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Melissa Barrera fuori da ‘Scream’, o della morte del guilty pleasure

Lo Sgargabonzi aveva solo una cosa che lo gasava nella vita, la saga di 'Scream', e ora gli hanno tolto pure quella

Melissa Barrera fuori da ‘Scream’, o della morte del guilty pleasure

Melissa Barrera. Credits: Jamie McCarthy/WireImage via Getty

Spieghiamo che cos’è successo.

 

Gli appassionati di horror sapranno che Melissa Barrera è stata la protagonista del nuovo corso della saga horror Scream, iniziato con il “requel” del 2022 e proseguito con Scream VI nel 2023. Ecco, purtroppo la Barrera non tornerà in Scream VII. Questo non è dipeso da lei ma dalla casa di produzione, la Spyglass, quelli con il logo del tizio con il binocolo, che ha deciso di licenziarla per via di alcuni post sul conflitto israelo-palestinese. In una serie di storie su Instagram, infatti, Barrera ha deciso di esporsi apertamente a favore della Palestina, prendendosela con la narrazione parziale dei media, rei di non aver dato risalto alle atrocità perpetrate da Israele a Gaza. Questo ciò che ha scritto:

 

«Gaza al momento è trattata come un campo di concentramento. Mettono tutti all’angolo, senza nessun posto dove andare, senza elettricità e senza acqua. Le persone non hanno imparato niente dalle nostre storie. E proprio come nelle nostre storie, le persone continuano a guardare in silenzio quello che succede. QUESTO È GENOCIDIO E PULIZIA ETNICA».

 

Le stesse posizioni sono state sostenute da grosse celebrità come Ben Affleck, Jennifer Lopez, Angelina Jolie, Bradley Cooper, Channing Tatum e Joaquin Phoenix tra gli altri, ma per qualche ragione a pagarne così alto il prezzo finora sembra sia toccato solo a lei. Questa la dichiarazione del portavoce di Spyglass a Variety:

 

«La posizione di Spyglass è inequivocabilmente chiara: abbiamo zero tolleranza per l’antisemitismo o l’incitamento all’odio in qualsiasi forma, inclusi falsi riferimenti al genocidio, alla pulizia etnica, alla distorsione dell’Olocausto o qualsiasi cosa che oltrepassi palesemente il limite dell’incitamento all’odio».

 

Una decisione che ha lasciato di sasso i fan, vuoi per la legittimità e la sobrietà dei post della Barrera, vuoi perché quest’ultima era – ripeto – la protagonista dei nuovi Scream, con una storyline ancora in divenire. La sua Samantha ‘Sam’ Carpenter si era rivelata una final girl miracolosamente all’altezza della storica Sidney Prescott di Neve Campbell proprio perché radicalmente diversa: un personaggio fondamentalmente positivo ma ambiguo, umbratile, originale abbastanza da permetterci di tornare a Woodsboro con rinnovato interesse e non solo per una rimpatriata nostalgica. Gli autori avevano grandi progetti per lei, è evidente. Il finale di Scream VI non lasciava spazio a dubbi: la saga sarebbe dovuta finire ufficialmente nelle mani di Sam Carpenter. Ora invece, anche alla luce dell’abbandono della co-protagonista Jenna Ortega il giorno dopo il licenziamento della Barrera, parrebbe inevitabile un cambio di rotta, a meno di un recasting.

 

Non so se vi viene in mente il rapporto fra Guido Orefice (Roberto Benigni) e il dottor Lessing ne La vita è bella. Quando Guido era un uomo libero, fra i due c’era un rapporto cordiale e amichevole. Infatti il dottore si fermava volentieri a pranzare al suo ristorante e, visto che entrambi erano appassionati di enigmi, si scambiavano indovinelli e sciarade. Una volta finito nel campo di concentramento pare non esserci nessun appiglio per Guido e i suoi cari, fino a quando, to’, chi ti vedi spuntare? Il dottor Lessing. Questi lo riconosce e lo fa assumere come cameriere in una cena fra militari. Guido pensa che il medico tedesco lo aiuterà a salvarsi insieme alla sua famiglia, anch’essa deportata.

 

Per tutta la seconda parte del film, il pubblico sa che la salvezza di Guido dipenderà dal dottor Lessing. Poi, quando i due riusciranno finalmente a parlarsi da soli, la priorità del dottore sarà quella di chiedere a Guido la soluzione dell’ultimo indovinello che questi gli aveva passato e che si è incaponito a risolvere. Morale: al dottore importava solo dell’indovinello, di Guido e della sua famiglia non gliene fregava un cazzo. E lì ti crollano le ginocchia: non c’avevi capito niente.

 

La Spyglass, dunque, esattamente come il dottor Lessing. Quando ho appreso la notizia di questo licenziamento nemmeno ci sono rimasto male. Se così deve essere, vada al diavolo tutto. Possibile che oggi nel mondo l’unico duro e puro sono rimasto io?

 

Non entro nel merito della legittimità della presa di posizione della Barrera, perché io di attualità non so niente e so a malapena in che continente sono Israele e Palestina. Sono un figlio viziato, edonista e allergico alle responsabilità, se mi togli i giochi da tavolo e i fumetti bonelliani non so neanche dove sta il barattolo del sale nella credenza. Ho letto i post della Barrera, mi sono sembrati sensatissimi e tanto basta. Se non lo fossero stati, comunque non avrei capito il licenziamento. Scream è una saga amatissima dal suo pubblico, che l’ha sempre premiata al botteghino. Tutti noi fan siamo ammaliati da come questa serie abbia tenuto la qualità alle stelle, abbia costantemente ambito all’Arte, senza mai accontentarsi, ragionando in purezza. Ho sempre avvertito la produzione perfettamente allineata al pubblico: l’importante è sempre stato realizzare il miglior film possibile. Siamo sempre stati invidiati dai fan di altre saghe horror che dovevano accontentarsi di film sempre meno belli e dal terzo titolo erano già straight-to-video. E dispiace scoprire improvvisamente che questa purezza è, come spesso capita, solo nella mente di chi guarda.

 

Alla Spyglass non frega niente di portare avanti la saga nel miglior modo possibile. O anche solo in modo decente, rispettoso del pubblico, del progetto e di chi ne ha fatto parte, continuando quello che di cui ha gettato le basi. Perché Spyglass ha licenziato la Barrera? Forse per non indispettire la Disney, che distribuisce quasi tutti i suoi film. O forse c’è altro sotto, non so, non me ne frega niente. Per adesso non c’è ipotesi di recast, perché è una pratica non amata dai fan. Si sa che la sceneggiatura sarà interamente riscritta e oggi hanno fatto trapelare ad arte il rumor, a dir poco patetico, che nel prossimo film tornerà Sidney Prescott. Fino a ieri Sidney Prescott era il passato, nemmeno l’avevano voluta nell’ultimo film, oggi invece cercano di farci dire che se il finale di questa storia è rivedere in azione la protagonista storica allora viva l’oscurantismo della Spyglass e chi se ne frega delle sorelle Carpenter! Quello che posso augurarmi è che i fan della saga di Scream boicottino il film e che tutti gli attori, il regista, gli sceneggiatori e le maestranze coinvolte si facciano sentire.

 

Io ormai ho solo una cosa che mi gasa nella vita: Scream! E loro, precisi, vanno a toccarmi quello.

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