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Batida di cocco

Fenomenologia del cancro, celeste segno zodiacale e infausta malattia tropicale

«Noi uomini bianchi che andiamo alle Hawaii a cercare di fare l’amore con le indigene negli agriturismi Alpitour, siamo i responsabili del proliferare incontrollato di questo pernicioso malanno». Un racconto de Lo Sgargabonzi

Fenomenologia del cancro, celeste segno zodiacale e infausta malattia tropicale

Cancro che sei celeste segno zodiacale, ma anche infausta malattia tropicale. Ogni anno infatti, il cancro colpisce una moltitudine sterminata di hawaiani. Ma è una malattia diffusa anche nel resto del mondo e questo solo per colpa nostra.

Noi uomini bianchi che andiamo alle Hawaii a cercare di fare l’amore con le indigene negli agriturismi Alpitour, siamo i responsabili del proliferare incontrollato di questo pernicioso malanno.

No, il cancro non è una malattia sessualmente trasmessa: il discorso è un altro!

Pochi sanno infatti che gli hawaiani, sapendo che in quel periodo non siamo a casa, scappano in pedalò dalla loro isoletta e vanno in giro per il mondo con un solo scopo: inseminare le nostre mogli, fidanzate, compagne, amanti e partner. Ignari di tutto, noi maschi ariani ce la spassiamo con quelle indigene che ci illudono nottetempo, ma che in realtà sono prezzolate per farci cadere in questa sordida trappola.

Ma adesso è troppo tardi per risolvere la cosa, ormai gli hawaiani hanno inseminato il mondo. È così che, da generazioni, nel sangue di ognuno di noi scorre un po’ di batida di cocco. Ed è proprio il cromosoma del cocco che ci rende attaccabili dal cancro.

Cosa c’entra l’Alpitour in tutto questo? Tutto. Lei ha creato un virus per far sì che la gente si ammalasse e rifiutasse l’accanimento terapeutico per vivere invece la sua ultima vacanza. Ovviamente una vacanza organizzata, ovviamente organizzata bene. E qual è l’unica agenzia turistica che ci puoi contare? L’Alpitour.
Lei regala l’agenda in pelle e la penna stilografica ai malati, ed è per questo che loro la scelgono. Così, più la gente s’ammala, più l’Alpitour incassa.
Nel diciottesimo secolo, Carlo Linneo, un noto botanico svedese, mescolando per caso rum e succo di pera ottenne la cura definitiva per il cancro. Stava per brevettarla, quando fu misteriosamente ritrovato impiccato senza però la sedia sotto.

Maledetta Alpitour, hai ammalato il mondo per i tuoi interessi ed eliminato chi ti si metteva contro.

Ma un giorno arriverà un supereroe di spicco, come l’ex Ministro senza portafoglio Gianfranco Rotondi, e te la farà pagare. Ti colpirà nel tuo unico punto debole: il depliant. Trasformerà le tue foto di paesaggi struggenti in immagini di cose brutte: calici, carciofi, forcipi. La gente si spaventerà e non andrà più alle Hawaii. Così gli hawaiani non riusciranno più a copulare l’occidente ed entro seimila anni saranno finalmente i non-hawaiani la razza dominante. Dominante nel mondo, dominante nel codice genetico, dominante nell’amore e nel gioco del calcio. E senza più batida nel sangue, il cancro non potrà che morire o al massimo mutare per adattarsi al nuovo ambiente. Ma nel mondo c’è già tutto, in che cosa ti vuoi mutare? Beh, se il cancro si vorrà mutare, potrà mutarsi nell’unica cosa che ancora manca nel mondo: la tavernetta spray!!!

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