Rollink Stone 16: Lisa Orth, dai Nirvana ai tattoo. La prima Art Director della Sub Pop cambia vita | Rolling Stone Italia
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Rollink Stone 16: Lisa Orth, dai Nirvana ai tattoo. La prima Art Director della Sub Pop cambia vita

Chi aveva i tatuaggi più belli ai tempi dei primi Soundgarden e Mudhoney? Lo abbiamo chiesto alla tatuatrice che ha abbandonato la grafica al pc per aprire il suo studio di Los Angeles

Lisa Orth, dalla Sub Pop ai tattoo - Foto di marco Annunziata

Lisa Orth, dalla Sub Pop ai tattoo - Foto di marco Annunziata

Rollink Stone è un osservatorio sull’universo del tatuaggio moderno in continua e turbolenta espansione. Marco Annunziata fotografo e contributor da Europa e California per Inked, Rebel Ink, Total Tattoo, desideroso per una volta di esprimersi nella propria lingua madre, porta sulle pagine di RS le storie e i lavori di tattoo artists più o meno celebri, da New York a Termoli, passando per Copenhagen, dalle macchinette artigianali fatte con un walkman, uno spazzolino, una penna bic e una corda di chitarra, ai reality shows ultra milionari.

Los Angeles - Foto di marco Annunziata

Los Angeles – Foto di marco Annunziata

 

Ti ricordi il primo tatuaggio che hai visto?
In vacanza da bambina, stavo facendo colazione con la mia famiglia in un diner, mi ricordo di questo tipo sulla sessantina seduto al bancone di fronte al nostro tavolo con una donnina mezza nuda tatuata sul braccio destro. Quando ha capito che ero interessata al suo tatuaggio mi ha fatto l’occhiolino e ha fatto ballare la donnina per qualche secondo. A 6 anni era la cosa più cool che avessi mai visto.

E il primo tatuaggio che ti sei fatta?
Avevo 10 anni e leggevo libri non adatti a una bambina della mia età. In uno di questi libri il protagonista, un prostituto tossico, era in prigione e si tatuava da solo spiegando la procedura passo per passo. L’ho raccontato alla mia sorellina e siccome eravamo due pazze ribelli e i nostri genitori erano cattolici militanti, abbiamo deciso di tatuarci dei serpentacci con spillo e inchiostro proprio come il tipo del libro.

Sei la prima Art Director ufficiale della Sub Pop, etichetta dei primi Nirvana, Soundgarden, Mudhoney, chi aveva i tatuaggi più belli ai tempi?
Non mi ricordo di nessuna band particolarmente tatuata, alla fine degli anni ’80 andavano più i capelli lunghi dei tatuaggi. Ero io quella fissata con i tatuaggi e alla Sub Pop dicevano che il mio piano era quello di trasformare la mia postazione in un negozio di tatuaggi!

Quali sono le tue copertine preferite di quegli anni?
Delle copertine che ho fatto io direi il primo singolo dei Nirvana Love Buzz, il loro primo album Bleach, per il quale ho disegnato il celeberrimo logo, lo split Sonic Youth/Mudhoney e la compilation Sub Pop 200.

Nirvana - Love Buzz (Live at Reading, 1992)

Da disegnare copertine a fare tatuaggi, cosa è successo?
Ho studiato arte e amo la grafica, ma a un certo punto ho cominciato davvero a odiare stare a sedere tutto il giorno davanti a un computer e ho deciso di mettermi a fare qualcos’altro. Ho trovato il materiale necessario per tatuare e un mio amico, Owen Connell, mi ha insegnato le basi. Per qualche anno ho lavorato al suo negozio di giorno e fatto la DJ di notte.

Hai ancora rapporti diretti con la musica?
La musica è parte integrante della mia vita. Suono la chitarra e la batteria, canto e mi diverto a fare robe con il sintetizzatore. Ho tatuato la mia amica Hannah Blilie, che suona la batteria nei Gossip e alcuni dei membri di Pony Time, S, Tacocat, Childbirth, tutte band di Seattle che se non conoscete vi invito ad ascoltare.

Gossip - Heavy Cross (Official Video)

Ti manca Seattle?
Francamente la luce e il clima di Los Angeles me la stanno facendo dimenticare, e poi Seattle è cambiata troppo negli ultimi anni, c’è rimasto veramente poco di interessante dal punto di vista artistico. Sicuramente mi mancano i miei amici e il mio bar preferito, il Pony sulla Madison.

Vai a vedere musica live a LA?
Dopo aver disegnato e tatuato tutto il giorno sono solitamente esausta quindi non esco molto, ma recentemente ho visto dei bei concerti al Regent, allo Smell, e all’Echo.

Cosa ascolti?
I Sonic Youth sono una delle mie band preferite di sempre, l’altro giorno ero fuori con il cane e ho visto Kim Gordon ma mi sono emozionata e non sono riuscita a salutarla. Altra roba che ascolto quando disegno, OOIOO, Liars, Haxan Cloak, Black Dice, Balam Acab, Factory Floor, compilation strumentali di percussioni e sitar, musica trance. Quando invece tatuo cerco di non spaventare i miei clienti con roba troppo strana e metto su Beach House, Blonde Redhead, Fever Ray, Crystal Stilits, Black Marble, Austra, Dum Dum Girls, Prince Rama, Windowspeak, Warpaint.

L’ultimo pezzo che hai Shazammato?
Jump Over Barrels di Crash Course in Science.

Baratteresti un tatuaggio con dei dischi?
Certamente. Si faccia avanti chi ha i dischi dei primi anni ’80 della Mute, e quei pochi rarissimi dischi che mi mancano per completare le collezioni di David Bowie e Patti Smith.

Torniamo ai tatuaggi, cosa ti piace tatuare?
Mi piace un po’ tutto quello che la natura ha creato fino a ora, animali, piante, paesaggi, ma anche soggetti medievali, e simboli occulti ed esoterici, trovo che questa roba si adatti perfettamente al mio stile illustrativo a line solide nere tipo intaglio.

Lisa Orth, dalla Sub Pop ai tattoo - Foto di marco Annunziata

Lisa Orth, dalla Sub Pop ai tattoo – Foto di marco Annunziata

 

Come reagisci quando vedi copie dei tuoi tatuaggi su Instagram?
Ci resto male perché questa gente ruba qualcosa di prezioso ai miei clienti ma anche perché nel 99% dei casi il tatuatore che fa una cosa del genere non è un buon artista e tira fuori un tatuaggio di merda.

Hai dei consigli per chi vuole cominciare a tatuare?
Ho dei consigli per non diventare dei falliti come i tipi di cui sopra! Andate a vedere mostre d’arte, musei, sfogliate libri d’arte, e poi disegnate fino a quando non vi fa male la mano. Fatevi tatuare da artisti che vi piacciono, e prima di andare a chiedere di cominciare un apprendistato siate sicuri di essere pronti e di avere qualcosa da dire.

Quando ti vediamo in Italia?
Non lo so ancora ma spero molto presto!

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