MystFest, a Morgan il premio Pinketts: «È stato un compagno di bohème» | Rolling Stone Italia
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MystFest, a Morgan il premio Pinketts: «È stato un compagno di bohème»

«Pinketts era uno scrittore e ha scritto fino alla fine, era l’ultimo di una generazione psichedelica, una specie di Kerouac dandy che viveva la vita culturale notturna di una Milano che ho vissuto anche io», dice il musicista

Morgan Digital Cover

Morgan

Foto: Gabriele Micalizzi

Il Mistero non si ferma e torna a Cattolica dal 31 luglio al 2 agosto il MystFest 2020. Tra gli ospiti della cittadina in provincia di Rimini ci saranno il regista Pupi Avati, il cantautore Morgan e nell’anno delle celebrazioni per Raffaello Sanzio è prevista anche una serata evento con Valerio Massimo Manfredi e la mostra Raffaello in particolare. Indizi tracce ed enigmi.

In particolare, spicca la presenza di Marco Castoldi, in arte Morgan, al quale verrà assegnato il premio dedicato alla memoria dello scrittore Andrea G. Pinketts. Il primo agosto alle 21 in piazza Primo Maggio, sarà lui a ricevere il riconoscimento dedicato alla memoria dello “Sceriffo di Cattolica a un personaggio della cultura eclettico e pinkettsiano”, questa la motivazione. Giunto alla seconda edizione, lo scorso anno andò allo scrittore texano Joe Lansdale, e questa volta vedrà il cantautore e polistrumentista fondatore dei Bluvertigo esibirsi in un concerto per pianoforte solo.

Morgan è stato selezionato per l’estro, la competenza e il temperamento irriverente e ironico, caratteristiche che hanno contraddistinto anche la produzione di Andrea G. Pinketts, funambolo della parola e re della Milano noir. A tal proposito, Morgan ha così omaggiato l’autore de Il senso della frase: «Pinketts era una persona curiosa e anticonformista, estremamente ironico, tutto quello che diceva era degno di essere scritto su carta perché conteneva come minimo un pensiero completo di paradossalità e provocazione intellettualistica, ma proprio tutto quello che diceva, perché non aveva filtri e per forza uno che guarda la realtà da un punto di vista straniato e altro rispetto al comune sentire, se, come lui, padroneggia la lingua e l’espressività, qualsiasi cosa gli esca di bocca è interessante e non banale».

«Pinketts era uno scrittore – ha proseguito – e ha scritto fino alla fine, era l’ultimo di una generazione psichedelica, una specie di Kerouac dandy che viveva con spontaneità la vita culturale notturna di una Milano che ho vissuto anche io negli anni novanta e per questo l’ho conosciuto, perché lui c’era tutte le volte che si suonava nei locali, alle Scimmie ai Navigli, al Trattoir in Brera, e si finiva sempre a far mattina in giro a piedi per le vie a parlare di tutto in modo intelligente e raffinato e a coinvolgere sempre un po’ di gente che stava spesso ad ascoltare i nostri dialoghi stravaganti e sarcastici che poi nel mio caso spesso diventavano canzoni e nel suo pagine di romanzi. È stato un compagno di bohème». La serata è realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Andrea G. Pinketts, che presenta la riedizione di Lazzaro, vieni fuori, il romanzo che ha dato il via alla fortunata carriera dell’autore. Madrina della serata Barbara Baraldi che presenta il suo ultimo thriller Sentenza Artificiale.

Nonostante le restrizioni causate dall’emergenza Covid, è stata ferma la volontà del Comune di Cattolica di confermare il più importante e longevo concorso dedicato al giallo e al mistero, che nei suoi 47 anni di storia è stato trampolino di lancio dei più importanti giallisti italiani. Una decisione non scontata, presa anche per non tradire la fiducia dei concorrenti, che anche in un anno così particolare hanno partecipato numerosi, superando i numeri delle edizioni precedenti. Oltre a quello già citato, altri grandi eventi sono previsti in una un’edizione rimodulata che declina il giallo nella letteratura, nell’arte, nella musica e nel cinema. L’artwork del manifesto è curato anche per questa edizione dall’illustratore Alessandro Baronciani, una citazione d’autore della nascita del festival rivelatasi di grande attualità.

Venerdì 31 luglio i riflettori si accendono sul Festival con la cerimonia di Premiazione del 47° Premio Gran Giallo città di Cattolica, che vede una giuria composta da grandi nomi della letteratura di genere: Barbara Baraldi, Giancarlo De Cataldo, Maurizio de Giovanni, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Ilaria Tuti. Con loro il direttore de “Il Giallo Mondadori” Franco Forte e la direttrice del MystFest Simonetta Salvetti. Sul palco verranno inoltre assegnati altri due importanti riconoscimenti: il Premio Alberto Tedeschi e il Premio Alan D. Altieri.

Inoltre, per celebrare Raffaello Sanzio a 500 anni dalla scomparsa, un’inchiesta sui misteri legati alla sua vita e alle sue opere con due grandi conoscitori dell’artista: lo scrittore Valerio Massimo Manfredi e il Presidente dell’Accademia Raffaello di Urbino, Luigi Bravi, che accompagneranno il pubblico in un viaggio nel Rinascimento segreto. La Regina omaggia inoltre il genio urbinate con un’esposizione nata in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e all’Unesco del Comune di Urbino e curata da Mjras Studio di Urbino, dal titolo: Raffaello in particolare. Indizi tracce ed enigmi. La mostra, allestita alla Galleria Santa Croce e realizzata con il contributo di Riviera Banca e il sostegno di Sgr per la Cultura, è ad ingresso gratuito e si potrà visitare fino a dicembre 2020, dal giovedì alla domenica dalle 20.30 alle 23.30.

Domenica 2 agosto, sempre alle 21 in piazza Primo Maggio, la serata di chiusura del Festival segna un ritorno alle origini del MystFest con il grande cinema e con uno dei suoi principali protagonisti: Pupi Avati. Ospite della kermesse che lo ha visto protagonista già negli anni ’80, il regista bolognese racconterà il suo percorso nel cinema giallo e il suo inconfondibile stile horror gotico-padano. Nella serata verrà proiettato il film l’Arcano Incantatore, pellicola del 1996 con Stefano Dionisi e Carlo Cecchi. La rassegna proseguirà nei giovedì di agosto con la proiezione di Zeder, Il Nascondiglio e Il Signor Diavolo.

Si intitola invece 10 Piccole Indagini l’antologia che raccoglie i racconti vincitori delle ultime dieci edizioni del Premio Gran Giallo città di Cattolica. Il progetto è nato nel pieno dell’emergenza Covid-19, quando la direzione del Festival, con il contributo del direttore de “Il Giallo Mondadori” Franco Forte, ha deciso di scendere in campo a sostegno della Caritas San Pio V di Cattolica, alla quale va il ricavato della vendita. In vendita dal 7 aprile in formato ebook e cartaceo, il volume raccoglie in 192 pagine i 10 racconti di: Monica Bartolini, Alberto Rudellat, Maurizio Maggi, Mauro Falcioni, Ilaria Tuti, Diego Lama, Fabrizio Fondi, Lidia Del Gaudio, Scilla Bonfiglioli, Andrea Raggi. Prefazione di Carlo Lucarelli, introduzione di Simonetta Salvetti, edizioni Delos Digital. L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito fino ad esaurimento posti con le modalità previste dalle normative vigenti.

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