Platinum Games punta al self-publishing | Rolling Stone Italia
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Platinum Games punta al self-publishing

Il 2019, stando al capo dello studio, sarà un anno fondamentale per il futuro. Un futuro che lo vede sempre più indipendente

Platinum Games punta al self-publishing

Bayonetta 3 è attualmente in sviluppo per Nintendo Switch ma potrebbe non vedere la luce prima del 2020.

Platinum Games cercherà di fare sempre meno affidamento su finanziatori esterni per pubblicare i propri giochi e, in particolare, le nuove proprietà intellettuali, ha dichiarato il capo dello studio Atsushi Inaba in un’intervista ai microfoni di VGC.

Il desiderio di avere una maggiore indipendenza si è fatto sentire quando lo studio ha pensato di dare un seguito a Bayonetta: “Ci sono voluti molto tempo ed energie per arrivare al punto di poter sviluppare dei seguiti”, ha ammesso Inaba. “Non si è trattato semplicemente di alzare la cornetta e chiedere ‘Ehi, possiamo farlo?’ Ci sono stati molti pezzi da far combaciare e molti negoziati da portare avanti. È assolutamente vero che, in molti casi, anche se vuoi sviluppare un seguito, se non hai il controllo dell’IP non puoi farlo.”

In quest’ottica, il 2019 sarà un anno “incredibilmente importante” per Platinum, durante il quale verranno gettate delle “nuove basi” per gli anni a venire. Ci sono infatti già due titoli in sviluppo che non sono stati ancora annunciati, entrambi di proprietà esclusiva dello studio. Uno dei due rappresenta, a detta di Inaba, qualcosa di mai visto prima da un punto di vista di design.

Inaba sembra abbastanza convinto delle sue posizioni: “Vogliamo arrivare al punto in cui, pubblicandoci da soli, avremo il pieno controllo sulle nostre IP e potremo farci quello che vogliamo, inclusi eventuali seguiti. Prima riusciremo ad avere tale libertà, meglio sarà, specialmente se ne potranno giovare tutte le nostre menti creative.”  Questo non esclude che ci saranno ancora giochi per I quali Platinum continuerà ad avvalersi della collaborazione di publisher esterni, in particolare per i progetti più ambiziosi. Tuttavia, Inaba non si pone limiti neanche in tal senso: “Non escludo che ci saranno anche casi in cui decideremo di finanziare da soli anche titoli più grandi”.