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Svezia, ai festival l’incubo violenza

Oltre quaranta casi di violenza sessuale in un weekend di festival, tra Bravalla e Putte i Parken
Il pubblico del Bråvalla di quest'anno, uno dei due festival coinvolti nll'indagine - Foto di Olle Kirchmeier

Il pubblico del Bråvalla di quest'anno, uno dei due festival coinvolti nll'indagine - Foto di Olle Kirchmeier

Un fine settimana di festival si è trasformato in un incubo per la Svezia. Da due rassegne musicali sono arrivate oltre 40 denunce per violenza sessuale e cinque per stupri.

Nel primo fine settimana di luglio, erano in programma due appuntamenti: il Bravalla (con Mumford & Sons e Biffy Clyro), uno dei più importanti festival dell’anno per la Svezia, e il Putte i Parken, un ritrovo rock gratuito. Purtroppo, oltre che la musica, è stata la violenza la protagonista.

Dal Bravalla sono arrivate cinque denunce per stupro e dodici per violenza sessuale, mentre dal Putte i Parken le violenze sono state 35.

La cantante svedese Pernilla Andersson, nel cartellone del Putte i Parken, ha detto: «Per un artista salire sul palco sapendo che ci potrebbe essere una ragazza tra il pubblico che potrebbe essere molestata o violentata durante il concerto è assurdo» e ha attaccato la mancanza di sicurezza.

Thomas Agnevik, portavoce della polizia nazionale, ha riferito a Swedish Radio che «molti stupri sono successi in luoghi dove la polizia non ha accesso, come bagni, tende e after-party. Questo è il motivo per cui sono stati difficili da evitare».

Nei giorni precedenti la stagione dei festival, la polizia svedese aveva lanciato la campagna Hands Off!, con il fine di prevenire proprio le violenze nei confronti delle donne.

La polizia al momento ha fermato alcuni sospetti, ma la grande quantità di persone presenti agli eventi rende difficile l’identificazione dei colpevoli.

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