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Il Pulse diventerà un memoriale della strage di Orlando

Il luogo fu teatro della più sanguinosa sparatoria di massa nella storia degli Stati Uniti, esplicitamente volta a colpire la comunità LGBT

La città di Orlando ha annunciato di voler comprare il Pulse club, il luogo in cui nella notte fra l’11 e il 12 giugno si scatenò la più sanguinosa sparatoria di massa nella storia degli Stati Uniti. Il luogo verrà trasformato in un memoriale per rendere omaggio alle 49 persone le cui vite furono spezzate quella tragica notte.

Il sindaco di Orlando Buddy Dyer, infatti, ha confermato alla testata locale Sentinel che la città ha accettato di rilevare la proprietà per 2,25 milioni di dollari al fine di «creare qualcosa che possa rendere onore alla memoria delle vittime e di chi è rimasto ferito, un luogo che possa testimoniare la capacità di risollevarsi della nostra comunità».

La città, da anni meta turistica per attrazioni come Disney World o gli Universal Studios, ha visto un influsso di visitatori giunti apposta per commemorare il Pulse dopo la tragedia di giugno esplicitamente diretta alla comunità LGBT della città: «Ci sono moltissime persone che, durante il loro soggiorno a Orlando, vogliono rendere il proprio omaggio alle vittime del Pulse – ha continuato il sindaco Dyer – per questo abbiamo pensato che sarebbe stato più appropriato lasciarlo così com’è per 12 o 18 mesi».

In agosto, i proprietari del Pulse avevano annunciato sui social media che avrebbero trasformato il club in un memoriale per poi,in seguito, ritrattare quell’affermazione dicendo che il luogo non sarebbe stato riaperto. Un mese più tardi, la città aveva rimosso le barriere che delimitavano la zona, permettendo così a chi lo desiderava di rendere il proprio cordoglio alle persone uccise durante la sparatoria.

Un’altra questione pressante per le autorità era la messa in sicurezza del luogo, dato che si trattava di una proprietà privata: «Ora – ha concluso il Primo Cittadino di Orlando – potremo davvero mettere l’area in sicurezza come avremmo fatto con qualsiasi altro luogo pubblico».

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