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I quadri di Floreancig cantano sulle note dei Winstons e molti altri artisti

A Udine inaugura una mostra multimediale unica, “Non sono io! Siete voi?”, ispirata da un'intervista a Rolling Stone: le opere del pittore sveleranno le proprie storie agli spettatori con la musica

Giordano Floreancig

«Un dipinto non deve essere bello per forza, ma trasmettere una emozione. I miei non passano inosservati, non ti abbandonano. Se non lo guardi tu, è lui che ti guarda. Non dico che devi scambiarci due parole, ma quasi». Lo disse Giordano Floreancig quando l’abbiamo intervistato su Rolling Stone e da lì è partita una avventura: dare voce ai suoi quadri. Ma perché fermarsi alla parola? Così, grazie alla creatività di alcuni musicisti che si sono prestati al gioco, si è arrivati a farli cantare. Una forma di riscatto per quei “volti dei matti” – che in fondo siamo tutti noi – costretti finora a esprimersi soltanto fra le pieghe della vernice colata sulla tela. Ne sono emerse storie, esperienze, emozioni, contorsioni e proteste nei confronti del mondo che li circonda. Un viaggio esistenziale, musicale e poetico, in grado di rappresentare il travaglio interiore che ci unisce tutti.

La mostra immersiva (visitabile dal 19 marzo all’1 maggio 2022) di uno dei pittori più originali e apprezzati nel panorama artistico nazionale e internazionale non è solo una esposizione di opere, ma una vera e propria sinestesia tra diverse forme di espressione che troverà il suo apice grazie al sapiente utilizzo della tecnologia. Le tele contenute nella personale dal titolo “Non sono io! Siete voi?” – in via assolutamente eccezionale – saranno in grado di cantare per la prima volta le proprie storie direttamente agli spettatori. All’interno dell’ex chiesa di San Francesco a Udine l’esposizione multimediale, un vero e proprio viaggio sensoriale, sarà composto dalla visione di circa quaranta quadri, una decina dei quali, di grandi dimensioni – scelti in collaborazione con il gallerista Alessandro Erra di Milano – e ognuno avrà a disposizione un proprio brano musicale originale, realizzato ad hoc da grandi musicisti con il quale potrà raccontarsi direttamente.

Basterà inquadrare con il proprio smartphone il Qr code associato a ogni opera per compiere un viaggio all’interno di un vero e proprio mondo artistico. Vittorio Sgarbi disse di Floreancig: «Le sue opere sono in grado di cogliere la tragedia dell’esistenza umana». Ora che le stesse potranno anche esprimersi con parole e musica, quelle emozioni verranno trasferite con ancor più dirompente forza agli spettatori. Da un’idea del giornalista Gianmarco Aimi, che si è occupato della scelta dei brani musicali e del coordinamento del progetto, che si è poi sviluppato anche grazie all’esperienza del critico d’arte Luca Cantore D’Amore, che sui quadri di Floreancig si è così espresso: «In un grido che squarcia le notti interiori di ognuno di noi, tuonano senza speranza». Quel tuono, ora, non sarà più solo un’idea, ma la realtà.

«Ai miei quadri manca solo la parola», disse Floreancig. Per questo è stato deciso di compensare alla “mancanza” addirittura facendole cantare. Tutto ciò è stato possibile attraverso le canzoni realizzate da diversi musicisti. Hanno partecipato i Winstons, power trio basso, batteria, tastiere e voci dedito alla psichedelica, formato da Roberto Dell’Era, bassista degli Afterhours, Enrico Gabrielli dei Calibro 35 e Lino Gitto; Piero Sidoti, cantante, chitarrista e cantautore, Premio Tenco come miglior opera prima e Premio Gaber per un suo spettacolo di teatro-canzone, ha pubblicato diversi album e ha all’attivo una lunga esperienza nei live; Mikeless – all’anagrafe Michael Fortunati – chitarrista, cantante e cantautore, ha pubblicato diversi album e ha all’attivo numerose esperienze live sui palchi di tutta Italia; Elisa Brusati, cantante, voce della rock band Noema e con esperienze anche soliste, oltre a essere una delle migliori tatuatrici italiane; Xena Zupanic, artista, attrice, regista e performer, che ha partecipato dal 2005 al 2008 a MarKette, programma televisivo di La7 condotto da Piero Chiambretti. E con un omaggio speciale all’amico Floreancig da parte del grande giornalista e inviato Toni Capuozzo.

Giordano Floreancig. Foto: Giorgio Serinelli

La mostra è organizzata dal Comune di Udine e Udine Musei, con il contributo di Regione Friuli Venezia Giulia e PromoturismoFVG, Fondazione Friuli, Camera di Commercio Pordenone-Udine e Confartigianato, oltre a diversi sponsor: Coco Song Eye Wear, BCC Credifriuli, Gervasoni SpA, Bravi Gemona, Vertek. Il progetto, oltre all’aspetto artistico, ha infatti anche la finalità di valorizzare ed esportare la cultura friulana oltre i propri confini.

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