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Vaccini, verso l’autocertificazione per iscriversi a scuola

Non sarà più necessario nessun documento sanitario, ma basterà una dichiarazione dei genitori. Il ministro Grillo regala così un assist alle famiglie no-vax, mentre piovono insulti sul campione Zaytsev per aver vaccinato la figlia.

IPA

Tra le fila grilline è tornato alla ribalta uno fra i temi più cari alla propaganda Cinque Stelle, ovvero l’obbligo dei vaccini. Difatti, se la vaccinazione rimarrà obbligatoria per l’iscrizione a scuola i minori tra gli 0 e i 16 anni, tuttavia non saranno necessari documenti sanitari, anzi, basterà un’autocertificazione compilata dai genitori e la ‘minaccia’ di controlli a campione per controllarne la regolarità.

Autocertificazione da consegnare entro il 10 luglio, termine fissato già dalla precedente legislatura, che è allo stesso tempo un abile stratagemma con cui il ministro alla Salute Giulia Grillo e il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti di fatto delegittimeranno il decreto Lorenzin senza nemmeno prendersi la briga di formulare una nuova legge, permettendo anche ai non vaccinati di entrare a scuola.

Da una parte, sostiene Grillo, non sarebbe pronta un’anagrafe vaccinale nazionale, dall’altra sarà un modo per alleggerire le famiglie “dall’onere documentale”, mentre sullo sfondo rimane necessario trovare “quel migliore bilanciamento tra il diritto all’inclusione, in età scolare e pre-scolare, e il diritto alla tutela della salute – individuale e collettiva – che è rinvenibile nel contratto di Governo”.

Insomma, se oggi alla Camera sono tornati protagonisti gli echi no-vax, fuori da Montecitorio gli echi diventano aggressioni, seppur digitali. È bastato un semplice post su Instagram, in cui la star del volley italiano Ivan Zaytsev annunciava il vaccino della figlia, per scatenare il raid di commenti e insulti, cui il dibattito politico via social del ‘con me o contro di me’ ci ha ormai abituato.

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