Rolling Stone Italia

Fedez sul ddl Zan: «Deciso di non decidere». E a Pillon: «Porti a casa lo stipendio con un tweet»

Nuovo botta e risposta fra il rapper e il senatore della Lega, dopo che la commissione giustizia sulla legge contro l’omotransfobia per un cavillo ha passato la palla alla presidente del Senato Casellati

«Mi sento libero di esprimere in maniera civile ed educata il mio pensiero nel merito, senza essere insultato da un senatore». Prosegue con toni sempre più accesi la discussione a distanza tra Fedez e Simone Pillon. Materia del contendere, ancora una volta il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia e la misoginia. 

Il rapper, pizzicato dal senatore della Lega, ha così voluto spiegare che cosa – secondo lui – sta succedendo nell’iter di approvazione di questo provvedimento: «La commissione si è riunita e dopo sei mesi di ostacoli di un disegno di legge, ha deciso di non decidere aggrappandosi a un cavillo tecnico che per sei mesi non ha visto. Guarda un po’. Quindi la palla adesso passa all’onorevole Casellati (presidente del Senato, ndr) che dovrà decidere lei. Posso esprimere un mio pensiero? Firmare in trecento mila una petizione per chiedere la calendarizzazione in qualche modo è servito, perché Ostellari della Lega (presidente della commissione Giustizia al Senato, ndr) ha fatto una scelta non coraggiosa decidendo di non decidere. Non è tanto il ddl Zan, ma il tema è un altro. C’è un disegno di legge che è stato votato in Camera ed è stato approvato e il Senato deve trovarlo. Un singolo sta decidendo di rimandare trovando continue scusanti. Non funziona così, secondo me».

Il senatore – uno dei più contrati al ddl Zan – ha scatenato la reazione del rapper provocandolo su Twitter: «Fortunaz che oggi Fedez ci spiegaz cosa è successoz ieriz in commissionez». E così, oltre alla spiegazione di quanto avvenuto, il rapper ha rincarato la dose: «Com’era quella cosa su Elodie e il rispetto? Argomentazioni da vero Senatore comunque. E anche oggi lo stipendio ce lo siamo portati a casa con il sudore di un tweet eh caro Pillon».

Iscriviti