László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura | Rolling Stone Italia
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László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura

Lo scrittore ungherese autore di 'Satantango' ha portato a casa il Premio dopo aver già vinto un Booker Prize. Scavalcando colleghi come Amitav Gosh, Anne Carson e Haruki Murakami

László Krasznahorkai

László Krasznahorkai, Premio Nobel per la Letteratura 2025

Foto: Franco Origlia/Getty Images

László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025. L’annuncio è arrivato questa mattina. Considerato tra i massimi scrittori europei viventi e già vincitore di un Booker Prize, Krasznahorkai è una delle principali voci letterarie ungheresi. Tra le sue opere più note, i romanzi Satantango (Sátántangó) e Melancolia della resistenza (Az ellenállás melankóliája). Il primo fu adattato dal regista Béla Tarr: il suo Sátántangó, di oltre sette ore, uscì nel 1994 ed è considerato uno dei più importanti film della storia del cinema.

Ecco le motivazioni con cui l’Accademia di Svezia ha deciso l’attribuzione del Premio: «Un grande scrittore epico nella tradizione centroeuropea che si estende da Franz Kafka a Thomas Bernhard, caratterizzata da assurdità e da un eccesso grottesco. Ma il suo repertorio è ancora più ampio: volge anche lo sguardo a Oriente, adottando un tono più contemplativo e finemente calibrato». E ancora: «La sua opera è avvincente e visionaria».

Anche Melanconia della resistenza aveva ispirato un lungometraggio, sempre di Tarr. Tra le mani del regista connazionale di Krasznahorkai, divenne Le armonie di Werckmeister (2000). In Italia, Krasznahorkai è pubblicato da Bompiani.

L’autore è nato nel 1954, in Ungheria, in una famiglia della classe media. Il riconoscimento internazionale era arrivato a partire proprio dalla pubblicazione di Satantango, uscito nel 1985. Prima di lui, il Premio Nobel per la Letteratura era andato solo un’altra volta all’Ungheria: era il 2002, e il nome era quello di Imre Kertész, narratore dell’Olocausto, poi scomparso nel 2016.

Krasznahorkai ha portato a casa il Premio scavalcando colleghi su cui le scommesse stavano puntando maggiormente: l’australiano Gerald Murnane e lo svizzero Christian Kracht, ma anche Amitav Ghosh, Mircea Cartarescu, Haruki Murakami e Anne Carson.