Resident Evil 3 Remake: un’analisi di quel che ci aspetta | Rolling Stone Italia
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Resident Evil 3 Remake: un’analisi di quel che ci aspetta

A breve il nuovo survival horror Capcom arriverà nei negozi: ecco cosa vi attende nel prossimo Bio Hazard

Resident Evil 3 Remake: un’analisi di quel che ci aspetta

Sappiamo già che Jill Valentine non sarà l'unico personaggio giocabile, ma oltre a Carlos dobbiamo aspettarci qualche sorpresa?

A poco più di un mese dall’arrivo sugli scaffali (solidi e digitali) abbiamo analizzato la demo rilasciata da Capcom e scoperto alcuni dettagli dei personaggi e del gameplay di Resident Evil 3, il remake del gioco uscito sulla prima generazione PlayStation nell’ormai lontano 1999. Sarà un action abbastanza federe all’originale ma con alcune novità potenzialmente molto interessanti. Iniziate ad oliare la vostra 9mm, lucidate la fondina e preparatete un paio di erbe verdi, tra poco parte per Raccoon City… e non sarà una passeggiata.

10. Bestiario aggiornato

In questo remake Capcom inserirà molti dei mostri visti nel gioco originale, ma per rendere il tutto ancora più saporito amplierà il bestiario con alcune new entry e vecchie conoscenze tirate a lucido per l’occasione. Preparatevi ad incontrare nuovamente i Drain Deimos, disgustosi parassiti che amano agguantare le proprie prede dall’alto e succhiarne l’essenza vitale, possono anche alterare lo status di Jill con effetti decisamente sgradevoli. Preparatevi inoltre a dare il bentornato agli Hunter, i fo***ti lucertoloni antropomorfi visti nel primo capitolo (e relativo remake), capaci di saltare svariati metri e mozzare teste con un solo colpo di artiglio. Ne incontrerete anche di nuove specie come il ributtante Hunter Gamma che infesta le fogne, assomiglia ad un anfibio, è abbastanza lento ma fatelo avvicinare troppo e vi ingoierà come un salatino. E questo è solo l’antipasto…

9. Più azione, meno ingegno?

Se ben ricordate già il RE3: Nemesis uscito durante gli ultimi rantoli del secolo scorso era nettamente più orientato verso l’azione rispetto a Resident Evil 2. In quel gioco venne inserita la novità della schivata, un trick efficace se usato con il giusto tempismo, che stranamente non venne più utilizzato nei capitoli successivi. Nel gioco in arrivo Jill potrà schivare praticamente in tutte le direzioni utilizzando la combo X + Stick Sinistro, ma premendo X un attimo prima che un nemico vi afferri riuscirete ad effettuare una “schivata perfetta”, il tempo rallenterà e avrete qualche secondo per piazzare con maggiore precisione i colpi nelle carni putrescenti dei mostri. Questi elementi, insieme all’inquadratura posta alle sue spalle, trasformano questo remake in un vero e proprio gioco d’azione, praticamente l’anello di congiunzione perfetto tra i vecchi Bio Hazard e il nuovo corso inaugurato a suo tempo da Leon nella sua scampagnata spagnola. Ciò non significa che non ci saranno enigmi o puzzle ambientali, ma già dalla demo si intuisce che la loro presenza sarà inferiore a quanto visto nel precedente rifacimento.

8. Raccoon City reinventata

I primi due Resident Evil erano ambientati in luoghi chiusi per buona parte della loro durata, il terzo titolo introdusse molti più scenari esterni dando un po’ più di respiro all’azione. All’epoca però la presenza delle inquadrature fisse non permise agli sviluppatori di scatenare la propria fantasia se non nel posizionamento delle telecamere. Il remake su cui state per mettere le mani invece vi sbatterà violentemente in una Raccoon City spietata e sviluppata su più livelli. Strade brulicanti di zombie nelle quali dovrete farvi largo tra rottami di auto e luci al neon che proietteranno inquietanti ombre ad ogni angolo, ma anche zone sotterranee, tunnel metropolitani e condotti fognari che… beh, non penserete certo di andare a fare una passeggiata, vero?

7. Strade alternative

La demo di Resident Evil 3 era piuttosto lineare e anche il gioco finale in generale lo sarà, ma Capcom ha previsto la presenza di alcune strade alternative che ovviamente spesso condurranno a dei bonus nascosti più interessanti della media. Per poterle percorrere però dovrete risolvere dei semplici puzzle ambientali come trovare un modo per spegnere l’incendio che sbarra la strada. Ovviamente risolverli non sarà complicato, ma farlo con un piccolo esercito di zombie alle calcagna potrebbe comportare qualche rischio in più, specie ai livelli di difficoltà più alti.

6. Colpo d’occhio

Ciò che vi circonda può salvarvi la vita quindi non fatevi prendere dal panico alla prima ombra che vedete e mantenete sempre il vostro sangue freddo. In Resident Evil 3 Remake la quantità di munizioni che troverete in giro dovrebbe essere un po’ più generosa rispetto al gioco precedente, ma questo alleggerimento dell’elemento survival non significa che dovrete sprecarle. Esplorando Raccoon City troverete molti elementi interattivi che vi permetteranno di eliminare (o bloccare per qualche secondo) più nemici con uno o due colpi ben piazzati. Barili esplosivi e cavi dell’alta tensione possono diventare i vostri migliori amici… a patto che restiate a distanza di sicurezza prima di fare fuoco.

5. Tagliente e scaltra

Oltre alle armi da fuoco Jill avrà (letteralmente) al suo fianco anche un affilato coltello da combattimento che sarà indistruttibile, proprio come quelli dei Resident Evil originali. Non provocherà molti danni ma è sempre meglio di niente. Sfruttatelo in combo con le schivate e quando potete filate via in cerca di munizioni. Proprio come nel remake di RE2 e RE7, anche in Resident Evil 3 sarà presente il crafting, che vi permetterà di creare diversi tipi di proiettili e oggetti. Curiosità: fu proprio il gioco originale del 1999 ad inserire la meccanica di crafting nella serie Capcom.

4. Master of Unlocking

Così il buon Barry Burton definiva Jill nel primissimo capitolo di Resident Evil, quello del famigerato Jill’s Sandwich tanto per capirci. L’abilità nello scassinare porte e serrature dell’affascinante agente S.T.A.R.S.. Raccoon City sarà piena di cassette di sicurezza contenenti munizioni e oggetti preziosi, un motivo in più per abbandonarsi all’esplorazione senza tirare dritti verso la meta. Ovviamente è quasi superfluo dire che gli obiettivi più “appetitosi saranno anche quelli meglio sorvegliati.

3. Modalità Assist

Pur avendo leggermente abbassato gli elementi survival che caratterizzavano il gioco originale, il remake di Resident Evil 3 Remake non sarà comunque una passeggiata nel parco. La presenza di nuove, pericolosissime minacce e un numero di zombie nettamente superiore saranno solo due degli elementi che dovrete tenere in conto se vorrete arrivare sani e salvi ai titoli di coda. Se però appartenete a quella categoria di giocatori che preferiscono godersi la storia senza doversi preoccupare troppo degli ostacoli, nel gioco sarà presente una modalità Assist simile all’Easy Mode che i fan ricorderanno nel gioco PS1. Selezionando questa modalità i nemici saranno più deboli, aumenterà la quantità di munizioni che troverete in giro, l’energia dei protagonisti si rigenererà con il tempo e nel vostro inventario avrete fin dall’inizio un potente fucile d’assalto… poi però non lamentatevi se non sarà più un survival horror.

2. Una Jill più matura e “reale”

La prima cosa che i fan hanno notato quando il remake di Resident Evil 3 è stato mostrato è stata la differenza di look di quasi tutti i personaggi principali. In particolare, ovviamente, è stata Jill la prima a finire sotto le lenti d’ingrandimento degli aficionados più sfegatati. Cambio di pettinatura, cambio di look (anche se noterete che i colori primari dell’abbigliamento sono rimasti gli stessi) e un’espressione diversa, a metà tra il risoluto e il corrucciato. Per plasmare poligonalmente il bel visino di miss Valentine, Capcom si è fatta ispirare dal meraviglioso volto della modella Sasha Zotova, oltre 1 metro e 80 di raffinata bellezza proveniente dalla Madre Russia. Vi consigliamo di seguirla su Instagram.

1. S.T.A.A.A.A.R.S.

Rispetto al gigantesco mostro del gioco originale questo Nemesis ha un incedere se possibile ancora più minaccioso e un equipaggiamento diverso ma non meno pericoloso. Il suo fido lancia missili che tanti problemi ci procurò all’epoca sembra essere stato soppiantato da un gigantesco lanciafiamme, forse meno esplosivo ma altrettanto letale. Abbiamo scritto “sembra” perché l’immagine che vedete qui sotto mostra invece Nemesis con un’altra arma, molto simile a quella utilizzata in precedenza. Nella demo rilasciata alla stampa (e presumibilmente a breve anche al resto del mondo), Jill ha fronteggiato più volte questa nuova arma e per uscirne viva ha dovuto dare prova di agilità fuori dal comune. Anche per questo Capcom ha reso questo remake molto più dinamico nei combattimenti rispetto a quanto visto nel secondo capitolo. Ma il lanciafiamme non è l’unica arma del nuovo Nemesis, il suo pugno spedirà la vostra barra dell’energia dal verse al rosso in un attimo e il suo maledetto tentacolo sarà in grado di avvinghiarsi alla vostra gamba anche a metri di distanza. Se riuscirete a buttarlo giù (temporaneamente, ovvio) il bastardo “droppera” interessanti modifiche per le vostre armi e munizioni extra particolarmente potenti.