Addio a Vivienne Westwood, la regina dell’estetica punk | Rolling Stone Italia
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Addio a Vivienne Westwood, la regina dell’estetica punk

Icona rivoluzionaria di stile, libera e controcorrente da quando, nella Londra Seventies, le sue t-shirt strappate e tempestate di slogan politici divennero la divisa dei Sex Pistols

Vivienne Westwood

Foto: David M. Benett/Dave Benett/Getty Images

“Vivienne Westwood è morta oggi, serenamente e circondata dalla sua famiglia, a Clapham, nel sud di Londra”, si legge nei post social sui profili ufficiali della stilista, che è mancata a 81 anni. “Ha continuato a fare le cose che amava, fino all’ultimo momento, disegnando, lavorando alla sua arte, scrivendo il suo libro e cambiando il mondo in meglio. Ha fatto una vita straordinaria. La sua innovazione e il suo impatto negli ultimi 60 anni sono stati immensi e continueranno a esserlo in futuro”.

La regina dell’estetica punk era malata da diverso tempo e faceva ormai solo quasi vita privata, ma l’assenza alla sfilata del suo marchio, lo scorso settembre a Parigi, aveva fatto temere un ulteriore peggioramento delle sue condizioni di salute.

Nata nel Derbyshire nel 1941, Vivienne Isabel Swire si trasferisce a Londra insieme ai genitori quando è ancora adolescente. Comincia a lavorare come insegnante di scuola elementare, ma la sua vita cambia quando incontra Malcolm McLaren. Insieme aprono il negozio di abbigliamento “Let It Rock” su King’s Road a Chelsea. L’attività viene successivamente ribattezzata “Sex” e, alla fine del 1975, McLaren inizia a gestire una band punk composta da clienti abituali: erano i Sex Pistols, che hanno raggiunto la fama indossando le t-shirt e i maglioni strappati e tempestati di slogan politici, spille, borchie e pantaloni con catene by Westwood e McLaren. La loro capacità di sintetizzare abbigliamento e musica ha plasmato la scena punk e new wave britannica degli anni ’70: in quegli anni Vivienne traduce in abiti le idee rivoluzionare del compagno. E il loro negozio diventa il cuore pulsante della controcultura giovanile inglese di fine anni ’70.

Westwood e McLaren fondano ufficialmente una linea di moda e il talento di lei diventa sempre più riconosciuto: i suoi modelli androgini, le celeberrime magliette con gli slogan e l’atteggiamento irriverente nei confronti dell’establishment sono un marchio di fabbrica. Vivienne è anche una convinta attivista e porta costantemente in passerella le cause a cui tiene, come il cambiamento climatico. Nell’ultimo periodo Westwood si considera una taoista; si legge nei post dai suoi profili: “Il sistema spirituale del Tao. Oggi non c’è mai stato più bisogno del Tao. Il Tao ti dà la sensazione di appartenere al cosmo e dà uno scopo alla tua vita; ti dà un tale senso di identità e forza sapere che stai vivendo la vita che puoi vivere e quindi dovresti vivere: fai pieno uso del tuo carattere e pieno uso della tua vita sulla terra. Il mondo ha bisogno di persone come Vivienne per cambiare in meglio”.

Nel 2006 la stilista inglese è stata nominata Dame per il suo servizio alla moda.

Il marito e partner creativo di Westwood, Andreas Kronthaler, ha dichiarato: “Porterò avanti tutto con Vivienne nel cuore. Abbiamo lavorato fino alla fine e mi ha dato un sacco di spunti con cui andare avanti. Grazie tesoro”.

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