La parola dell’anno per il Cambridge Dictionary è “parasociale”, ed è anche grazie a Taylor Swift | Rolling Stone Italia
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La parola dell’anno per il Cambridge Dictionary è “parasociale”, ed è anche grazie a Taylor Swift

Quest'anno, ogni fan della popstar si è sentito "partecipe" del fidanzamento con Travis Kelce, entrando nella sua vita. E anche online, le "connessioni con persone famose che non conosciamo" sono state le vere protagoniste

(da USA) listening party life of a showgirl

Fan di Taylor Swift a un listening event dell'album 'The Life of a Showgirl' a Melbourne, Australia

Foto: William West/AFP via Getty Images

Ecco la definizione di “parasociale” secondo il Cambridge Dictionary: «Che implica o riguarda una connessione che qualcuno percepisce tra sé e una persona famosa che non conosce, un personaggio di un libro, film, serie TV, ecc., o un’Intelligenza Artificiale». Ora può anche essere definita la Parola dell’Anno 2025 del dizionario, grazie, almeno in parte, al fidanzamento di Taylor Swift con Travis Kelce, allo streamer iShowSpeed che ha bloccato una fan troppo invadente e alle diffuse controversie legate ai chatbot di Intelligenza Artificiale.

«Man mano che i social media intensificano l’intimità che i fan provano nei confronti delle celebrità che adorano, e con la crescente popolarità dei compagni AI capaci di assumere personalità proprie, la parola che descrive queste relazioni a senso unico – parasociale – sta vivendo un momento tutto suo», ha scritto il Cambridge Dictionary in un’analisi sull’evoluzione del termine nella cultura durante l’anno.

Secondo il report, le ricerche di “parasociale” sono schizzate alle stelle a giugno, quando iShowSpeed — eletto da Rolling Stone US il creator più influente del 2025 — ha bloccato su X un account di fan che aveva pubblicato un lungo thread sulla sua precedente relazione. La raccolta di post avanzava supposizioni sulla vita privata dello streamer, su ciò che la sua famiglia pensasse della sua ex partner, e altre osservazioni che oltrepassavano ogni limite, presentate come fatti. Quando iShowSpeed ha bloccato l’account, che si definiva il suo “parasocial numero 1,” l’utente ha implorato: «Cancellerò il tweet, ti prego sbloccami, sto letteralmente tremando senza sosta, per favore smetterò».

Un altro picco è arrivato ad agosto, quando Swift e Kelce hanno annunciato il loro fidanzamento dopo due anni di relazione. «La vostra prof d’inglese e il vostro prof di educazione fisica si sposano», avevano scritto in un post congiunto su Instagram. Una frase scherzosa che rispecchiava il tipo di rapporto personale che alcune Swifties sentono di avere con la cantante, dopo quasi vent’anni passati a vivere — attraverso la sua musica — gli alti e bassi delle sue storie d’amore. «Taylor Swift si è fidanzata e non mi sono mai sentita così parasocial nei confronti di qualcuno», recitava un post diventato virale. Altri fan hanno condiviso video in lacrime dalla gioia, mentre chi è convinto che Swift sia segretamente queer ha rilanciato nuove teorie complottiste.

Nello stesso mese, i procuratori generali di 44 Stati hanno firmato una lettera aperta per mettere in guardia le aziende di Intelligenza Artificiale dai pericoli delle “relazioni parasociali con chatbot”, soprattutto quando riguardano i minori. La lettera è arrivata dopo che alcuni report interni di Meta hanno rivelato che una parte del codice dell’AI su Facebook permetteva ai chatbot di «impegnare un minore in conversazioni di natura romantica o sensuale», secondo Reuters. Con il passare dell’anno, i programmi di Intelligenza Artificiale — tra cui ChatGPT di OpenAI e Character.ai di Character Technologies — sono stati collegati a episodi inquietanti di autolesionismo e suicidio tra i giovani utenti.

«Dal punto di vista linguistico è interessante, perché ha completato la transizione da termine accademico a parola usata comunemente dalle persone nei loro post sui social media», ha spiegato nel report Colin McIntosh, caporedattore del Cambridge Dictionary. «E cattura anche lo spirito del 2025, mentre la fascinazione del pubblico per le celebrità e le loro vite continua a raggiungere nuove vette».

All’inizio dell’anno, il Cambridge Dictionary ha aggiunto al suo lessico anche “Skibidi”, “Tradwife” e “Delulu”. Guardando avanti, conclude il report, terrà d’occhio altri termini emergenti come “Glazing”, “Vibey” e “Bias”, quest’ultimo nel senso di “l’oggetto della devozione di un fan”, come reso popolare dai fan del K-Pop.

Da Rolling Stone US

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