Quando i piloti di Formula 1 siedono nel cockpit di un’auto da corsa, sfruttano tutte le loro capacità, il loro addestramento e la loro concentrazione per far sfrecciare a più di 300 chilometri all’ora su pista un veicolo customizzato, portando al limite il loro corpo e un motore turbo per arrivare a un traguardo affollato. Questo è il mondo degli sport motoristici e il nuovo film di Joseph Kosinki, F1, proietta gli spettatori direttamente al centro dell’azione.
La pellicola (campione d’incassi con un cast stellare composto da Brad Pitt, Damson Idris, Javier Bardem e piloti reali famosissimi come Lewis Hamilton, Lando Norris e Max Verstappen) è solo l’ultimo esempio di un’industria che cerca di monetizzare sfruttando il fenomeno sportivo globale che è la Formula 1. Considerata in passato la cugina europea della NASCAR, la Formula 1 ha sviluppato un fascino trasversale negli Stati Uniti negli ultimi sei anni. La docuserie di Netflix Drive To Survive, uscita nel 2019, ha trasformato le vite, i drammi e le rivalità dei team in un must televisivo. Se si aggiungono i continui accordi tra la F1 e la ESPN, l’americano medio è diventato un fanatico di Formula 1, con un numero di spettatori raddoppiato e l’ascesa di nomi già importanti allo status di vere e proprie celebrità mondiali. Mentre la crescente popolarità del campionato si traduce in maggiori guadagni per i team principal, i piloti e i tecnici, c’è un gruppo inaspettato di persone che sta scommettendo molto sul successo della Formula 1: chi scrive libri rosa.
La neozelandese Lizzy Dent, autrice del romanzo ambientato nel mondo della Formula 1 Drive Me Crazy (di prossima uscita), non è sempre stata una fan. Ma verso il 2021 ha lavorato per Red Bull nel reparto comunicazione dell’azienda, dove era circondata da appassionati sfegatati di questo sport. «Mi sono trovata improvvisamente a lavorare in un ambiente in cui la Formula 1 è venerata. Arrivi al mattino e tutti sono in cucina a parlare della corsa della sera prima», racconta a Rolling Stone US. «Era assolutamente contagioso. Alla fine del mio periodo lì, seguivo ogni gara, ero in gruppi WhatsApp. Era vero amore».
Così, quando Dent ha sentito che era il momento di scrivere il suo prossimo romanzo rosa, guardando una corsa si è resa conto che l’idea era proprio lì, davanti a lei: una storia d’amore su un pilota di Formula 1 e la sua nuova team principal. «Alle lettrici di romanzi rosa piace la tensione. Amano il dramma», dice Dent. «La Formula 1 offre un trampolino perfetto per ottenerlo. Nella Formula 1 la posta in gioco è altissima. È super affascinante. Penso al mio libro come a un Drive To Survive, ma con pomiciate e scopate».
Anche se romanticismo e veicoli da milioni di dollari che sfrecciano sulle piste d’asfalto di tutto il mondo potrebbero non sembrare immediatamente compatibili, la Formula 1 deve parte del suo successo negli Stati Uniti alla sua fan base femminile. Secondo un rapporto di Nielsen Sports per il 2023, le donne rappresentano il 41% dei fan della Formula 1, e questo numero aumenta di anno in anno. C’è un fandom di Formula 1 molto attivo online, dove le appassionate discutono di quanto siano sexy i piloti, fanno video, scrivono fanfiction e studiano persino il modo migliore per seguire i Gran Premi in base ai loro impegni. I libri rosa sono solo un’appendice mainstream di tutto questo.
Simone Soltani, autrice dei romanzi sulla Formula 1 Cross The Line e Ride With Me, dice che gran parte dell’interesse per le storie d’amore ambientate nel mondo della Formula 1 deriva dalla curiosità verso i dettagli dello sport, non solo dalle gare trasmesse in televisione o in streaming. L’acquisto dei diritti della Formula 1 da parte del gruppo americano Liberty Media, nel 2016, ha imposto regole meno rigide sui social media e sulle partnership. Quindi le persone hanno potuto dare un’occhiata più approfondita che mai al modo in cui i piloti si allenano e si preparano per le gare. E da allora ne hanno voluto sempre di più.
«La Formula 1 è uno sport in crescita e si sta evolvendo. Gli viene riservata più attenzione e così possiamo vedere più cose dei suoi dietro le quinte», racconta Soltani a Rolling Stone US. «Un tempo la Formula 1 era un circolo piuttosto ristretto, qualcosa di esclusivo. Ma, ora che possiamo sentirci come se fossimo nel paddock, molte più persone vedono quanto questo sport può essere divertente».
Scrivere romanzi d’amore sulla Formula 1 non è facile: non basta mettere un casco al protagonista e dargli una bellissima automobile. Madge Marill, autrice di Slipstream, racconta a Rolling Stone US che i fan della Formula 1 che leggono storie d’amore ambientate nel mondo delle corse sono molto esigenti a livello di accuratezza tecnica. «Ho fatto un lavoro di ricerca enorme», dice ridendo. «Volevo che tutto fosse corretto dal punto di vista narrativo e fattuale, dalle temperature degli pneumatici alle mescole».
Il successo dei romanzi rosa sportivi nel mondo digitale non è un fenomeno nuovo. La community di appassionati di libri su TikTok, nel 2023, ha reso così popolari le storie d’amore legate all’hockey da far lievitare i prezzi dei biglietti nel mondo reale. I fidanzati ritratti nei libri di hockey erano amatissimi e le fan si scatenavano, alle partite, tanto che la moglie del giocatore dei Seattle Kraken Alex Wennberg ha accusato alcune creator di BookTok di aver molestato sessualmente il marito. I romanzi di F1 non sono solo libri di hockey con i protagonisti che fanno un altro lavoro, ma Maril nota che ci sono delle somiglianze che attraggono lettori e autori verso le storie d’amore incentrate sullo sport.
«Ha tutto a che fare con il corpo e con lo spirito umano, con ciò che ci spinge a non mollare», dice Maril. «Questi argomenti vengono indagati nei libri rosa sportivi, indipendentemente dal tipo. Che si tratti di hockey, baseball o basket, tutto ruota intorno alla fisicità mista alla spinta a superare qualcosa».
Per chi legge romanzi di Formula 1 il realismo è molto importante: i libri che la citano nel titolo, ma non ritraggono accuratamente la realtà di questo sport, possono avere valutazioni molto più basse su siti di recensioni come Goodreads o StoryGraph. Ma se da un lato chi scrive i romanzi rosa punta al realismo, dall’altro prende in giro apertamente alcuni aspetti poco progressisti di questo sport. C’è un desiderio costante di vedere le vere star della Formula 1 rappresentare la composizione variegata e vasta della fanbase, ed è per questo che Dent ha descritto il suo personaggio principale femminile come una team principal donna (nella storia di questo sport ce ne sono state solo due). «Le donne raramente hanno ricoperto ruoli di comando», afferma Dent, sottolineando che la Formula 1 sta iniziando a cambiare in meglio. «Susie Wolff ha lanciato la F1 Academy for Driving (un campionato solo femminile). Ci sono molte strategist donne che stanno iniziando ad affermarsi in Formula 1. Quindi mi è sembrato importante».
Soltani include deliberatamente nel suo libro anche alcuni personaggi principali di colore. A ogni griglia di partenza c’è un numero limitato di piloti, circa 20 per le 10 squadre coinvolte, ma nei 75 anni di storia della Formula 1 ce ne sono stati a centinaia. Eppure è rimasto uno sport prevalentemente per maschi bianchi. Quando il pilota della Ferrari Lewis Hamilton è diventato il primo pilota di colore del campionato, il suo successo e la sua influenza hanno contribuito a sollevare le preoccupazioni dei fan sulla mancanza di diversità in questo sport. Le autrici di romanzi rosa che hanno parlato con Rolling Stone US sanno come funzionano le cose al momento, ma ciò non significa che i loro libri non possano immaginare cosa potrebbe diventare la Formula 1.
«Sono una donna di colore e voglio vedermi rappresentata, soprattutto in Formula 1, che non è esattamente lo sport più diversificato che esiste», dice Soltani. «Sia come piloti che come persone che lavorano nei team. Ma quando si tratta di narrativa, posso idealizzare le cose e renderle più vicine a ciò che personalmente vorrei vedere. Posso raccontare il mio piccolo mondo».
