ANAL–ytics: da social media manager a star del porno mondiale | Rolling Stone Italia
L'Antirocco

ANAL–ytics: da social media manager a star del porno mondiale

Davide Romagnoni dei Vallanzaska ci racconta ascesa, caduta (e risalita) di Alan Hardyman, il Fucktotum

ANAL–ytics: da social media manager a star del porno mondiale

Alan Hardyman in un fotogramma di un video hard

Giuseppe. Non lo sentivo da un po’. Un amico comune mi ha raccontato cosa stesse facendo ora.

«Sempre il media social manager, no?».
«No», mi dice. «Fa porno».
«Ma in che senso? Segue i social di un portale?».
«No no, fa proprio il porno attore».

Non ci potevo credere. Se non lo conoscete, vi assicuro che è uno timido. E anche un po’ nerd. Cioè, perfetto per fare il media social manager. Poi ha scoperto che è perfetto anche per fare altro.

Dagli uffici marketing a star del porno seguendo un unico dato, un unico faro. Gli analitycs, ovvero i dati analitici. Giuseppe nel mondo dell’hard è Alan Hardyman e ha fondato una pagina dal nome che è tutto un programma: Fucktotum. Lì, lui fa tutto. Ne è l’ideatore, il regista, il produttore e il montatore in tutti i sensi. Alcuni video del suo canale sono tra i primi 10 visti al mondo.

Voglio capirne di più e lo invito a casa per pranzo, perché se conosco Giuseppe, voglio conoscere anche Alan Hardyman. Il suo navigatore funziona male e vado a recuperarlo. Giubbotto brandizzato di Pornhub, pezzo unico con stampato anche il nome d’arte “Alan”, omaggio del re dei portali, cappellino da baseball e occhiali da nerd. «Eh mi ha mandato di là…».

Menù: cosce di pollo divaricate, insalata (lasciata intonsa), vino rosso, patate al forno. Cominciamo a chiacchierare e mi racconta la sua storia. Più che media social manager, Giuseppe è un web strategist. Consultando i dati analitici, i grafici riguardanti le statistiche delle ricerche sul web, sa fornire ai clienti le strategie di marketing.

Diplomato come grafico pubblicitario, nato in Emilia nel 1988 ha studiato in anni in cui nelle scuole non si parlava di internet. Frequenta corsi di photoshop e fotografia a Milano. Vuole fare il fotografo ma ha bisogno di un sito, chiede a una agenzia di marketing di fargli il sito web in cambio di servizi fotografici. Nel frattempo ha il permesso di assistere alla progettazione del suo sito. Impara tante cose, si sente tradito dai sui studi pregressi che non hanno mai considerato il mondo on line. Ma le cose non decollano. Ecco che avviene la prima sliding door – spoiler: ce ne saranno tante.

Come la allora J. K. Rowling creatrice di Harry Potter ha scritto senza un soldo il primo libro della saga in un bar che le permettesse di stare al caldo, anche Giuseppe sfodera la sua “harrypotterata” in una caffetteria. Siamo a Milano. In quei giorni Giuseppe va sempre nello stesso bar e medita sul da farsi. Lì ogni giorno vanno anche dei responsabili della ESE. La lì vicina “European School of Economics”. Scuola di economia aziendale dall’impronta britannica.

Insomma, i boss parlano quotidianamente delle nuove frontiere del web marketing che stavano nascendo in quegli anni. Giuseppe giorno dopo giorno ascolta, un giorno prende coraggio e si avvicina al tavolo. Parla con loro, propone alcune idee. Piace e viene assunto. Comincia ad avere a che fare con manager e si appassiona ad un tema che gli cambierà la vita: l’indicizzazione di contenuti. Lavora per ESE ma anche per altri, può farlo. Non gli fanno fare solo web strategy, lo formano sul campo, lo spronano a fare il factotum.

Grazie ad ESE impara ad occuparsi di un progetto imprenditoriale in toto. Sono gli anni in cui esplode Facebook, nasce Instagram. Il grosso del lavoro è convincere le grandi aziende, analitycs alla mano, che è necessario essere presenti sul web (oggi è scontato, in quegli anni non troppo). Lo ascoltano e dimostra di avere ragione. Diventa un giovane ed affermato consulente. Ha anche capito la potenzialità del nerd. E lui è un nerd. Fissato con i grandi numeri, segugio del click. Ossessionato dalla monetizzazione dei social. Riesce a far fare alle aziende buoni numeri, ma lui vuole fare meglio, vuole i grandi numeri. Big numbers. Ancora non lo sa, ma proprio dentro ESE troverà la strada che lo porterà a diventare Alan Hardyman e a fare milionate di views.

Sì lo so, qui di sesso ancora non c’è niente. Esterno giorno. Siamo fuori dagli uffici dell’ESE dopo una lunga giornata di lavoro. Giuseppe parla con il suo responsabile informatico di questioni web complicate. Il collega, più grande di lui, gli confessa di punto in bianco che invece che stare a risolvere problemi informatici avrebbe sempre voluto fare porno. Chiede a Giuseppe di aiutarlo perché non sa come muoversi. In quegli anni il mondo dell’hard in Italia è ancora tabù. Dagli analitycs il nostro futuro Alan trova i contatti delle case di produzione. Accetta quindi di aiutarlo rifiutando l’iniziale invito ad iscriversi anche lui. Il giorno dopo Giuseppe ci ripensa. Per ridere iscrive anche sé stesso. Goliardata. Magari ci si diverte.

Una hype mistery box da Pornhub!??? UNBOXING

Alla casa di produzione di film hard arriva dunque la candidatura di tutti e due. Come nella migliore tradizione chi viene preso sarà Giuseppe:
«E il mio amico ce l’aveva molto più grande e lungo del mio».
«Come è andata nel preciso?».
«Mi sono presentato al provino, secondo la produzione molto impegnativo poiché erano richiesti 45 minuti dove dovevo reggere e gestire l’erezione».
«Non hai pensato di essere ad un bivio?».
«Mi sono detto… mal che vada ho fatto un video porno, ma chi vuoi che lo veda».
«Eh, ma tipo di video?».
«Scena anale in cui sto fermo sdraiato e lei fa la cowgirl. Sì, fa tutto lei. Sono affetto da priapismo, l’erezione mi dura almeno per 2 ore anche dopo un orgasmo. Motivo per cui sapevo di andare bene al primo provino».

Eppure Giuseppe è timido, si vergogna a togliersi la maglietta in spiaggia. Sul set scopre che essere guardato gli piace di brutto. Capisce di essere esibizionista. Doveva essere un’unica esperienza goliardica. La casa di produzione lo richiama per altri 33 shooting. E lui ci va. Tutti video che entreranno nelle piattaforme hard.

Giuseppe continua a fare il suo lavoro normale. Ma la sua vita sta per cambiare. Passa infatti poco tempo e qualcosa lo colpisce: un suo video ha raggiunto 10 milioni di visualizzazioni. Giuseppe ha capito come trasformarsi in Alan Hardyman. A proposito. La genesi dei nomi.

Factotum in latino vuole dire tuttofare. Gli anglofoni non lo capiscono, ma – da tuttofare a scopare – in inglese cambi una lettera (aggiungi anche la k) e diventa Fucktutom. Handyman, che in inglese significa tutto fare, cambi una lettera e diventa Hardyman. Perché Alan? Anagramma: pronti? Via!

Le visualizzazioni. Sono anni che cerca un modo di farne milioni. Ora è chiaro. Capisce che deve aprire un suo progetto, da produttore, non solo come attore. Ha scoperto come fare i Big Numbers. Si concentra su quello.

Molla il vecchio lavoro, lascia Milano e si trasferisce in un paesino sperduto tra i boschi del Piemonte. Lavorando come performer e avendo tempo per potere finalmente dare forma al suo progetto. Niente lo può più fermare. Ma succede l’inevitabile. La fidanzata scopre di essere fidanzata anche con Alan e lo molla. Come se non bastasse la casa di produzione in cui recita fallisce. È completamente a terra.

In un paese di 64 persone senza fare niente, in depressione, Giuseppe non è più Alan, e comincia a camminare nei boschi. Completamente senza bussola. Da depressi è difficile ripartire, organizzarsi. Non ha forze, riesce a fare solo una cosa. Comprare uno spazio pubblicitario on line che recita: «Casa di produzione Fucktotum cerca attrici neofite di film per adulti».

«Come ti è venuto in mente il nome Fucktotum?»
«Ero nello studio di una mia amica, le chiedo come fare con eventuali contratti di un canale di film per adulti. Che ruolo avrai, mi chiede. Io le rispondo che farò un po’ di tutto. La mia amica mi guarda e con un bel sorriso mi fa: «Ah, allora sarai un FUCK -Totum! Mi fece molto ridere». Come dargli torto.

L’annuncio on line funziona. Arrivano varie candidature. Lui viene colpito da una ragazza che manda un curriculum di lavoro e non foto porno. Laureata in lingue straniere, madrelingua francese, sa anche inglese, spagnolo e arabo.

Il perchè abbia scelto questa ragazza è frutto di un ragionamento preciso: Giuseppe Alan ha competenza nel marketing e pochissima conoscenza delle lingue. La ragazza è perfetta per un progetto internazionale, può fare contenuti in tantissime lingue. Può leggere gli analitycs in tutte le lingue. «Il tutto con una ragazza sola».

È il 2020. Si accordano, lui affitta uno spazio per il set e fanno dieci shooting in dieci giorni in modo da avere 10 video ognuno in una lingua diversa. Uno in francese, uno in arabo e così via. Le parole hype trend dei video hard sono consultabili negli analitycs delle piatteforme hard. Le sceglie da lì. Siamo a inizio Covid e il quinto giorno di riprese si abbatte il lockdown. Sono in una casa set, senza comodità, libri, tv. Un set porno. Capiscono che rimarranno insieme a lungo. E che si fa? Decidono di girare tutti i giorni. Lei non vuole più i soldi concordati per i 10 shooting, ma la metà di tutto quello che riguarderò video con lei. Affare fatto, in effetti oramai sono una squadra. Passano tutta la quarantena a… girare. Un video al giorno. Cominciano a caricare qualche video e si accorgono, consultando gli analitici, che l’orgasmo femminile è molto richiesto dagli utenti ma poco prodotto dalle case. Si concentrano anche su quello. Intanto nella casa set si accumulano giga di materiale.

A maggio tutto viene caricato sul canale Fucktotum ed è una partenza col botto. Porhub mette Fucktotum nella home page, e uno dei suoi video della quarantena fa più di sette milioni di views.

«Non sei l’unico a intraprendere questa strada: perché, nel tuo caso, ha funzionato?»
«Non ho l’aspetto di quello che uno si immagina possa essere un attore porno. Capisco che funziono perché sono un nerd e chi guarda i miei video si immedesima in me, fa il tifo per lo sfigato che se le scopa tutte, per l’antieroe».

È una specie di anti Rocco.

Ora, ha capito come fare milioni di views e Fucktotum vola. La sua pagina si trova al top. Torna a vivere in città. Questa volta a Genova. La sceglie perchè è piena di sex workers, escort. Che gli citofonano per fare video con lui. Comincia la collaborazione con nuove ragazze, ma i video non girano bene come prima. Perché? «Perché con la prima ragazza francese c’era una progettualità che facevamo insieme. Queste ragazze invece facevano semplicemente la loro prestazione e non ci mettevano la testa. Finiva lì».

Ma se le cose non girano bene, potrebbero andare anche peggio. Infatti Porhub va in crack (a causa di una serie di scandali, Visa e MasterCard ha bloccato i pagamenti). Il business delle monetizzazioni rallenta. A random tanti video spariscono. Alan si rialza i pantaloni, si rimette nei panni di Giuseppe che si tira su le maniche e si mette a studiare la concorrenze di Pornhub. Altre piattaforme di hard come Xvideos. Sposta tutti i contenuti sui server della concorrenza. Eccolo di nuovo, in poco tempo raggiunge le 100 milioni di visualizzazioni. Nell’ambiente se ne comincia a parlare, una sua amica stilista gli presenta una modella tatuata che a 42 anni vuole fare porno. Si chiama “Sweetyrabbit”. La sua caratteristica? Non sono solo i tatuaggi.

Cominciano a girare ad agosto 2021. Caricano il materiale di nuovo su tutte le piattaforme. A gennaio 2022 la risorta Pornhub gli una manda una comunicazione. «Il tuo video è in decima posizione mondiale». In tutto il mondo. È il caso di lavorare ancora un po’ con Sweetyrabbit e fanno una sessantina video in un anno. Alan quando gira con un’attrice fa un po’ di video, mai solo uno. Costruisce un personaggio che sarà protagonista di tanti episodi. Gira con tante ragazze, tante volte accadono situazioni paradossali, gag inaspettate, momenti divertenti. Tutto materiale che rimane nei video, una “Paperpornissima” che dà carattere e veridicità al materiale. Da cosa nasce cosa e comincia copiare le logiche degli youtubers chiedendo il like al video. Tira dentro lo spettatore, gioca con lui.

È partito con due cellulari. Oramai ha quattro telecamere in 4k e tre work station adeguate. È un vero factotum (con la a). Il suo canale viaggia a una media di 15 milioni di visualizzazioni mensili. Se sommiamo tutte le piattaforme hard, Fucktotum ha raggiunto il mezzo miliardo di visualizzazioni. Ha vinto nove premi internazionali. Tra cui il pulsante di bronzo di Pornhub per avere più di 100 mila follower.

Forte di questi numeri ha cominciato a contattare le pornostar professionali, quelle che girano con Rocco e affini. Ha già iniziato a girare con loro. Anche le professioniste vogliono quei numeri. I video di Alan hanno fatto più numeri di quelli che quelle stesse attrici hanno raccolto con le grandi produzioni. Per tutta la prima metà del 2023 l’agenda è piena di shooting con le più importanti pornostar. Ma vuole fare anche scouting, cercare nuove attrici, neofite, e magari mischiare professioniste e novelline.

«In famiglia tutto bene?»
«Si, una volta mia sorella mi ha chiesto cosa facessi, glie l’ho detto, non mi ha creduto ed anzi, si è messa a ridere dicendomi che sono sempre la solita sagoma… E comunque, qui sono ancora poco riconoscibile. I miei video sono in Italia da agosto. In un futuro più lontano? Film meno improntati sulla forma fisica, voglio fare anche video di coccole. Mi ci vedo a invecchiare nel campo dei video porno».

E grazie al cazzo.