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“Uomini”. Il libro su Ritmo Tribale, Edda e la Milano degli anni ’80 e ’90

In un libro, tutta la storia della scena musicale milanese dagli anni '80 a oggi
Un dettaglio della copertina del libro "Uomini"

Un dettaglio della copertina del libro "Uomini"

“Pippo pluto paperino, ospedale militare, questo congedo di merda voi, me lo dovete dare”. Un 18enne di oggi non può capire questo verso, ma negli anni ’80 e negli anni ’90 questa roba, soprattutto se vivevi a Milano e dintorni, significava solo una cosa: Baggio, e non stiamo parlando del calciatore. Se non eri passato dall’ospedale di Baggio, avevi almeno un amico che ci era stato, o comunque avevi quantomeno sentito leggende al riguardo: ci andava chi aveva problemi sul serio e chi invece, solo per evitare il militare, provava a passare per picchiatello o altro. Poi la leva obbligatoria per fortuna è sparita e allora un ragazzetto oggi non può godere appieno di quel verso di Uomini, titolo di una canzone e ora anche della biografia dei Ritmo Tribale scritta da Elisa Russo.

Al centro della storia dei Ritmo Tribale c’è la storia del loro cantante, Stefano “Edda” Rampoldi, che in principio riusciva a essere allo stesso tempo poeta, carabiniere, rocker, hare krishna, eroinomane e tante altre cose e che, prima del rientro sulle scene come solista qualche anno fa (ed è appena uscito il suo nuovo album, Stavolta come mi ammazzerai?), è letteralmente sparito dalla faccia della terra dopo aver mollato il gruppo quando le cose sembravano andare più o meno per il meglio, almeno da un punto di vista musicale. Perché l’apice della carriera dei Ritmo Tribale, tra due album come Mantra e Psycorsonica, coincide con un momento a dir poco florido per il rock italiano, il cui fulcro era lo studio Jungle Sound Station di Milano, aperto proprio da Fabrizio Rioda, chitarrista dei Ritmo Tribale.

Alcune band protagoniste di questo libro sono microculti o sconosciute al grande pubblico (per esempio gli Shockin’ Tv e i Tiratura Limitata), altri gruppi sono ormai pilastri della musica italiana, vedi Casino Royale e Afterhours. Sullo sfondo, Milano, una nebbia più figlia della droga che altro e tanti dischi e tanti concerti. Tra aneddoti di strada e ricordi raccontati in prima persona dai Ritmo Tribale e da amici e colleghi che gravitavano intorno a loro, questa biografia è un capitolo fondamentale della storia della scena underground e dell’industria discografica di questo Paese che, sì, ha avuto e forse continua pure ad avere una propria identità rock, qualsiasi cosa questo voglia dire. Leggete questo libro, vi sorprenderà.

Uomini – I Ritmo Tribale, Edda e la scena musicale milanese
di Elisa Russo con prefazioni di Vittorio Bongiorno, Federico Guglielmi, Christian Zingales.
Odoya Cult Music, 464 pagine.
Prezzo: 22 €

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