Volete divertirvi? Mollate Instagram e tuffatevi nel mondo (meraviglioso) delle televendite locali | Rolling Stone Italia
Teletrash

Volete divertirvi? Mollate Instagram e tuffatevi nel mondo (meraviglioso) delle televendite locali

Scooter per anziani che "frenano anche in salita", unguenti miracolosi, previsioni del Lotto e il sofisticato sistema 'Alzafacile': viaggio nel Trashgate spazio-temporale che si apre ogni pomeriggio, a nostra insaputa, in casa nostra

Volete divertirvi? Mollate Instagram e tuffatevi nel mondo (meraviglioso) delle televendite locali

C’è un universo (molto) vicino a noi in cui il tempo si è fermato, rimasto cristallizzato negli ultimi anni del secolo scorso, tra feroci signore cotonate, pellicce di visone, cambio-oro e numeri desaparecidi del Lotto.

No, non si parla di un nuovo capitolo della saga di Wanna Marchi & co., tornata di recente in auge grazie a un fortunato documentario Netflix. Qui parliamo di un vero e proprio Trashgate spazio-temporale che si apre ogni pomeriggio a nostra insaputa in casa nostra e che, per essere varcato, non necessita di alcun avveniristico marchingegno: l’unica azione che dobbiamo fare è infatti sederci sul divano, accendere la tv staccando ogni dispositivo di streaming e/o decoder satellitare, e schiacciare ripetutamente i tasti del telecomando fino a superare confini inimmaginabili. Lì, molto oltre gli ultimi canali esplorati della galassia generalista (persino dopo Rai Storia e le reti tv delle radio nazionali) si espande uno spazio assai cringe e sterminato, un buco nero di archeologia televisiva, dominato da televenditori che non sono mai usciti vivi dagli anni ’80. E nemmeno dai ’90.

In loro compagnia ho trascorso un’ora della mia vita. Ma va bene anche “buttato” se preferite. In questo lasso di tempo, una signora biondo platino agghindata come se vivesse in una notte di Capodanno perenne, mi ha quasi convinta a chiamarla per permutare la mia vecchia pelliccia di visone. Poi mi sono ricordata che non ho mai avuto una pelliccia di visone. E neppure una pelliccia, a dire il vero. Un’altra ha insistito per farmi acquistare un tappeto persiano autentico, in fibra 100% vegetale, e ha ripetuto fino allo sfinimento che fosse proprio autentico perché proveniente “dalla Persia!”. Le avrei telefonato solo per dirle che oggi la Persia non c’è più, ma ho pensato che non fosse bello risvegliarla così bruscamente dal suo sogno de Le mille e una notte.

Un dito più in là mi sono imbattuta in uno che chiedeva di vendergli tutto l’oro comprato negli anni ’80, perché “oggi vale cinque volte di più”, diceva (e devo ammettere che qui le collanine e i braccialetti del mio battesimo hanno rischiato grosso). Lui sarebbe venuto direttamente a casa nostra, mentre quello della tv successiva, che acquistava diamanti, diceva che no, lui non si muoveva dal suo studio, e che ci aspettava a Venezia (spille di 8 grammi acquistate a 650 euro, chissà se valevano la trasferta).

Dopodiché sono rimasta ipnotizzata dalle prodezze stradali del Colibrì, lo scooter elettrico per anziani “che frena anche in salita!” (sì, diceva proprio in salita). E, sempre per gli anziani, dal sistema Alzafacile che non è – maliziosi – quello che pensate, ma un sistema elettronico per automatizzare l’apertura e la chiusura delle serrande.

Dopo un bombardamento di unguenti miracolosi e macchine dimagranti (“ma non come quelle degli anni ‘90”, urlava la venditrice), immancabili sono arrivate le previsioni del Lotto, segnalate rigorosamente con un bollino rosso vietato ai minori. “Questo è probabile che esca domani ma il motivo non ve lo voglio dire!”, suggeriva un tizio il cui unico scampolo di modernità era rappresentato dal nome del profilo Instagram indicato nel sottopancia.

Dopo l’ubriacatura musical-kitsch dell’intramontabile Cantando Ballando di Canale Italia (che resiste ancora, ebbene sì) sono infine approdata a una vendita di materassi con protagonista Alessandro Greco. E qui, lo devo ammettere, è stato come tornare a casa: mai volto, lo garantisco, è stato più rassicurante del suo.