Tananai: «Fino a qualche anno fa non sapevo cosa scegliere, poi è arrivata la musica» | Rolling Stone Italia
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Tananai: «Fino a qualche anno fa non sapevo cosa scegliere, poi è arrivata la musica»

La gavetta, la scelta di abbandonare gli studi, l’exploit sanremese e la consacrazione nazionalpopolare: abbiamo fatto una chiacchierata con Tananai, protagonista del primo episodio della serie 'Birra Moretti, Così Come Siamo'

Tananai: «Fino a qualche anno fa non sapevo cosa scegliere, poi è arrivata la musica»

Tananai sta vivendo un’annata speciale, scandita dalla seconda partecipazione al Festival di Sanremo, da una nobilitazione nazionalpopolare sempre più marcata e da un approdo al mainstream inimmaginabile fino a qualche anno fa. Lo abbiamo incontrato grazie al progetto “Birra Moretti, Così come siamo”, la nuova serie realizzata da Birra Moretti e dedicata alla celebrazione dello stare insieme senza filtri, con spontaneità. Un’occasione in cui Tananai, protagonista della prima puntata, ha potuto raccontarsi intimamente durante una cena con quattro ospiti d’eccezione come Nicolò De Deviitis, Melissa Satta, Veronica Ruggeri e Chef Ruben.

Una chiacchierata che ci ha permesso di entrare in contatto con un Tananai inedito, libero da ogni filtro e disponibile ad aprirsi su aspetti poco conosciuti della sua vita, a partire dalla scelta di abbandonare gli studi per intraprendere la sua carriera nel mondo della musica. «Per il mio percorso, la scelta di lasciare l’università è stata decisiva», racconta. «Mi ha fatto capire che stavo sprecando del tempo che avrei potuto dedicare interamente alla musica. L’architettura era una cosa che mi faceva stare bene da fruitore, ma quando ho cantato per la prima volta le mie cose davanti alla gente ho capito che la musica era la scelta giusta. Ho pensato: “vuol dire che quello che racconto lo vivono anche loro”, ed è stato bellissimo».

Qui potete gustarvi integralmente la prima puntata di “Birra Moretti, Così Come Siamo”.

Così come siamo | Ep.1 - Piani A vs Piani B

Tananai ha parlato anche delle delusioni seguite alla sua prova all’Ariston nel 2022: «Il Sanremo dell’anno scorso è stato una delusione non tanto per l’ultimo posto in classifica, ma soprattutto per i commenti delle persone: per la prima volta ho scoperto l’hating sui social, quello vero. Parlo di commenti del calibro di “devi morire!”. Nel senso, calma, ho stonato una canzone, non sto facendo del male a nessuno (ride, ndr)». Anche grazie all’esperienza dello scorso anno, ha saputo gestire il ritorno all’Ariston con la massima tranquillità: «Diciamo che la paura era una tematica ricorrente quando parlavo della mia volontà di tornare a Sanremo ai miei amici e alla mia famiglia. Mi chiedevano “ma chi te lo fa fare?”, ma io sapevo di voler chiudere un cerchio presentando anche l’altro mio lato più sensibile, quindi non ho mai avuto preoccupazioni».

Ma è possibile mantenere il contatto con la realtà quando la fama ti raggiunge improvvisamente? Per Tananai, la risposta è sì. «È stato strano», spiega, «ma l’ho vissuta prevalentemente bene, anche se durante le prime settimane ho rischiato di dimenticarmi quali fossero le cose davvero importanti per me, ovvero le persone e gli affetti che mi circondano ogni giorno». La notorietà non ha intaccato troppo il suo stile di vita: «Frequento le stesse persone e gli stessi posti, solo che per uscire devo “camuffarmi” un po’ di più, ma il cappuccio alzato ce l’ho avuto sempre in realtà», racconta.

La consapevolezza delle aspettative che il pubblico nutre nei suoi confronti non ha intaccato neppure il suo modo di scrivere e comporre: «Non mi sono mai posto il problema: faccio le canzoni seguendo le stesse logiche che seguivo prima».

Quando gli viene chiesto se salire su un taxi e non essere riconosciuto come il cantante del brano che intanto va nell’autoradio, come accaduto a Milano qualche settimana fa, lo abbia fatto sentire libero di poter essere davvero sé stesso, Tananai non ha dubbi: «Penso di essere sempre libero di essere me stesso, altrimenti smetterei di cantare perché secondo me se non si è liberi di essere se stessi non si vive. Che poi, diciamocelo: se non vivo di che canto?».

“Birra Moretti, Così Come Siamo” è il format social dedicato alla convivialità: un loft, qualche birretta e cinque amici pronti a rivelare il loro lato più autentico, tra aspettative, ambizioni, aneddoti divertenti e scelte di vita personali. Insomma, tra tutte quelle storie che si condividono solo quando si è davvero in buona compagnia, affrontando con positività i temi più profondi e anche quelli più leggeri.

Protagonisti del format, un gruppo di veri amici: Nicolò De Deviitis, Tananai, Melissa Satta, Veronica Ruggeri e Chef Ruben.

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