Le abbiamo viste special, café racer, scrambler e classiche, perché lo scorso fine settimana a The Reunion, le moto belle, c’erano tutte. Abbiamo passato il fine settimana all’Autodromo di Monza dove anche quest’anno, puntuale come un’orologio (svizzero), sono tornate in scena le gare di accelerazione, gli stand e il divertimento di uno di quelli che ormai si è conquistato sul campo il titolo di uno degli eventi di riferimento dell’anno per il mondo del motociclismo fatto in un certo modo: odore di benzina e gomme in pista, moto belle, spesso e volentieri modificate e un contorno in pieno stile rock’n’roll.
Protagoniste delle due giornate sono state le gare di accelerazione sull’ottavo di miglio. In pista sono scesi i piloti della carovana europea del Sultans Of Sprint, con le categorie Freak (!) e Factory, le loro moto dai motori sovralimentati e gli scatti brucianti da gomme consumate praticamente con un paio di colpi alla manopola dell’acceleratore. A contendersi invece il nuovo orologio Zenith PILOT Type in versione total black, si sono dati battaglia i piloti iscritti alla Zenith Sprint Race, per gli amanti della velocità con un certo stile, anche loro alle prese con l’ottavo di miglio dell’asfalto monzese.
Tutto qui? No, per niente. Gli amanti della polvere, mitigata in fanghiglia dal tempo che ha di tanto in tanto fatto cadere qualche goccia sull’Autodromo, hanno avuto il loro momento con la Elf Dirt Race, ovvero la sfida sull’ovale tra gomme tassellate e motociclette che gli organizzatori avevano promesso sarebbero state inappropriate. Sui loro cinquantini rigorosamente a pedali, poi, a The Reunion sono arrivati anche Giovanni Di Pillo Ringo Dj, paladini della Mosquito’s Way assieme al rocker Piero Pelù che però a Monza non c’era e che hanno portato in scena una tappa della loro gara itinerante e sui generis per motorini pre 1990. A The Reunion, c’è da scommetterci, ci si rivede l’anno prossimo.