Rolling Stone Italia

Ode alla luna

Un sofisticato componimento de Lo Sgargabonzi

Foto via Unsplash

Luna.

Gialla luna che ti stagli nella notte, che si pone come sfondo alla tua presenza lunare. La notte è discreta: si pone. Tu sei presuntuosa: ti stagli! Tu dai per scontato che la notte si ponga tutte le notti. Troppo comodo! Se una volta alla notte gli girasse di stagliarsi, nascerebbe un conflitto che porterebbe forse alla fine del tempo. Non dello spazio, perché quello ha una sede amministrativa diversa (troppo lungo da spiegare), ma del tempo di sicuro.

Solo che la luna è troppo avanti rispetto alla notte, in ogni campo. Per esempio, sulla luna l’osteoporosi viene curata da decine di anni luce, da quando si è scoperto che l’osteoporosi è un’illusione ottica degli altri. Solo che i marziani della luna sono così convincenti, che se si illudono otticamente nei tuoi confronti, poi riescono a convincerti che sei osteoporotico. E invece magari era solo una giornata no, come tante, forse perché la tua ragazza aveva dei problemi con l’antimateria.

Il risultato è che quasi tutti sulla luna credono di essere affetti da osteoporosi, ma è di fatto l’unico pianeta in cui l’osteoporosi non c’è. Pare incredibile, ma i marziani della luna non hanno in dotazione l’osteoporosi. E questo perché mangiano gli xiloidi, dei funghi lunari ricchi di ferro. E il ferro, tu mi insegni luna, previene l’osteoporosi in maniera vergognosa. Un autentico schiaffo morale a quelle civiltà piagate da una perversa politica farmaceutica, che ha fatto sì che per l’osteoporosi venisse distribuito solo l’Ostenin 5000 in compresse, un farmaco che dire obsoleto è dir poco.

Ma tu luna sei sempre stata una tipa che le cose o le fa al massimo o non le fa. Ricordo quando comprasti la Seat Marbella, che storia… con l’osteoporosi hai fatto lo stesso: hai strafatto, hai esagerato, come al tuo solito. E sei riuscita a isolare un virus, quello dell’osteoporosi, che pareva non-isolabile.

Un virus pieno di figa e credibilità pubblica. Ma tu l’hai confinato nell’isola di Sant’Elena e hai buttato via la chiave. Lui è impazzito e da millenni cova la sua vendetta. Addirittura pare che stia costituendo un esercito di enzimi a tua insaputa. Ma devi sapere che in quell’esercito c’è una talpa, l’enzima Giacomazzi, che col baracchino tiene contatti con la notte e la informa sui tuoi movimenti, sulle tue rotazioni e rivoluzioni.

La notte! Fu lei a sintetizzare il virus dell’osteoporosi per piegarti alle sue perverse politiche farmaceutiche! Ma i giacimenti di lignite per fabbricare l’Ostenin 5000 ben presto si esaurirono e la notte dovette scendere a patti col tuo triumvirato. La notte ebbe tre tuoi crateri in cambio del ritiro dell’osteoporosi.

La cosa sembrava essere finita in pace, ma ora non si capisce se la notte ce l’ha con te o cosa. Se ti fosse avversa, non avrebbe avuto senso infiltrare la talpa Giacomazzi nell’esercito dell’osteoporosi, ma si sarebbe se mai alleata ad esso. Se invece fosse a tuo favore, sospetterei che voglia qualcosa in cambio. Forse i tre crateri l’hanno annoiata e ambisce direttamente il tuo lato oscuro.

In ogni caso lei si pone, mentre tu ti stagli. Fossi in te starei abbastanza tranquilla.

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