Morrissey si è arrabbiato con Supreme per la nuova campagna | Rolling Stone Italia
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Morrissey si è arrabbiato con Supreme per la nuova campagna

Moz è il protagonista della pubblicità del brand, ma non è contento della riuscita

Morrissey è apparso sui cartelloni pubblicitari di Supreme. Foto: @shotaro__official

Morrissey è apparso sui cartelloni pubblicitari di Supreme. Foto: @shotaro__official

Morrissey è il protagonista della nuova campagna pubblicitaria di Supreme, scattata da Terry Richardson. E come ogni anno, anche di una maglia con la stampa della campagna. Ma Moz, che ultimamente ha avuto parecchie cose di cui lamentarsi, non è contento del risultato finale.

In una dichiarazione, il cantante ha chiesto scusa in prima persona per la fotografia utilizzata per Supreme, ritenendola adatta solo a “un’enciclopedia medica”. Secondo quanto scrive, dopo aver chiesto al brand di non utilizzare la fotografia per vie legali, in cambio della restituzione del fee pattuito, è rimasto stupito dal veder comunque la sua immagine circolare per la campagna pubblicitaria. Inoltre, ha aggiunto di non essere a conoscenza del fatto che Supreme era stata, in passato, “in parte sponsorizzata dal colosso dei sandwich e della carne, conosciuto come White Castle”, cosa inaccettabile per lui che è notoriamente vegano.

Supreme non si è fatta attendere e ha risposto per le rime a Moz. Dopo aver chiarito che l’accordo raggiunto tra le due parti prevedeva il divieto, da parte di Morrissey, di “bloccare senza ragione l’utilizzo delle fotografie”, dopo che gli era stato permesso di “posare come meglio credeva”, a fronte anche di un pagamento anticipato di un fee. A quanto pare Morrissey poi ha chiesto di utilizzare un’immagine scattata da lui stesso con una maglia di Supreme, al posto di tutte quelle scattate. La foto però è stata poi postata su Instagram dal nipote, rendendola così inutilizzabile. Il comunicato di Supreme prosegue, dicendo di aver offerto al cantante tre opzioni: “1)rifare lo shooting, pagato da Supreme, 2)scegliere una delle varie opzioni scattate da Terry Richardson, 3)restituire i soldi pagati da Supreme”. Nessuna delle tre opzioni è stata accettata da Moz, che ha sostenuto di ritenere risolto il contratto, visto che in passato Supreme aveva usato il logo di White Castle su una collezione. A quel punto anche Supreme è passata alle vie legali, chiedendo a Moz di restituire i soldi. Ma il cantante ha rifiutato anche questa offerta.

Alla fine della questione, Supreme ha deciso di utilizzare le foto, visto che così prevedeva l’accordo iniziale con il cantante.

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