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Conglomerandocene: 20 curiosità su Franco Battiato

Nella nuova puntata della rubrica dello Sgargabonzi su Rolling Stone, la verità sulle “macchine celesti”, la canzone per i Mondiali, il disco perduto e altre cose che forse non sapete sul cantautore

Conglomerandocene: 20 curiosità su Franco Battiato

Franco Battiato

Foto: Rino Petrosino/Mondadori Portfolio via Getty Images

1. Era famoso soprattutto per aver lanciato il tormentone “non ce n’è coviddi”.

2. Per ragioni oscure, era convinto che Prospettiva Nevskij sarebbe stata la canzone ufficiale dei Mondiali di Italia ’90 e che nessuno glielo avesse comunicato per fargli una sorpresa.

3. In Povera Patria elenca i mali storici della sua amata San Marino.

4. Quando parlava di “macchine celesti” si riferiva a certe Renault 4 personalizzate.

5. Ha condannato con decisione i revenge porn un po’ mossi.

6. Quando incrociava un bimbo adottato non riusciva a non urlargli contro “Ex damnato coitu!”

7. “Neanche la nera africana” non era riferito a un genere musicale ma alla sua ex Silvye Lubamba.

8. Lerici gli ha dato la cittadinanza onoraria apposta per revocargliela due giorni dopo.

9. Al concerto di Baghdad c’era una pistola nascosta dentro un oboe. Su incarico dei servizi segreti americani, Battiato a fine concerto avrebbe dovuto estrarla e freddare Saddam Hussein, seduto in prima fila, ma alla fine gli passò di mente. Però gli passò di mente anche di restituire l’acconto di 600mila lire che gli aveva dato la CIA, che all’epoca erano quattro milioni di oggi.

10. Si dimise da assessore regionale in una polemica tutta interiore con i gesuiti euclidei.

11. “Esiliato o latitante? Per me semplicemente mamma”, disse di Bettino Craxi.

12. La celeberrima “Cura” cui si fa riferimento nell’omonima canzone consisteva in un intruglio di tuorli d’uovo, aghi di pino, calcinacci, roipnol e un pizzichino di paprika forte. L'”essere speciale” invocato nel ritornello? Un muflone.

13. Il governatore della Libia rispose alla celeberrima lettera di Battiato con una cartolina balneare tipo quelle di Riccione, coi culi, gli ombrelloni, e la scritta glitterata: “Saluti da Tripoli”.

14. Come si incazzava se al Fantacalcio gli fregavi Pellissier!

15. La Repubblica: “Maestro, ma dietro a questi “desideri mitici di prostitute libiche” che metafora è sottesa?” Battiato: “E che sarà mai? Un boccaponcio, una calzatina a scosciacapretta. Son prostitute, non certo scienziati del CERN”.

16. Il cordoglio disperato di Morgan su Instagram: “Abbiamo perso un poeta, e di poeti non ce ne sono tanti nel mondo! Ne nascono due o tre in un secolo!”. Subito il commento di una ragazza: “Madonna che belle parole Marco, sono tue?” E Morgan: “Sì”.

17. Stava lavorando a Triticum Aestivum, un disco sulla farina Manitoba che purtroppo, come si sa, gonfia.

18. Una volta, durante una esibizione a Ragusa, ferì accidentalmente Sgalambro alla spalla con un urlo psionico. Era solo una delle tante tecniche di combattimento mentale apprese in Manciuria, allenandosi con i monaci. Tra le tante, la capacità di tramutarsi in un gatto di marmo, riconoscere immediatamente un albero di sassofrasso e trattenersi dal bere birra fino ad un liberatorio “aaah, ci voleva”.

19. Vero erede degli asceti del deserto, amava ritirarsi in solitudine e povertà per settimane nei boschi di conifere del mugello. Soltanto una coperta, un libro e una Beretta 22 Long Rifle.

20. Per anni è stato il Comitato dei Fatti vostri.