Xiaomi e Venezia FC presentano TEMPO, una serie di tre film dedicati a storie di vita veneziana | Rolling Stone Italia
News

Xiaomi e Venezia FC presentano TEMPO, una serie di tre film dedicati a storie di vita veneziana 



Le tre storie rivelano spaccati di quotidianità poco documentati e a volte oscurati da una narrativa stereotipata e cartolinesca della città e dei suoi abitanti, con l’obiettivo di sfidare questa visione e portare invece un contributo all’indispensabile racconto su Venezia come città viva e da vivere

Xiaomi e Venezia FC presentano TEMPO, una serie di tre film dedicati a storie di vita veneziana 



Xiaomi e Venezia FC presentano TEMPO, una serie di tre film dedicati a storie di vita realizzati con il supporto di uno smartphone Xiaomi. Usando la musica come filo conduttore, le tre storie rivelano spaccati di quotidianità poco documentati e a volte oscurati da una narrativa stereotipata e cartolinesca della città e dei suoi abitanti, con l’obiettivo di sfidare questa visione e portare invece un contributo all’indispensabile racconto su Venezia come città viva e da vivere. Accompagnandoci attraverso le unicità e le sfide del territorio, le tre storie vogliono dare voce allo spirito di una sempre più ampia comunità veneziana, spinta da intraprendenza, creatività e da un pensiero volto alla collettività, che possa contribuire a mantenere uno stile di vita e declinarlo alle necessità delle nuove generazioni.

I protagonisti di TEMPO sono il cantante e sassofonista reggae, jazz e ska Marco Furio Forieri (“Fuoco Lento”), il fondatore del Venezia Hardcore Festival Samall Ali (“A Luci Accese”) e il collettivo musicale e creativo Opificio (“Ciò Che Siamo È Anche Dove”). Immaginato da Venezia FC e prodotto in partnership con Xiaomi, TEMPO è realizzato da marea.world, studio di storytelling con base tra New York e Venezia, è diretto dal regista brasiliano Filipe Zapelini, con la direzione creativa di Camilla Glorioso, Daniel Lober (marea.world) e Ted Philipakos (Venezia FC).

“Il Venezia FC è ambasciatore per la città di Venezia” – ha detto Ted Philipakos, Chief Brand Officer della squadra. “TEMPO è un progetto sviluppatosi naturalmente all’interno di una più ampia missione volta a celebrare l’eredità culturale unica della città, a dar voce alle sue personalità e organizzazioni più importanti, e a rinforzare, così facendo, una narrativa che presenti Venezia come città viva”. Il progetto marca la seconda collaborazione innovativa tra Venezia FC e il brand leader del settore tecnologico Xiaomi nell’arco di pochi mesi, dopo la realizzazione di Fashion at IUAV, la sfilata finale dei corsi di design della moda dell’Università IUAV di Venezia, organizzata nella cornice dello Stadio Pier Luigi Penzo del Venezia FC.

“Dare spazio alla creatività e voce alle comunità sono due dei pilastri fondamentali che muovono Xiaomi. Ancora una volta, il Venezia FC ci ha dato l’opportunità di andare in questa direzione, dando prova di essere una realtà unica nel panorama sportivo e culturale del paese, con un progetto innovativo che ha incluso Xiaomi 12 Pro nell’esecuzione di alcune scene più dinamiche” – ha concluso Davide Lunardelli, Head of Marketing di Xiaomi Italia. Una selezione di riprese in ciascun film di TEMPO è stata infatti realizzata con il supporto dei telefoni Xiaomi 12 Pro, capaci di rivoluzionare il concetto di ripresa da smartphone grazie alla camera professionale, unita a funzionalità premium e a un design iconico ed elegante. TEMPO è stato proiettato in anteprima ieri sera presso il Tennis Club Venezia del Lido, ed è ora visibile sui canali Twitter, Instagram e Facebook di Venezia FC e sui canali YouTube, Instagram e Facebook di Xiaomi Italia.

Fuoco lento

In Fuoco Lento, in un pomeriggio quasi senza tempo, Marco ‘Furio’ Forieri, sassofonista e co-autore della band Pitura Freska, mentre cucina gli spaghetti ai peoci nella sede del Gruppo Anziani, tritando con cura le erbe fresche, sgusciando le cozze al vapore con vino bianco e aglio, racconta che negli anni ’80 o dei primi anni ’90 la curiosità degli italiani era quella di avvicinarsi e ascoltare la voce di altri luoghi e anche in dialetto. Marco racconta che scrivere musica in dialetto è sempre stato controverso: sebbene sia comunemente parlato nel centro storico di Venezia, la maggior parte degli italiani non è in grado di comprenderlo, una qualità che apparentemente non si presterebbe a un linguaggio cantautorale popolare. Ma le sue qualità linguistiche intrinseche compensano qualsiasi complicazione traduttiva: essenzialmente, il veneziano è pieno di sillabe tronche o tagliate che aiutano a creare rime molto più facilmente dell’italiano standard.

A luci accese

Samall Ali è cresciuto a Malcontenta, un villaggio che fa parte di Venezia Metropolitana e il possedere un motorino gli ha permesso di raggiungere le città vicine e di incontrare adolescenti che al tempo la pensavano come lui, fino a formare una band che si divertiva in Piazzale Roma, imparando a memoria i canti degli ultras del Venezia FC e condividendo un amore per la musica pari a quello per il calcio. Negli anni 2000 con la sua crew inizia ad organizzare concerti ed eventi, e ovunque andassero un elemento rimaneva invariato: la preferenza della scena musicale hardcore per i concerti frenetici e luminosi. Questa energia fa nascere Venezia Hardcore, trasformandosi da una presenza virtualmente sconosciuta in una centrale elettrica. La comunità che si è creata negli anni attorno ad essa contribuisce a fornire a una nuova generazione ciò che Samall cercava anni fa con il suo scooter: i potenti legami della comunità, di uno scopo condiviso, di qualcosa – molto semplicemente – di produttivo da fare con il proprio tempo. 

Ciò che siamo è anche dove

Sono le 6 del mattino da pochi minuti e la distesa di cielo alla periferia di Venezia comincia solo a schiarirsi mentre alcune figure caricano casse attraverso la porta d’acqua di un imponente magazzino: uno dei tanti momenti di preparazione necessari per un evento imminente, una festa necessariamente organizzata intorno all’acqua. Opificio (pronunciato opi’fit’cho) è un collettivo di DJ e produttori musicali, creatori di contenuti e responsabili della comunicazione, esperti di grafica e illuminazione, pianificatori e logisti che organizzano feste sia uno spazio in cui le persone possono impegnarsi con la città attraverso musica, arte e cultura. Uno dei “lavori” centrali del collettivo è quello di riunire artisti locali, musicisti e giovani di Venezia attraverso eventi in luoghi industriali sottoutilizzati, cercando di restituire alla città una vitalità in declino attraverso l’eterno mezzo della vita notturna. Opificio ha cercato di catalizzare tendenze un po’ più underground e disparate, che magari nascono dal panorama della terraferma che circonda Venezia… e portarle sull’isola. 

Altre notizie su:  rollingaffairs