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Dopo un anno di successi, Stardust svela i suoi piani per il 2022

La creative house ha prodotto un milione di contenuti e 15 miliardi di visualizzazioni. Nel 2022 lancerà un’academy per influencer, strumenti innovativi per il marketing e un incubatore di talenti per gli e-sports

Foto: Francesco Prandoni

Il 2021 è stato ricco di grandi successi per Stardust, la società e creative house che in pochi mesi è diventata un punto fermo dell’influencer marketing in Italia. A solo un anno dalla sua nascita, la realtà fondata da Simone Giacomini, Antonino Maria, Alan Tonetti, Fabrizio Ferraguzzo ed Ettore Dore ha collaborato con grandi brand come Sony Music, Universal Music, Warnerr Music, Sky, Playstation, Pringles, Polaroid, Disney e Adidas, producendo un milione di contenuti originali che hanno generato 35 milioni di ore di watchtime e 15 miliardi di visualizzazioni su più piattaforme, per un fatturato complessivo di oltre nove milioni di euro.

Un risultato raggiunto anche grazie al lavoro della Stardust House, la prima content house italiana e un vero hub dove i creator vivono insieme 24 ore su 24, connettendo i loro talenti e il pubblico. La house sarà protagonista del primo dei tanti progetti di cui Stardust si occuperà nel 2022 e che sono stati annunciati oggi. Si tratta di “From Boomer to Zoomer”. Si tratta del debutto di Giorgio Panariello nel mondo di Twitch e Tik Tok: il comico vivrà una settimana insieme ai talenti della house e cercherà di imparare tutto quello che c’è da sapere sulle nuove generazioni.

Subito dopo, a febbraio, sarà il momento di Starworks, la prima academy italiana per la formazione di nuovi influencer. Il progetto si dispiegherà lungo tre weekend e coinvolgerà sei città italiane: Milano, Napoli, Roma, Palermo, Venezia e Bari. Il progetto, ha spiegato Matteo Brilli, nasce «per dare una risposta concreta ai tanti ragazzi che vogliono impegnarsi in una delle professioni del futuro». In concreto, Starworks offrirà corsi di web marketing, scrittura creativa, storytelling, editing video e foto.

A proposito di professioni del futuro: Stardust non si ferma al mondo degli influencer, ma è pronta a entrare anche in quello degli e-sports. Lo farà con Dsyre, un incubatore di talenti che metterà insieme competizione, intrattenimento, cultura e influencing. Dsyre prevede una gaming house, un’accademia e diversi team in corsa nei campionati nazionali e internazionali di Fortnite, Fifa, Call of Duty, Valorant e Apex Legends. «Vogliamo unire il mondo della comunicazione e dell’intrattenimento col mondo del gaming professionistico, facendo in modo che il mondo e-sports possa davvero parlare, raggiungere e colpire chiunque», ha detto Andrea Cibelli, co fondatore del team Dsyre.

Tra i progetti di Stardust previsti per il 2022 c’è anche la Stardust Data Platform, ovvero una piattaforma proprietaria nata per affrontare il futuro del marketing con strumenti innovativi. La piattaforma consentirà la condivisione di progettazione e delle performance in tempo reale di tutte le campagne, così da monitorare in tempo reale l’operator dei talent. Infine il Metaverso, dove a breve entrerà anche la Stardust House: scopriremo i dettagli molto presto.

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