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Steam batte il record di utenti connessi. E forse c’entra il coronavirus

Con un picco di quasi 19 milioni di utenti attivi contemporaneamente, il negozio digitale di Valve ha segnato un nuovo picco massimo dovuto probabilmente all’alta presenza di videogiocatori cinesi rimasti a casa

Steam ha oltre 90 milioni di utenti attivi ogni mese, un terzo dei quali provengono dalla Cina.

Nella giornata del 2 febbraio, il sito internet Steam Database, che tiene traccia dei dati di utilizzo della piattaforma di Valve, ha segnalato un nuovo record di presenze contemporanee online. Parliamo di un picco di 18.801.944 utenti raggiunto intorno alle 15:00 di domenica, battendo il precedente record di 18.537.490 toccato il 28 gennaio del 2018 e dovuto all’esplosione di popolarità di PlayerUnknown’s Battlegrounds, uscito dall’early access poco più di un mese prima.
Senza pubblicazioni di altrettanto rilievo negli ultimi giorni, la domanda che sorge più ovvia è: da cosa dipende questa nuova impennata di accessi? Steam DB fa notare prima di tutto che il numero di utenti in gioco è più basso di quello del 2018, il che significa che in molti erano collegati al client di Steam magari per fare altro.
L’analista di Niko partners Daniel Ahmad ci viene incontro con una teoria interessante: domenica scorsa è stato l’ultimo giorno di vacanze in Cina, dove ogni anno tra gennaio e febbraio il paese si ferma per celebrare la Settimana d’oro del Capodanno lunare cinese. Questa volta però, a causa dell’epidemia di coronavirus le possibilità di viaggiare e, in generale, gli spostamenti sono stati fortemente limitati quindi non stupisce che molta gente sia rimasta a casa.
Attualmente il cinese semplificato è la lingua più popolare su Steam, il che ci dà un’indicazione su dove provenga la maggior parte degli utenti della piattaforma molti dei quali, nella tarda serata del 2 febbraio (secondo il fuso orario cinese), erano probabilmente a casa con il PC acceso.

 

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