Sinossi degli episodi della prossima stagione di Black Mirror | Rolling Stone Italia
Conglomerandocene
Scherzi da Arbasino

Sinossi degli episodi della prossima stagione di Black Mirror

Vedremo commessi viaggiatori della FORCOM, Christian Raimo, donne e uomini in fuga dal Deep Web e il maestro Riccardo Muti. Ci racconta tutto Lo Sgargabonzi

Sinossi degli episodi della prossima stagione di Black Mirror

black mirror

BLACK MIRROR SEASON 7

EPISODE 1

“Little Kid, Little Boy”

Yorgo Clennet (Bill Pullman) è un commesso viaggiatore della FORCOM. Si trova alla stazione di una città del Mediterraneo per concludere un affare per conto di una multinazionale di protesi olografiche. Mentre è nella hall che aspetta il suo contatto, nota un bambino dai capelli rossi che fissa il pannello della composizione delle carrozze. Il bambino ha uno sguardo fisso che pare andare oltre quel pannello digitale.

Yorgo lo chiama: “Ehi, tu!”. Ma lui non si volta.

“Ehi, tu bambino!”. Non si volta.

“Ehi, tu coi capelli rossi!”. Il bambino non si volta.

Poi vede che ha una maglietta con scritto Luca.

“Luca!”. Non si volta.

“Bambino vicino al pannello!”. Non si volta.

“Picciriddu”.

Si volta.

EPISODE 2

“The timer”

Per una tremenda legge della FORCOM, quando un individuo va in televisione ha accanto a sé, sempre visibile in sovrimpressione, un timer che scorre. Questo timer segna il tempo dall’ultima volta che il soggetto ha defecato.

A Sanremo vanno quelli del Volo e, appena entra quello basso col vocione, accanto a lui c’è un bel 45 secondi. In pratica ha cagato ed è entrato, tranquillo, coi su’ occhialini.

EPISODE 3

“The pickle”

Cena di gala del Ministero degli Interni organizzata dalla FORCOM. Invitati importanti, c’è anche il Maestro Riccardo Muti. Tutti distinti, eleganti e gradevoli. La gente parla del più e del meno coi vicini di posto. A un certo punto Riccardo Muti, svincolatosi per un attimo da ogni interlocutore, prende dal suo piatto una cipollina sottaceto fra le dita e se la mette in bocca. E per un attimo bisbiglia qualcosa di impercettibile fra sé e sé.

Come ogni sera, a fine evento gli agenti della security vanno stancamente a visionare il registrato delle telecamere e un’agente sordomuta (Alicia Silverstone) legge il labiale di Muti. Quello che interpreta la lascia sconvolta: “Tu sei il Patrick Lumumba delle cipolline”.

EPISODE 4

“THE JOKE”

FORCOM produce una trasmissione televisiva futuristica: “Scherzi da Arbasino”. In pratica vengono fatti degli scherzi a degli intellettuali, facendogli domande mentre sono distratti onde mettere a nudo davanti all’opinione pubblica il loro vero credo, magari inconfessabile, e sputtanarli dinanzi all’Impero. Saviano, Genna, Piperno, Siti, Gamberale, Orso Tosco… Ne sono caduti tanti così.

L’agente in incognito Brenda Glazer (Penelope Cruz) viene inviata da Christian Raimo. Raimo se ne sta in un bar futuristico che sta sfogliando il suo numero di Epoca e intanto sgranocchia uno snack al litio. Brenda si siede vicino a lui, ordina una tisana di felce e, senza nemmeno presentarsi e con fare seduttivo, gli fa a bruciapelo: “Matteo Salvini?”. Si aspetta che nella distrazione gli scappi un “Va beh dai, pure lui alla fine è una pecorella del Signore”. Su quello si basa lo scherzo.

E invece Raimo nemmeno alza lo sguardo dal giornale e le fa: “No buono”.

EPISODE 5

“Immigrants from the deep”

Arrivano in Italia con imbarcazioni di fortuna, sfidando il mare e spesso perdendo. Tutto col loro carico di speranza. Vedono l’Europa come una terra di libertà e opportunità. Ma da dove arrivano questi uomini? Dalla Libia, dalla Tunisia, da nazioni in guerra? Questo è quello che danno per scontato i giornalisti. Invece lo dicono loro stessi, ma solo se glielo chiedi: “arriviamo dal Deep Web”. Sono in fuga da un mondo il cui rumore di fondo è l’inquietante Bloop degli oceani capace di far impazzire intere popolazioni, dove chi contesta le timocrazie viene rinchiuso fra i livelli senza uscita di Sad Satan o fatto sparire come Elisa Lam.

Clive “Cisco” Cleveland (Kevin Kline), giornalista d’assalto di FORCOM MAGAZINE, ne intervista uno, che il giornalista prima di lui ha chiamato Saimir. “Come ti chiami?”, gli chiede. La risposta lo lascia di ghiaccio: “Webdriver Torso”.

Altre notizie su:  Conglomerandocene