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“L’uomo invisibile” di Moncler è un piacere per gli occhi

Per la nuova campagna pubblicitaria della casa francese, Annie Leibowitz ha scattato Liu Bolin, l'artista capace di mimetizzarsi perfettamente con l'ambiente

Ancora una volta Moncler sceglie la grande fotografa americana Annie Leibovitz per la campagna pubblicitaria primavera/estate 2017. Se nelle altre campagne il marchio francese strizzava l’occhio alle atmosfere fiabesche e al genere letterario fantasy, questa volta gli scatti potrebbero definirsi opere d’arte ‘invisibili’, dove si gioca sul filo di un immaginario surreale.

Una campagna pubblicitaria totalmente inattesa che ha come protagonista d’eccezione l’artista cinese Liu Bolin ritratto in una sua performance di camouflage camaleontico. Può così sovrapporsi e fondersi fino quasi a sparire nel fogliame di Central Park o tra gli scaffali e gli accumuli di volumi di un’antica libreria della grande mela.

[ngg_images source=”galleries” container_ids=”201934″ display_type=”photocrati-nextgen_pro_slideshow” image_crop=”0″ image_pan=”1″ show_playback_controls=”1″ show_captions=”1″ caption_class=”caption_below_stage” aspect_ratio=”1.5″ width=”100″ width_unit=”%” transition=”fadeslide” transition_speed=”0.3″ slideshow_speed=”6000″ border_size=”0″ border_color=”#ffffff” ngg_triggers_display=”always” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]Per la realizzazione di questi scatti, Moncler ha realizzato delle speciali tute dipinte in maniera da ottenere un’illusione di fusione del corpo con l’area circostante.

Liu Bolin, nato a Shandong e basato a Pechino, è conosciuto anche come L’uomo invisibile, proprio per gli autoritratti fotografici, caratterizzati dal dissolversi del corpo con l’area circostante, identificandosi completamente con l’ambiente che lo contiene.

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