Nell’agosto del 2020, l’astrologa Amy Tripp — conosciuta sui social come @starheal — aveva scritto su Twitter, rivolgendosi alle decine di migliaia di follower, che Kamala Harris si sarebbe candidata alla presidenza nel 2024, sulla base del suo “ritorno di Saturno”, ovvero il momento in cui il pianeta torna nella stessa posizione in cui si trovava al momento della nascita. Prevedere che una vicepresidente potesse correre per la presidenza alle elezioni successive era forse una scommessa facile, ma quattro anni dopo Tripp ha stupito tutti indovinando con esattezza il 21 luglio come data in cui il presidente in carica Joe Biden si sarebbe ritirato dalla corsa. Ora ha puntato gli occhi su Donald Trump, e afferma che il 29 luglio e il 22 agosto saranno giorni in cui si compirà un “karma irrisolto” del presidente.
Tripp, che si definisce «l’astrologa più famigerata di internet», pubblica ogni giorno sul social X, dove conta quasi 124.000 follower. I suoi post sono perlopiù composti da frasi generiche, applicabili a un pubblico molto ampio — cose come «domani sarà una giornata difficile per le relazioni» o «non sei in ritardo, ti stai semplicemente svelando al momento giusto» — ma non disdegna incursioni nella politica (in un recente tweet, ha pubblicato il tema natale di Zohran Mamdani, candidato sindaco di New York, predicendo la sua vittoria alle elezioni generali). In un video diffuso sabato sempre su X, Tripp ha rivolto la sua attenzione a ciò che potrebbe accadere prossimamente a Donald Trump.
Mamdani wins the NYC mayoral race pic.twitter.com/ODhZORpWjy
— starheal (@starheal) July 17, 2025
Trump has unfinished karma coming up this month linked to past sexual scandals, crimes, and misconduct. I outline it in this video. He just might be fcked 😄 pic.twitter.com/OFVNlATHJA
— starheal (@starheal) July 20, 2025
Se state pregando per la caduta di Trump, Tripp ha buone notizie. «Mercurio è retrogrado, e questo significa ritorni dal passato e cose che riemergono», ha spiegato l’astrologa a Rolling Stone US, prima di analizzare la posizione dei pianeti nel tema natale del presidente. «Sta accadendo nella sua dodicesima casa astrologica, quella del karma — dei nemici nascosti, dell’invisibile. E, cosa più importante, sarà in congiunzione con Plutone per tutto il tempo».
Anche se Tripp è un’astrologa — non una veggente — è convinta che la risoluzione karmica indicata nel tema natale di Trump sarà legata al caso di Jeffrey Epstein. Epstein era un criminale condannato per reati sessuali ed è ufficialmente morto suicida mentre si trovava in custodia, secondo un recente rapporto diffuso dal Dipartimento di Giustizia. Le voci su una presunta “lista di clienti” di Epstein circolano da tempo e sono state alimentate anche da figure pubbliche come l’ex procuratrice generale Pam Bondi, che in passato aveva affermato: «La lista è sulla mia scrivania», salvo poi essere smentita dal Dipartimento di Giustizia, che ha dichiarato che quella lista non esiste.
Intanto continuano a emergere dettagli sull’amicizia tra Trump ed Epstein: il Wall Street Journal ha pubblicato una presunta lettera scritta da Trump a Epstein per il suo compleanno, mentre la CNN ha diffuso fotografie che ritraggono Epstein al matrimonio tra Trump e Marla Maples. Tripp sottolinea che l’articolo del Wall Street Journal è uscito «quando Mercurio è entrato in moto retrogrado», evento che si verifica tre o quattro volte all’anno.
Oltre al moto retrogrado di Mercurio, Tripp sostiene che Trump stia attraversando anche un “quadrato nodale”, un aspetto astrologico che si verifica quando un pianeta forma un angolo di 90 gradi con uno dei nodi lunari nel tema natale di una persona. Succede ogni nove o dieci anni. «Quando avviene questo transito» — spiega Tripp in un video pubblicato su X — «ci si può aspettare cambiamenti radicali nella propria vita, crolli, karma passato che riemerge per essere risolto, e azioni del passato che tornano indietro come un boomerang». L’ultima volta che questo aspetto si è verificato nel tema natale di Trump, dice lei, era il 2016, l’anno in cui venne diffuso il celebre nastro di Access Hollywood, in cui Trump diceva la frase tristemente nota «grab them by the pussy».
Per la cronaca, Tripp non è una fan di Trump. Anche se aveva predetto che avrebbe vinto le elezioni del 2024, lei ha votato per Harris. Ma spera che vengano rese pubbliche informazioni compromettenti sul legame tra Trump ed Epstein. «Se qualcosa deve succedere, è questo il momento da tenere d’occhio», dice Tripp. In un certo senso, si tratta di una previsione piuttosto prudente: gli ambienti della destra continuano ad alimentare la speranza che i presunti dossier Epstein vengano pubblicati, anche se lo Speaker della Camera Mike Johnson ha sciolto anticipatamente i lavori estivi per evitare proprio la diffusione di quei documenti, e lo stesso Trump ha liquidato l’ossessione dei suoi sostenitori definendola «una stronzata». Nonostante le smentite di Trump, le notizie sui presunti file continuano a emergere: il Comitato di Vigilanza della Camera ha convocato Ghislaine Maxwell, storica collaboratrice e partner di Epstein, mentre The Wall Street Journal riporta che il Dipartimento di Giustizia ha notificato a Trump che il suo nome è presente nei dossier (anche se non è chiaro in quale contesto).
Ma Tripp non resta sul vago con le sue previsioni: indica con precisione il 29 luglio e il 22 agosto come date cruciali per un possibile crollo della presidenza di Trump, a causa del moto retrogrado di Mercurio in relazione alla posizione di Plutone nel suo tema natale.
E non è l’unica previsione che fa. «[Il Segretario alla Difesa] Pete Hegseth verrà licenziato a marzo», afferma con sicurezza. «Kamala si candiderà a governatrice della California e vincerà. E [la deputata Alexandria Ocasio-Cortez] si candiderà al Senato per New York e vincerà».
Altro? Be’, dice Tripp, sa già chi sarà il prossimo alla Casa Bianca. «Gavin Newsom vincerà la presidenza», afferma. Secondo Tripp, l’attuale governatore della California correrà contro il vicepresidente J.D. Vance. «Il tema natale di Newsom sembrava davvero, davvero, davvero promettente. Quello di J.D. Vance sembrava una catastrofe».













