle di mettere qualcosa di più interessante al posto del ghiaccio.
F: Esatto… della serie… ehi pollastra droppami qualcosa… della serie… more interesting, no? Non ci vuole un genio! Hihihihihi!
G: Ovvero?
B: Ovvero meno spazio per il ghiaccio e più spazio per un altro degli ingredienti del Moscow Mule, d’you know what I mean?
F: Ehi fra’ ma tutto bene? Quello che intendiamo è: dacci la roba buona!
G: Ah, ho capito. Quindi meno ghiaccio e più ginger beer, l’analcolico frizzante tanto amato dai kebabbari.
B: Acqua.
F: Esatto, acqua.
G: Meno ghiaccio e più acqua?
B: No, acqua nel senso che sei lontano.
F: Acqua nel senso di scroscio, fontana, piscina, Trasimeno, Narducci, stracazzo di oceano! Ehi ehi ehi babbo, ma riesci ad arrivarci o no?!
G: Allora fatemi pensare se c’è un ingrediente che resta… il succo di limone?
B: Ma che noia amico ma come cazzo sei messo?
F: Eddai zio, fai uno sforzo…
G: La vodka ma lo escludo.
B: Fai male invece!
F: BINGOOOOOOOOO!
G: Ma perché proprio la vodka?
B: Perché è un distillato che picchia.
F: Esatto, perché è un liquore dalla gradazione discretamente… della serie… altoccia! Ahahahah!
G: Va bene ragazzi, ma non c’è bisogno di bere per fare i ganzi. E soprattutto mai, e dico mai, alla guida. Prendete per esempio Califano.
B: Appunto. Uno che di bere ne sapeva.
G: Ma avete presente quel verso della sua canzone Un tempo piccolo?
F: Quello scritta con lo Zampaglia?
G: Esatto, quella che dice: “e mescolai la vodka con acqua tonica”. Califano la vodka l’annacquava.
B: Cazzo, non c’avevo pensato.
F: Colpevole!
G: Grazie Benji e grazie Fede, l’intervista finisce qui, vi mando poi la bozza…
B: Peccato che noi non siamo Benji e Fede.
G: In che senso?
B: Per esempio in questo senso.

Benji si toglie la maschera ed è Billy Loomis, l’assassino di Scream.

Loomis: Non te l’aspettavi vero, Sidney?

Fede si toglie la maschera ed è Stu Macher, il compare di Billy Loomis.

Stu: Ci sei rimasta male pollastrella, eh?
G: Ma io sarei Gori.
L: No, Sid! Non dare la colpa al cinema. I film non fanno nascere nuovi pazzi, li fanno solo diventare più creativi.
S: Tutti morti tranne noi! Tutti morti tranne noi! Perché noi dobbiamo restare qui per girare il seguito! Ammettilo, baby, al giorno d’oggi ci vuole un seguito! Ahahahahah!
L: E ora fammi vedere come sono le tue budella…
G: Boh a me mi sembrate tutti matti.

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