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Dieci cose che abbiamo imparato dal libro “Daft Punk, musica robotica”

Con "Get Lucky" e il resto dell'ultimo album hanno infranto tutti i record. Ma quanto conoscete davvero il duo francese? Ecco un test in dieci punti

Quanto ne sapete sui Daft punk? Siete tipi che impazziscono per la scena elettronica e non vi perdete un festival oppure siete di quelli che si aggirano di nero vestiti e che amano solo depressi cantanti inglesi corredati di chitarra? Qualunque cosa vi piaccia ascoltare, i Daft Punk sono comunque un gruppo imprescindibile.

Il perché, ce lo spiega Diego Carmignani, giornalista di musica, cinema e spettacoli, nel suo libro Daft Punk, musica robotica (prefazione di John Vignola, edito da Gargoyle Books). Carmignani, collaboratore di testate specializzate come il Mucchio Selvaggio, ha condotto trasmissioni per le redazioni musicali di Radio Uno e Radio Due. Ci ha preparato un decalogo di fun fact, curiosità e vere proprie chicche sui parigini Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter, che hanno fondato il gruppo nel lontano (ahimè) 1993, generando un culto pervicace e costante.

Quante ne sapete? Almeno tre, altrimenti vi rimandiamo!

1. Ai box
Per la prima uscita pubblica dopo la pubblicazione di Random Access Memories, la location scelta è stata il Gran Premio di Monaco, a Montecarlo. Il logo Daft Punk è finito sulle due Lotus guidate dai piloti Kimi Raikkonen e Romain Grosjean. Gli stessi Daft Punk si sono presentati in tuta da pilota (e naturalmente con i caschi d’ordinanza) nei teaser pubblicitari.

2. Suoni dallo spazio
L’ultimo brano di R.A.M., Contact, contiene un audio della missione Apollo 17. Dj Falcon ne è testimone. Era in studio con i Daft Punk quando Bangalter aveva detto: «Se abbiamo bisogno di un elemento spaziale, chiamiamo la Nasa». Erano riusciti a chiamare, trovando dall’altra parte un’entusiasta Eugene Cernan (astronauta in forze alla Nasa), che avrebbe concesso volentieri l’audio della missione.

3. La trasformazione in robot
Bangalter l’ha spiegata così: «Ci fu un incidente nel nostro studio. Stavamo lavorando con il sampler e questo esattamente alle 9.09 del 9 settembre 1999, esplose. Quando riprendemmo conoscenza, ci accorgemmo che eravamo diventati dei robot».

4. Il videogioco
Il diffusissimo gioco di ruolo World of Warcraft ha reso omaggio ai Daft Punk, creando appositamente due personaggi che fanno di nome Guyo Crystalgear e Tivilix Bangalter (i veri nomi dei due, rielaborati), con tanto di abiti ed elmetti d’ordinanza (questa è la chicca preferita di ogni nerd che si rispetti!).

5. Il nome
Da dove viene il nome del duo? Da una stroncatura: “daft punky thrash”, ovvero stupida roba punk. Così, in quattro righe e qualcosa, erano stati liquidati i due singoli Cindy so loud e Darlin’, compresi nella compilation Shimmies in Super 8, uscita per l’etichetta degli Stereolab Duophonic. A scolpire la storia con la propria penna ci pensò Dave Jennings sul numero del primo maggio 1993 di Melody Maker, recensendo il gruppo in cui militavano all’epoca i due parigini.

6. I campionamenti
È lunga e sorprendente la lista dei campionamenti più o meno dichiarati presenti in Discovery: tra gli altri, Sister Sledge, Barry Manilow, George Duke, Little Anthony and the Imperials, Electric Light Orchestra, Cerone, Tavares. Una miscellanea impressionante.

7. Gli alieni
Il designer Tony Gardner, per progettare il casco di Thomas Bangalter si è ispirato al robot alieno Gort, del film-cult di fantascienza Ultimatum alla Terra del 1951.

8. Nel Guinness dei primati
Ecco due record, uno digitale e l’altro analogico. Il brano Get Lucky detiene il Guinness dei primati per ascolti streaming (UK e USA) fatti registrare in un solo giorno: cioè il 19 aprile 2013, quando venne lanciato il singolo. Viceversa, “Random Access Memories” è stato il vinile più venduto nell’anno della sua uscita, contribuendo fortemente alle vendite del supporto, un picco che non si vedeva da 20 anni. Il vinile, un amore che non tramonta mai…

9. Fino all’ultimo minuto
L’amore per i dettagli viene fuori anche quando parliamo di tempistiche curiose: l’album Random Access Memories dura esattamente 74 minuti (come tutta la durata standard di un CD), mentre Discovery un’ora e un minuto.

10. In bottiglia
Nel 2011 la Coca Cola , per celebrare i Daft Punk, lanciò sul mercato francese delle lussuose bottigliette in edizione limitata, una dorata l’altra argentea, come le colorazioni dei due caschi di Bangalter e de Homem-Christo. Quando un’icona come la Coca Cola ti omaggia, è la consacrazione definitiva.

Si può pensare che siano dei geni assoluti o solo dei bravi artigiani della dance, ma una cosa è sicura: i Daft Punk sono un gruppo che nasconde molto più di quello che si potrebbe pensare ad un ascolto distratto. Leggendo il libro di Carmignani, se siete dei fan troverete quelle informazioni che avete sempre cercato e se non lo siete, potreste decidere di diventarlo.

Per parafrasare un famoso discorso, siate affamati, siate folli: “leggete” un po’ di musica, non può che rendervi migliori.

La copertina del libro “Daft Punk. Musica robotica”

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