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Nintendo assesta un duro colpo alla pirateria nel Regno Unito

I principali fornitori di servizi Internet del paese dovranno bloccare l’accesso ai principali siti pirata a seguito di una sentenza dell’alta corte di giustizia

Non tutte le modifiche software disponibili per Nintendo Switch sono volte a far girare software piratato. Alcune mirano ad esempio a far girare altri sistemi operativi sulla console come ad esempio Android.

Nintendo ha vinto la sua battaglia legale nel Regno Unito contro alcuni siti web colpevoli di diffondere materiale pirata, hardware modificato e informazioni su come modificare le console per far girare software illegale. Secondo la sentenza dell’alta corte di giustizia, Sky, BT, EE, Talktalk e Virgin Media, che rappresentano i maggiori fornitori di servizi Internet del paese, dovranno bloccare o quantomeno impedire l’accesso a quattro siti ritenuti colpevoli di tali attività.
Quella contro la pirateria è una sfida che va avanti da tempi immemori, fin dalla nascita delle prime console, e che coinvolge in maniera più o meno significativa qualunque produttore di videogiochi. Con l’avvento delle nuove piattaforme le case madri possono ora rilasciare aggiornamenti software costanti che vanno a correggere, di volta e volta, le vulnerabilità di sistema che permettono di modificare le console. Questo ha permesso in parte di tenere il problema sotto controllo ma è abbastanza evidente che, ancora oggi, la pirateria è tutto fuorché morta.

In una dichiarazione rilasciata a Eurogamer UK, un rappresentante di Nintendo ha così commentato la sentenza: “Oggi l’alta corte del Regno Unito ha stabilito che la vendita e la distribuzione di dispositivi di ‘aggiramento’ per Nintendo Switch è illegale. Nintendo è soddisfatta della conferma della corte […]. Questa decisione aiuterà a proteggere l’industria dei videogiochi del Regno Unito e gli oltre 1800 sviluppatori in tutto il mondo che creano giochi per la piattaforma Nintendo Switch, e che attraverso le vendite legittime di tali giochi traggono il loro sostentamento e possono continuare a offrire contenuti di qualità ai giocatori”.

Solo lo scorso anno Nintendo ha intrapreso una simile battaglia legale contro numerosi siti di retrogaming ed emulazione.

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