Lo Sgargabonzi in BATTAGLIE DA CONDIVIDERE – Parte VII | Rolling Stone Italia
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Lo Sgargabonzi in BATTAGLIE DA CONDIVIDERE – Parte VII

Il buon Alessandro Gori in un'altra serie di missioni urlate, sempre e comunque in maiuscolo, per solleticare la rabbia dei nostri amici del Facebook

Lo Sgargabonzi in BATTAGLIE DA CONDIVIDERE – Parte VII

Foto via Unsplash

PROVATE QUESTO TRICK! SE TENETE SOSPESA FRA LE DITA UNA MONETA PER PIU’ DI UN’ORA, QUEST’ULTIMA DOPO UNA INIZIALE RESISTENZA ARRIVA AD ALLUNGARSI ANCHE DI 1 O 2 METRI PER LA FORZA DI GRAVITA’!

Allora ragazzi, piccolo tutorial. Oggi vi andrò a “spieghettare” cosa sono i Meme. Diciamo innanzitutto che i Meme sono queste immaginettine americane recuperate in giro per la Rete, con un testo sopra che può accompagnare solo perché preso da sé non avrebbe senso. Si prendono queste immaginettine di vip che vengono colti in smorfie particolari, per esempio uno sbadiglio. E sopra verrà scritto (per fare un esempio, è chiaro): “questo ragazzo pare mio zio quando sbadiglia perché sbadiglia uguale, condividete questa immagine”. Ed ecco creato il Meme che diventerà virale, ovvero “zompetterà” in giro per tutta la Rete. Alcuni Meme hanno dei contromeme ovvero una frase anche sotto la foto, a volte il prosieguo di quella sopra. Nel nostro caso potrebbe essere: “Magari è inutile specificarlo ma è mio zio da parte di madre”. Oppure: “Anche mia zia sbadiglia così ma ora non ho voglia di scherzarci perché sta molto male”. Questo è il Meme. E la scienza che studia i Meme? La memetica. E una spezia squisita e piena zeppa di lardo? Il pepe. C’entra niente col meme? No.

PROVATE QUESTO TRICK! SE TENETE UNA MONETA SOPRA IL PALMO DELLA MANO, DOPO UN’ORA DI INIZIALE RESISTENZA, QUESTA INIZIERA’ A PENETRARE LE CARNI PER LA FORZA DI GRAVITA’, POI CADRA’ LENTISSIMAMENTE E PRENDERA’ A SCAVARE IL PAVIMENTO, I PIANI SOTTO E LA TERRA. TEMPO SEI ORE E’ A CLEVELAND.

Sveglia gente! Non ci vuole un genio a capire che stiamo vivendo una realtà totalmente e scosciatamente olografica.I nostri genitori? Ologrammi. La nostra ragazza? Un mero ologramma. Tutto quello che abbiamo attorno? Molto semplice: sono ologrammi. Il nostro lavoro? Ologrammi in serie. Insomma, ologrammi ovunque, tranne gli ologrammi per come li conosciamo oggi, che sono in realtà dei sagomati ad altezza reale che entrano in scena con delle rotelline cigolanti… scrinc scrinc scrinc…

PROVATE QUESTO TRICK! SE STATE TROPPO IN PIEDI, DOPO UNA MEZZ’ORA DI INIZIALE RESISTENZA ALLA FORZA DI GRAVITA’, LA TESTA TENDERA’ A INCASSARSI NELLA CASSA TORACICA, IL CRANIO COLLASSERA’ SU SE STESSO, IL TORSO SI ALLUNGHERA’ ANCHE DI DUE METRI SCHIACCIANDO LE GAMBE E USCIRA’ IL CUORE DALL’URETRA.

Non senza un po’ di amarezza mi trovo a constatare che viviamo in un’epoca in cui sta prendendo campo, insinuandosi sottopelle alla coscienza collettiva, un fenomeno straordinariamente particolare. Lo chiamerei analfabetismo. E immagino sia automatico tirar fuori dall’album della nostra memoria l’ingiallita immagine del professor Manzi, che nel programma televisivo Non è mai troppo tardi, cercava di alfabetizzare quell’Italia contadina uscita devastata dal secondo conflitto mondiale. Ma sarebbe così immaturo, così sbagliato. L’analfabetismo di questi tempi non ha niente a che fare col non saper leggere o scrivere. Anzi, sovente è proprio d’un ceto istruito. E – ça va sans dire – riguarda persone che usano i social con grande disinvoltura. Un analfabetismo dal quale non sono immuni personalità di spicco della cultura o che occupano importanti posizioni di potere. E’ allora che, per non incorrere in malintesi, mi azzardo ad aggettivare quel sostantivo in maniera colorita perché si capisca, senza se e senza ma, il senso vero di quella peculiare ignoranza che è struttura e crepa dei nostri giorni. Lo chiamerò (mi si passi l’azzardo) “analfabetismo funzionale”.

PROVATE QUESTO TRICK! SE TENETE IN MANO UNA MONETA PER PIU’ DI SESSANTA ORE, A UN CERTO PUNTO, OVUNQUE SIATE, PURE NEL TINELLO DI CASA VOSTRA, PASSERA’ UN OMINO DEL QUARTIERE “CHIAIA”, SENZA GAMBE, CHE SI SPOSTA SU PEZZETTO DI COMPENSATO CON DELLE RUOTINE CIGOLANTI (SCRINC SCRINC SCRINC…), CHE VI SI AVVICINA TUTTO EDUCATO PER CHIEDERVI DELLE INFORMAZIONI SUL WELFARE E APPENA VI ABBASSATE PER PARLARCI… LUI VE LA PIGLIA DI MANO E SCAPPA!

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