Che passiate nottate insonni sui social o ne abbiate letto da qualche parte, è difficile che a oggi siate rimasti completamente immuni alla forza gravitazionale del BookTok (noi ve lo spiegavamo qui). Per come mi piace immaginarlo, il trend di TikTok dedicato ai libri è una passeggiata tra le sezioni di una libreria dove, al posto delle insegne sopra agli scaffali, sono gli hashtag a raggruppare i consigli letterari per genere e preferenze. Se poi l’algoritmo ci conosce bene, difficilmente ci proporrà di “visitare” la sezione Fantasy o Young Adult – ovviamente, a meno che non ne siamo appassionati. In altre parole, se ci lamentiamo che nel nostro BookTok c’è solo “robaccia”, allora il problema siamo noi.
Con 362 miliardi di visualizzazioni, il BookTok è uno dei trend più forti che popola il social, esploso durante il lockdown del 2020 e oggi talmente rilevante da spingere TikTok a diventare una sorta di casa editrice. A partire da questo febbraio 2025, infatti, ByteDance, ovvero la società tech proprietaria di TikTok, ha cominciato a selezionare le opere più discusse online per poi pubblicarle in formato cartaceo, tramite l’etichetta 8th Note Press.
I romanzi più “virali” vengono soprattutto dai generi Fantasy, Mystery, Romance e Young Adult, ed è vero che ci sono libri di cui si sente parlare più di altri. Da parte dei creator, però, è in atto un visibile sforzo alla diversificazione. Per esempio, molti utenti si impegnano a dare visibilità ad autori appartenenti a comunità marginalizzate, a libri che affrontano temi valoriali importanti e scomodi od opere che provengono da qualsiasi angolo del mondo, in una continua lotta contro l’appiattimento culturale. Ovviamente lo fanno nel linguaggio di TikTok, quindi con lo stratagemma degli hashtag e delle “tendenze”, con copertine esteticamente soddisfacenti e musica d’accompagnamento.
Ma che cosa vuol dire navigare il BookTok nel 2025? Dal banale #2025reads al più fantasioso #bookstomakeyousmarter, ho esplorato il mio rabbit hole con lo spirito dell’analisi – e dell’insonnia – per provare a capire una cosa fondamentale: ma i consigli di lettura che si trovano su TikTok sono buoni, o uno scam?
#2025reads – 6,5 milioni di visualizzazioni
Se tra i buoni propositi del nuovo anno c’è quello di leggere di più, questo è l’hashtag che fa per voi. Qui gli utenti svelano quali sono le letture che vogliono fare nel corso del 2025, tra libri in uscita e altri considerati classici da recuperare. In questa sezione spopolano infatti L’amica geniale di Elena Ferrante e 1984 di George Orwell, ma anche opere più recenti che sono passate in sordina.
Uno dei romanzi che ho visto consigliare con più convinzione è Mare aperto di Caleb Azumah Nelson: pubblicato per la prima volta nel 2021 come romanzo d’esordio dello scrittore è un libro che condensa in pochissime pagine una classica storia d’amore – “lo faranno/non lo faranno” – tra un fotografo e una ballerina. Apprezzatissimo dagli utenti TikTok per l’approfondimento sulla cultura nera in cui Nelson riesce a immergere il lettore, è meno apprezzabile a parer mio il fatto che il libro sia scritto usando la seconda persona (non riesco, scusate) e che strizzi in brevissimo una moltitudine di riferimenti e personaggi.
Altrettanto gettonato è Una vita vera di Brandon Taylor, pubblicato nel 2020 e candidato al Booker Prize. Anche in questo caso si tratta di una storia che mette in evidenza il privilegio bianco e l’essenza del pregiudizio razziale e di classe, seguendo le vicende di un ricercatore nero in un’università del Midwest. Il tutto però viene fatto con una satira sobria e affilata, che ha convinto critica e utenti TikTok in egual modo.
#classicliterature – 88,7 milioni di visualizzazioni
Tra i lati positivi del BookTok c’è sicuramente la riscoperta della letteratura classica. Quella che va dai romanzi del Novecento – tutti, ma proprio tutti, amano Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov – fino ai capolavori dell’Ottocento come Frankenstein di Mary Shelley, che è uno dei libri su cui i content creator discutono di più, enfatizzando quanto sia indispensabile la sua lettura alla luce della società del 2025. Grazie al BookTok si è tornati a leggere Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij, in cui a quanto pare gli utenti ritrovano le stesse difficoltà relazionali che oggi massacrano il dating. Allo stesso modo le cool girl riscoprono Charlotte ed Emily Brontë oltre a Virginia Woolf, Jane Austen e Mary Alcott; mentre Oscar Wilde, Scott Fitzgerald, James Joyce, Albert Camus e Franz Kafka smettono di incutere il timore di quando venivano assegnati come letture scolastiche e – sorpresa, sorpresa – diventano voci contemporanee.
La parte forse più interessante del trend è come gli utenti scommettano su quali libri, scrittori e scrittrici più recenti, diciamo attivi negli ultimi 50 anni, entreranno nell’Olimpo dei classici. Tra questi ci sono Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez (che forse però un classico già lo è); Febbre di Ling Ma, con la sua lucidissima analisi del mondo davanti a quella che è una pandemia fin troppo simile a quella appena passata; più o meno tutti i libri di Salley Rooney (e questa più che un’ipotesi sembra un’evidenza); ma anche la letteratura di Joan Didion e Rachel Kusk. Ovviamente, anche la già citata Elena Ferrante.
#sadbooks – 1,6 milioni di visualizzazioni
Se c’è una cosa che piace al mondo del BookTok è commentare un libro tra le lacrime, dopo aver appena letto l’ultima pagina. La categoria dedicata ai libri tristi comprende ulteriori sottocategorie che spaziano dai “libri che mi hanno emotivamente devastato” ai “libri più tristi che io abbia mai letto”, fino ai “libri per quando hai bisogno di piangere”, ecc. Insomma, sentire emozioni forti è una sorta di feticcio comune per il club del libro social. Tuttavia, persone diverse piangono su tematiche diverse. Ecco perché in questa sezione, forse più di altre, la fregatura è dietro la porta. Tra i #sadbook più popolari ci sono Quella che ero prima di Amber Smith e Dimmi che sarai di Mia Sheridan, due libri che si possono riassumere come: storie di dolore in tinte da romanzo rosa.
In alcuni video, è consigliato poi l’inevitabile pugno allo stomaco che deriva da Passeggiare la notte di Leila Mottley, candidato al Booker Prize nel 2022, e tratto da un reale caso giudiziario avvenuto a Oakland nel 2015. Qui piangerete più che di dolore, di rabbia: per l’impotenza davanti alla corruzione delle istituzioni, all’abuso di potere della polizia e di una tenerezza per cui vale la pena combattere.
Gettonatissimi e lunghissimi (qui in ordine di drammaticità) sono anche il distopico Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro, l’acclamato Una vita come tante di Hanya Yanagihara e L’anno del pensiero magico in cui Joan Didion affronta il lutto per la scomparsa del marito e l’amore e il ricordo, in un serrato e straziante faccia a faccia con la morte.
#bookstomakeyousmarter – 16,1 mila visualizzazioni
A giudicare dalla differenza di visualizzazioni tra gli altri hashtag di cui abbiamo parlato e quello che raccoglie i libri per farti diventare più intelligente, forse questa non è una questione che preme particolarmente al cuore dei BookToker. Qui però si trovano consigli di ogni sorta, da spulciare con una certa attenzione per non incappare in opere che potremmo definire problematiche o, almeno, un po’ sopravvalutare. In prevalenza si tratta di saggi, ma c’è anche qualche romanzo ben scritto. In questa sezione puoi scegliere di farti una cultura su tutto: dalla decostruzione del colonialismo alle questioni di genere, passando per giustizia ambientale, una prospettiva storica che appartenga alle comunità marginalizzate, scoperte scientifiche e, ovviamente, manuali di auto-aiuto. Perché da quelli non riusciamo a scampare nemmeno su TikTok. Tra i titoli consigliati più interessanti c’è Quando Dio era una donna, libro di Merlin Stone degli anni Settanta, che gli utenti di TikTok hanno miracolosamente estratto dalle nebbie del tempo per una rilettura della civiltà e della religione da un punto di vista femminile.
Piuttosto controverso, e a volte discordante tra il parere dei creator e quello della critica è Mostri in cui la giornalista Claire Dederer affronta il complesso tema del politicamente corretto e, soprattutto, della difficoltà di separare l’arte dall’artista, nel caso – sempre più frequente – in cui le credenze o gli atteggiamenti di quest’ultimo siano tanto orrendi quanto è di valore la sua arte.
Tra i consigli di questa sezione che corrispondono alla voce romanzo segnalo L’educazione, la vera storia della scrittrice Tara Westover, nata in una famiglia mormone ortodossa dell’Idaho, e il suo percorso di autoaffermazione attraverso, guarda un po’, lo studio, la lettura e la cultura.
Proprio come potrebbe succedere prendendo il BookTok, i suoi trend e i suoi consigli cum grano salis.