Rolling Stone Italia

Conglomerandocene: Casa Coma_Cose

Nella nuova puntata della rubrica dello Sgargabonzi su Rolling Stone, i segreti della vita del duo indie ripresi da un piccolo registratore nascosto in una tisaniera

Foto: Jacopo Raule / Daniele Venturelli/Getty Images

Milano, quartiere Maggiolina. Pomeriggio uggioso di una piovigginosa domenica di marzo, scusate l’allitterazione. Casa dei Coma Cose. Lei indolente e sonnacchiosa sul divano con tazza di tisana bollente. Lui seduto al tavolo a lavoricchiare al computer (sistema delle cartelle).
Abbiamo nascosto un piccolo registratore nella tisaniera. Ecco cosa ne è uscito.

Ore 14.20

Lei: “Amo”
“Piccola…”
“Pensavo a una roba…”
“Dimmi tutto”
“Ma lo sai che il manspreading è una cazzo di merda?!”
“Sarebbe?”
“Dai, l’abitudine degli uomini di stare a gambe aperte nei mezzi pubblici per far vedere il pacco”
“Sto vedendo ora su Google. Non ci posso credere. E’ un cazzo di schifo, amore!”
“Già”
“Come scusa?”
“No niente, dicevo: già”
“Ahahah ok!!! Non avevo sentito!!! Ahahahah!!!”
“Tranquillo”

Ore 14.42

Lui: “Amo, pistola alla tempia tu cosa scegli? Etica o estetica?”
“Se posso, scelgo l’etica ed l’estetica”
“Ed?”
“Certo amore, è la forma leggerissimamente “elasticizzata” di e, proposizione”
“Top”

Ore 15.11

Lei: “Amore”
“Dimmi”
“Pensavo una roba… posso dirtela?”
“You’re welcome”
“Non so se lo sai ma tu sei un lupo”
“Un lupo?”
“Sì, un lupo”
“E perché?”
“Perché ti strapperesti la zampa a morsi per sentirti libero da una relazione”
“Colpevole”

Ore 15.46

Lei: “Allora senti amore, c’ho pensato: se tu mi dici Moravia io ti dico Parise, se mi dici Zanzotto io ti dico Calvino. Mi dici Basile? Perfetto: Piperno!”
“Bene amo, allora mettiamola così: se ti dico Saba?”
“Tranquillissima: ti dico Sciascia”
“Top”

Ore 16.02

Lei: “Amo…”
“HO DETTO SILENZIO”
“…”

Ore 16.27

Lei: “Amo, ieri dicevo ad Avincola – che fra parentesi c’ha provato – che per me sei l’eroe dei due mondi…”
“Perché?”
“Perché un eroe è il primo uomo che ha portato in Italia il fatto di cantare guardando negli occhi la propria compagna. Ma un altro eroe è l’unico che oggi lo fa davvero. Beh, il caso vuole che tu queste medaglie le indossi entrambe”
“Ciumbia!”

Ore 16.53

Lei: “Amo, su quella cosa pensavo: e se provassimo col concordato in continuità? La Cirio s’è salvata così”
“Senti, io non ho voglia di provare più con niente…”

Ore 17.32

Lui: “Eheheh”
“?”
“Rido”
“Ridi?”
“Sì, rido”
“Di cosa?”
“Di cosa rido?”
“Sì”
“Lo so io di cosa rido…”
“?”
“Eheheh”

Ore 17.55

Lei: “Amo, senti…”
“NON MI DEVI TOCCARE”
“…”
“CHIARO?”
“Sì”

Ore 18.14

Lui: “Ma stasera per cena?”
“Ma niente, pensavo di fare il riso nero”
“Quello basmatik?”
“Basmati, senza kappa”
“Ok”
“Unico problema: come lo faccio?”
“Con la curcuma, ti pregooooooo!!!!!”
“Andata! Curcuma, organza e pomodorini secchi”
“Toooooooooop”

Ore 18:39

Lui: “Amo, senti, pensavo: chiamiamo la Polizia?”
“Per quale motivo?”
“Per quel fatto del manspreading… Non mi piace per un cazzo…”
“Va beh ma la Polizia che fa? È un fenomeno sociale, patriarcale, è diffuso, non è che lo blocchi come un ladro…”
“Hai ragione, cazzo. Hai una cazzo di strafottuta ragione del cazzo, amore mio!”
“Va bene ma calmati”
“Certo”

Ore 18.57

Lei: “Seguimi un attimo nel mio ragionamento. Poiché qua siamo in uno Stato di diritto, è comprensibile che…”.
“Amo, ti fermo subito. Sei sicuro che in Italia siamo in uno Stato di diritto?”
“Azz”

Ore 19.16

Lui: “E il naufragar m’è dolce in questo mare…”
“?”
“Niente, pensieri così”

Ore 19.38

Lui: “Amo, sai qual era il nome della città di Agrigento nel Regno delle Due Sicilie?”
“Girgenti”
“Che adesso è diventata…”
“Girgenti”
“E gli abitanti di Girgenti sono i…”
“Girgenti”
“Amo, pensavo: ma la curcuma al Penny sei sicura che l’hai presa?”
“Girgenti”
“Ovvero?”
“Girgenti”
“Cosa stai…”
“Girgenti”
“AIUTO!!!”
RATATATATATATATATATATA
“Girgenti”
“M’hanno sparato, qualcuno chiami un’amb…”
“Girgenti”
“Dite a mia figlia che…”
“Girgenti”

Ore 20.11

Avincola: “Posso entrare?”

to be continued…

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