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Conglomerandocene: Risate a denti radi

Nella nuova puntata della rubrica dello Sgargabonzi su Rolling Stone, le barzellette dell'estate, spiegazione e morale incluse

Conglomerandocene: Risate a denti radi

Foto via Unsplash

UNA TOMBOLA… A DUE PIAZZE!

In un circolo parrocchiale, un gruppo di pensionati si sta disputando a tombola un prosciutto disossato. Quello che estrae i numeri: “Iniziamo… Primo numero estratto: 79!”. Un signore con la barba: “Ambo!”.

Spiegazione: perché è stato estratto un solo numero, e l’ambo lo fai con due o tre numeri nella tua cartella.

Morale: la barzelletta insegna che è inutile fare tanto i simpatici quando si gioca a tombola: è un atteggiamento che alla lunga può seccare.


IL MONDO DELLE APIR (ABBASTANZA) BELLO!

Sapete qual’ è l’ape più alcolica?
L’ape ubriaca.

Spiegazione: perché è ubriaca!

Morale: la barzelletta insegna che con le api ubriache c’è poco da scherzarci, perché hanno delle traiettorie di volo imprevedibili. O meglio: prevedibili solo da marchingegni alimentati a manganese che costano un sacco di soldi. Non ne vale proprio la pena.

LA BARZELLETTA DEL COLMO PER UN PIZZAUIOLO

Il colmo per un pizzaiuolo?
Avere una moglie che si chiama Margherita e che diventa intrattabile per una rara malattia degenerativa che colpisce il tratto cortico-vestibolare dell’encefalo, ma sinceramente mi pare fuori luogo spiegarlo qui.

Spiegazione: Purtroppo non c’è niente da ridere. Mia moglie Margherita sta molto male. Anzi vi lascio perché corro in ospedale. Se non mi fanno entrare perché è andata in come irreversibile (ti prego Signore no), ho un po’ di tempo e vi dico la morale.

Morale: la barzelletta insegna che quando si va a mangiare la pizza conviene ordinare prima gli antipasti. Tutto questo procedimento serve per iniziare a prepararsi alla pizza, che – diciamolo tranquillamente – è un po’ il piatto forte.

DA IL PSICOLOGO

Un signore: “Dottore mi aiuti, nessuno mi considera!”
Il dottore: “Avanti un altro!”
Il signore: “Dottore, veda di andare un po’ a fare in culo!”

Spiegazione: perché il dottore dice “Avanti un altro”, ma in attesa non c’era nessuno. Anzi, a dire il vero c’era un signore con la barba e una camicia a quadri. Va bene, allora questa barzelletta non è riuscita. Alla quarta ci sta.

Morale: la barzelletta insegna che gli psicologi sono tutti matti e dovrebbero farsi curare prima loro.

INDOVINELLO SBARAZZINO (MA FINO A UN CERTO PUNTO)

Qual è quell’animale che al mattino cammina a quattro zampe, il pomeriggio a due e la sera a tre?
Il gatto.

Spiegazione: perché sì.

Morale: la barzelletta insegna che i gatti al pomeriggio camminano a due zampe. Molta attenzione!

INDICAZIONI STRADALI, LE!

Un passante ad un signore con la barba, la camicia a quadri e il cappello di Davy Crockett: “Sa mica dirmi dov’è via Giuseppe Mazzini?”
Il signore: “Sì, percorra questa strada fino alla fine, poi giri a sinistra, quindi prenda la terza a destra. Quella è via Mazzini”.
(In realtà via Mazzini si trova da tutt’altra parte della città).

Spiegazione: dovete sapere che in realtà via Mazzini si trovava proprio da tutt’altra parte della città.

Morale: la barzelletta insegna che in via Mazzini 28, sopra Coin, ci sta una malgascia che fa dei boccaponci a tortiglione fantasmagorici e che puoi farci roba pure insieme al figlio tetraplegico. Pagando chiaramente. Citofonare Riboldi.

IL FANTASMA FORMAGGINO NIPIOL

Ci sono un francese, un inglese e un italiano che decidono di fare una scommessa su chi riuscirà a trascorrere una notte in un castello che dà sul lago, dove aleggia lo spettro del temibile fantasma formaggino Nipiol. Ognuno è certo di vincere e così al francese spetta la prima notte. Allo scoccare della mezzanotte, il francese avverte un venticello e il fantasma formaggino compare davanti a lui. Con voce tenebrosa lo spettro esclama: “Sono il fantasma formaggino!”. Il francese se la fa addosso dalla paura, quindi corre fuori, sale in moto e scappa via. Il giorno dopo l’inglese entra nel castello sbeffeggiando gli altri due. A mezzanotte, lo spettro si manifesta di nuovo ed esclama: “Sono il fantasma formaggino!” L’inglese, spaventatissimo, si dirotta fuori dal castello, sale nella sua cabriolet e scappa via. Il terzo giorno tocca all’italiano, che si mette comodo e aspetta mezzanotte. Al dodicesimo rintocco, il fantasma compare ed esclama: “Sono il fantasma formaggino!” E l’italiano gli risponde: “e io scappo col pattino!”

Spiegazione: la barzelletta fa ridere perché il fantasma formaggino non è un fantasma ma un minerale.

Morale: la barzelletta insegna che se vai in vacanza in un castello dove c’è un fantasma, non bisogna impressionarsi se improvvisamente vediamo un fantasma nel televisore: potrebbe essere un film dell’orrore, probabilmente Phantasm di Don Coscarelli, per capirlo basta aspettare la pubblicità. Se arriva: è Phantasm. Se non arriva: È UN FANTASMA VERO SCAPPARE IMMEDIATAMENTE!

LA TOMBOLA SECONDO ME, COME GIOCO, È PROPRIO FORTE!

In un circolo parrocchiale, un gruppo di pensionati si sta disputando a tombola un panettone disossato. Quello che estrae i numeri: “Primo numero estratto: 54!” Quindi ne pesca un altro: “Secondo numero: 43!”. Un signore con barba, camicia a quadri, cappello di Davy Crockett e motoscafo: “Ambo!”.

Spiegazione: perché come fai a fare ambo con soli due numeri usciti? Si può, è vero, ma devi avere proprio una gran fortuna.

Morale: la barzelletta insegna che quando si gioca a tombola è inutile fare tanti versi. Un pochino sì, dopo basta.

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