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Marco Cappato è stato assolto per un atto di eutanasia

Secondo l'accusa, Cappato e Mina Welby erano colpevoli per la legge italiana ma "meritevoli di tutte le possibili attenuanti" per le motivazioni nobili che li avevano spinti ad agire

Come riporta Repubblica Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti nel processo per la morte di Davide Trentini, 53enne di Massa da 30 anni malato di SLA, che il 13 aprile 2017 aveva deciso di sottoporsi al suicidio assistito in Svizzera ed era stato aiutato da Mina Welby, che l’aveva accompagnato, e da Marco Cappato, che si era occupato di raccogliere i fondi per finanziare l’intervento. Welby e Cappato si erano autodenunciati. La decisione di scegliere il suicidio assistito era condivisa anche dalla madre di Trentini, che l’aveva definita “un atto d’amore e di liberazione”. 

Di poche ore fa era la notizia che il pm Marco Mansi aveva chiesto “3 anni e 4 mesi di carcere, il minimo della pena con tutte le attenuanti generiche” per Marco Cappato e Mina Welby, considerandoli colpevoli per la legge italiana ma “meritevoli di tutte le possibili attenuanti” per le motivazioni nobili che li avevano spinti ad agire. La Corte ha però deciso di andare oltre assolvendo Cappato e Welby perché “il fatto non sussiste”. 

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