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Conglomerandocene: Furto d’energia

Nella nuova puntata della rubrica dello Sgargabonzi su Rolling Stone: l'emergenza energetica, le pile alcaline Superpila e l'Uomo Insulina

Conglomerandocene: Furto d’energia

Foto di Ian Forsyth/Getty Images

Energia. Sferzante elettricità capace di generare tanto lo splendore della forza lavoro quanto l’orrore della scossa.

Purtroppo viviamo in un mondo che ci sta lentamente drenando le ultime riserve di energia. Drena oggi, drena domani, un giorno non potremo più usare il Minipimer con la serenità che serve per fare una crema chantilly decente. Il mondo ruba energia a sé stesso per toglierla a noi umani e farci usare le pile alcaline Superpila. Lui consuma l’energia per farci dispetto e far piacere alle pile alcaline Superpila. Ma loro cosa fanno per far piacere al mondo? Ve lo dico io cosa fanno: niente.

Egli compie furti di energia per loro, mentre loro tutte le sere se la spassano al Gilda, dove ballano, limonano e rubano pure i posacenere di alabastro, perché dicono che nel bagno azzurro ci stanno una favola. Chiunque capirebbe il loro sordido intrallazzo. Ma il mondo no! Lui fa orecchie da mercante e continua indefesso a rubare energia sperando di far breccia nei loro cuori. In Antartide infatti, terra inesplorata, c’è tutto un macchinario inutile che serve per scaricare il mondo. Una macchina dadaista senza nessun senso, se non quello di fare casino. Ma questa diabolica macchina ruba-energia dovrà pure essere alimentata da qualche tipo di energia. Beh, non ci crederete, ma è l’energia eolica a muoverla. Proprio lei, la più insospettabile!

Maledetta energia eolica, sembravi un’energia pulita, discreta, ti presentavi bene. E invece hai tradito le altre fonti energetiche, perché vuoi essere tu l’unica fonte. Anche l’energia idrica, che pareva inesauribile, tu sei riuscita in quella che pareva una missione impossibile: esaurirla.

Energia eolica meretrice, noi terrestri t’abbiamo dato fiducia, t’abbiamo ospitato, mentre tu c’hai premiato così. Brava. Però un giorno arriverà un supereroe di spicco, come l’Uomo Insulina, e te la farà pagare. Egli volerà altissimo, per il cielo compirà luminescenti evoluzioni e coi suoi raggi di energia Delta, l’unica che non avevi calcolato, ti colpirà nel tuo unico punto debole: il neutrino. Quel neutrino che è stato per te la foce, diventerà una croce. Con quel neutrino riuscivi ad alimentare i led rossi dei televisori spenti di tutto il Wisconsin, ora è già tanto se basterà a tenere acceso il tuo polmone d’acciaio.

Sarà il giorno in cui perirai che si scopriranno tutti gli altarini e questo vergognoso drenaggio di energia avrà fine. Molte teste cadranno quel giorno. Il mondo sarà processato per direttissima e si beccherà l’ergastolo. L’energia eolica, ridotta ormai a vegetale, avrà il beneficio degli arresti domiciliari. Le pile alcaline Superpila invece saranno processate solo per il furto dei posacenere del Gilda e saranno punite con una multa di dodici watt. Dodici watt, capite? Poco meno di sei euro! Loro libere e belle che impazzano al Gilda, mentre il mondo a consumarsi per l’eternità in una cella di appena due metri quadri. Ed è così triste consumarsi in una umida cella bidimensionale. Ma il mondo non si rassegna, lui ogni notte guarda la luna e pensa a loro, le pile alcaline Superpila. Ma ormai solo al polo positivo, perché quando pensa a quello negativo piange lacrime di ghiaccio. E lì tutta la beffa della vita.

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