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Cos’è successo a San Bernardino

Due persone armate hanno fatto fuoco durante una festa di Natale in un centro per disabili. Al momento si contano 14 vittime e 17 feriti, non sono ancora chiare le motivazioni

Prima pagina del Daily News dopo la sparatoria a San Bernardino

Prima pagina del Daily News dopo la sparatoria a San Bernardino

Ieri mattina (in Italia erano circa le 20), all’Inland regional center – un centro per disabili – di San Bernardino, in California, lo staff aveva organizzato una festa di Natale. Due persone vestite completamente di nero (come riferiscono i testimoni) sono entrate armate di pistole e fucili e hanno fatto fuoco sul personale. Al momento, si contano 14 vittime e 17 feriti. Anche i due assalitori sono stati uccisi dalla polizia mentre fuggivano su un SUV: Syed Rizwan Farook, un 28enne ispettore sanitario per la contea di San Bernardino, e Tashfeen Malik, una ragazza di 27 anni di origine pakistana. I due avevano una figlia di 6 mesi. Non è ancora chiaro il movente, ma dalle testimonianze delle persone presenti nel centro, pare che Farook abbia avuto un diverbio con qualcuno nel centro la mattina stessa, e sia poi tornato con la compagna, armato.

In seguito alla notizia, il Presidente Barack Obama ha sottolineato l’anomalia di queste continue stragi: “Non dobbiamo pensare che queste cose facciano parte del corso normale degli eventi, perché questo tipo di sparatorie non capita con la stessa frequenza negli altri Paesi.” L’ultimo massacro di questa portata è stato nel college in Oregon, dove un ragazzo ha ucciso 13 persone. Il numero di mass shooting nel 2015 è salito ora a 310.

“Viviamo in un mondo in cui ci nascondiamo per fare l’amore, mentre la violenza e l’odio si diffondono alla luce del sole.” John Lennon

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