Rolling Stone Italia

Rockin’ Mamas

A chi dice che non ci sono più le rockstar di una volta, rispondiamo che probabilmente stiamo guardando nella direzione sbagliata: le vere rockstar le dovete cercare in casa, in ogni casa. Sono le mamme. Con la scusa della loro "festa", le omaggiamo per far sì che dal loro tour mondiale possano cancellare qualche data
Rockin' Mamas - Rolling Stone Italia

Che cosa fa di una rockstar una rockstar? Sono gli eccessi e il genio, il talento e il successo? O è l’attitudine e la capacità di non fermarsi mai reggendo giorno dopo giorno uno stile di vita per cui chiunque altro crollerebbe?

Sì, una rockstar è questo. E a chi dice che non ci sono più le rockstar di una volta, rispondiamo che probabilmente stiamo guardando nella direzione sbagliata: le vere rockstar le dovete cercare in casa, in ogni casa. Sono le mamme.

Le responsabilità e la vastità di ruoli che ricadono sulle spalle delle mamme sono incredibili. E ciò a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno ne è la prova adamantina. In casa / fuori casa, call zoom, call teams, Dad / no Dad, asili aperti / asili chiusi, poppate e urla, compiti a casa e spesa, mariti / consorti / compagne / compagni diversamente attaccati alle sottane, il bambino irrequieto, il gap di concentrazione, l’adolescente stronzo. Una vita infernale, il multitasking di paura & delirio. Un ritmo di vita che provocherebbe qualche turba anche a chi è abituato a girare il mondo in lunghissimi tour estenuanti.

Le mamme sono rockstar. Ma non si tratta di un titolo onorifico da fine stagione, né di una celebrazione vuota e furba buttata lì per poi lasciare che le cose vadano avanti senza conseguenze. Dopo la presa di coscienza viene l’azione, per cui stringiamoci a loro e ringraziamole, e magari facciamo in modo che dal loro tour mondiale quotidiano possano anche cancellare qualche data.

Quindi ecco il nostro personale omaggio alle mamme – messo in scena con la scusa della loro “festa” – attraverso questo Rockin’ Mamas, una campagna internazionale firmata da Rolling Stone e VMLY&R e girata dal pluripremiato regista egiziano Ali Ali, con il voice-over della rapper britannica DeeLadyDee. Il film è sporco brutto e cattivo, quindi bellissimo. Guardare per credere.

 

Crediti

Agency: VMLY&R Italy
Chief Creative Officer: Francesco Andrea Poletti
Creative Directors: Nicoletta Zanterino, Cinzia Caccia
Copywriters: Nicoletta Zanterino, Martin Peters Ginsberg, Ali Ali, Riccardo Baita
Art Directors: Cinzia Caccia, Lorenzo Croci
Business Development Director: Barbara Ruscio Levi

 

Production Companies: Movie Magic International, Good People
Director: Ali Ali 
Partner Movie Magic International/Executive producer: Giorgio Borghi
Executive Producers: Anna Lisa De Maria, Sarah Touma
Producer: Alessandro Naboni, Veta Chatziioannou
DOP: Pierre Mouarkesh  
First AD: Dzovig Torikian
Wardrobe: Anna Zotou
Wardrobe: Evelina Darzenta
Art Department: Maria Kalahari
Make-up: Varvara Sevdali 
Gaffer: Michalis Christoforatos
First AC: Philippos Kokkalis
First AC: Vangelis Kolokithas
Editor: Neda Zag
Colorist: Karim Mira
ìConform and Online: Hogarth Worldwide Italy

 

Music and Audio: Operà Music, 300 Acre Studios
Partner / Project Manager: Cristiano Joyeusaz
Partner / Mixing Engineer / Sound Designer: Marco Massimiliano Peretti
Music Coordinator/Project Manager: Francesco Menegat
Project Manager: Daniela Chiara
Composer / Music producer: Alessandro Ciani
Voice over artist: DeeLayDee courtesy of “I’m Not A Machine”
Recording Engineer: Matt Cotterill

 

Contributors: Beth Wade, Theresa Notartomaso

Iscriviti