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MSI P75: ecco come lo usano tre top creator

Il nuovo notebook di MSI, potenziato dalla scheda grafica Nvidia GeForce RTX 2070, promette di essere la postazione perfetta per ogni creativo. Sarà così? Tre prove in una per capirlo

Il display è un opulento 17.3".

Tre top player nei rispettivi ruoli, un solo scopo: provare allo sfinimento il notebook MSI P75. Il produttore ci ha fornito in prova questo potente modello per stabilire se il claim che lo accompagna, “We Are Creators”, merita di essere strillato ai quattro venti da chi il Creator lo fa per davvero, ogni giorno, per lavoro. E dunque, ecco tre professionisti coi soliti problemi quotidiani di lavoro da risolvere grazie alle specifiche del MSI P75. Un notebook di nuova generazione con potenza da vendere, infilata in un oggetto di design dal peso di appena 2,2 kg, con un’autonomia che arriva a 8 ore e sistema audio in alta definizione con due speaker da 2 Watt ciascuno.

E per spremere fino in fondo le caratteristiche del notebook, Nvidia ha sviluppato i Driver Studio, ossia dei driver programmati per spingere i più popolari software per creator oltre i propri limiti. Qualche nome? Unity, Autodesk, Photoshop, Illustrator, Maya, OctaneRender e tanti altri ancora. 

Il team di tester che abbiamo assemblato si compone da nomi celebri nei rispettivi settori. Francesco Catitti, uno dei produttori discografici più in voga del momento. Samuele Dalò, videomaker con esperienza pluriennale, in particolare nella realizzazione di video musicali. Tiziano Bucci, art director e 3D lead artist del team di sviluppo di videogame Invader Studios, che ha da poco pubblicato il noto action horror “Daymare 1998”. Musica, video, grafica: creatori di contenuti a tutto tondo. Ciascuno di loro ha provato il notebook per alcuni giorni nel lavoro quotidiano, sostituendolo all’abituale postazione in modo da valutare la marcia in più data alle rispettive attività. A quel punto, per Francesco, Samuele e Tiziano è stato facile realizzare una breve guida all’utilizzo pratico del MSI P75 nella creazione dei loro contenuti.

Francesco Catitti

In arte Katoo, è produttore discografico e autore romano ormai trapiantato a Milano. In questi ultimi anni ha lavorato su progetti di artisti del calibro Mahmood, Michele Bravi, Elisa, Elodie, Marco Mengoni, Chiara Galiazzo, Giusy Ferreri, Emma, per i quali ha svolto sia il ruolo di produttore musicale sia, a volte, quello di co-autore. Recentemente è uscito Rapide di Mahmood, singolo che ha co-scritto e co-prodotto con Dardust e altri bravi produttori (Ceri e Muut).

Francesco Catitti.

Francesco aveva bisogno di un PC con cui realizzare in velocità il provino di una traccia per l’artista con cui sta collaborando al momento, ma senza bisogno di portarsi appresso nient’altro. Occorreva potenza e un display di buone dimensioni. Ed è arrivato il P75. Innanzitutto ha installato i programmi abituali, vale a dire Reaper, Omnsiphere, Trilian, Kontakt e librerie associate, e i vari plug-in, sfruttando il capiente disco fisso da ben un terabyte. L’installazione è stata molto veloce, grazie alla tecnologia SSD del disco e al processore Intel i7-9750H. Avviati i programmi, Francesco si accorge subito che los can dei plug-in avviene molto più velocemente del solito, grazie alle ottime prestazioni della macchina. Apre quindi un template di produzione, con alcuni strumenti e plug-in già preparati: anche qui il processo di caricamento è estremamente performante e si avvantaggia dei 32 GB di RAM DDR-4 in dotazione. Finalmente, inizia il processo creativo: a seconda di quello che bisogna fare (un beat? Arrangiare una canzone? Dipende dalla giornata e dal momento!) Katoo sceglie i tool e butta giù le idee. Nel campo audio a volte si nota meno la potenza grafica, ma Francesco conferma che la scheda RTX2070 di Nvidia gestisce il rendering delle interfacce dei software alla perfezione. Parte poi la registrazione, con tastiera Usb e scheda audio, interfacciate grazie all’abbondanza di connettività del pc – presente anche un utilissimo plug usb-c.

Mentre le idee musicali prendono forma, il produttore inizia contemporaneamente a “scolpire” il suono: fa uso intensivo di eq, compressori, compressori multibanda e il computer non fa una piega. Se vuole aggiungere dei ritocchi orchestrali, apra Kontakt e “sfida” MSI P75 caricando 5 sezioni di archi da organico sinfonico: nessun problema neanche lavorando con buffer molto basso. È il momento dei dettagli. Katoo carica sul master bus alcuni plug-in per “steroidizzare” il suono globale: bus-compressor, saturatori armonici, compressori multibanda in fase lineare e qualche simulazione di hardware analogico (nastro, compressori, eq, etc…). Infine, l’ascolto, che si rivela insospettabilmente buono grazie all’audio integrato.

Samuele Dalò

Meglio conosciuto col suo nome d’arte Alphetto, è un regista/filmaker di 31 anni e viene dalla provincia di Pavia. Inizia per pura vocazione, volendo raccontare le storie degli altri, e ha sempre avuto una grande passione per Max Pezzali. Fin da piccolo ascoltava le sue canzoni e immaginava “storie”. Un bel giorno, anziché il motorino si fece regalare una videocamera MiniDV e decise di girare un videoclip amatoriale con i suoi amici sulle note de “Il Meglio”. A quel punto Claudio Cecchetto lo notò sul web e iniziò con lui una collaborazione lavorativa e il video da amatoriale diventò ufficiale (per la prima volta in Italia).

Le loro strade poi si separarono e Alphetto, che all’epoca aveva una ventina d’anni, torna a lavorare come magazziniere in grossi centri commerciali ma sempre con gli auricolari nelle orecchie e la sua mente, tra una scatola e l’altra, vagava per immagini. Decise allora che nella vita voleva fare il regista.

Cosi, con fatica, impegno e sudore inizia a girare videoclip musicali di svariati artisti (il primo in assoluto GionnyScandal) che lo portano alla ribalta sul web e ne iniziai a produrre davvero tanti. Qualche nome? I primi di Fedez, Ghali, Ernia, Giaime e molti altri.

Negli anni affina la tecnica da autodidatta e oggi collabora con agenzie pubblicitarie e case di produzione su Milano e in Italia in generale, nel settore ADV, contenuti per il web e anche qualche spot per la TV, oltre alla sua prima passione, i videoclip musicali.

Samuele Dalò.

Samuele vuole utilizzare MSI P75 per portare a termine un complicato montaggio, accorciando i tempi di realizzazione per arrivare in tempo alla scadenza posta dal cliente. Ce la farà?

Per prima cosa installa Adobe Creative Cloud in pochissimi minuti, grazie alla velocità dell’SSD M2. Importa quindi i file girati, anche questo in modo rapidissimo tramite la connettività Type-C o, a seconda del supporto, Thunderbird. Poi, imposta il progetto su Adobe Premiere Pro.

Inizia a selezionare tutto il materiale e portarlo nella timeline, godendosi il rendering in tempo reale grazie alla massiccia scheda video RTX2070 in dotazione. Una volta conclusa la selezione, Samuele cerca una musica da library e la importa. Quindi definisce il montaggio finale con le modifiche del cliente/agenzia e se lo riguarda un po’ di volte: il display da 17,3” lo aiuta a non perdere dettagli preziosi. Passa quindi alla fase di color correction in Da Vinci Studio, che è supportato appieno dalla RTX2070, e controlla i singoli colori grazie al pannello del P75, molto fedele alla colorimetria. Non resta che esportare in modo rapidissimo, grazie alla CPU i7-9750H e alla GPU di nVidia, e fare un check su altri supporti esterni per vedere che a livello visivo sia tutto ok. Progetto terminato al meglio e nei tempi!

Tiziano Bucci

Ha studiato CG Animation all’Istituto Europeo di Design (IED) di Roma per poi specializzarsi in grafica 3D real-time presso la Gnomon School of Visual Effects di Los Angeles. Ha mosso i suoi primi passi nella modding community europea (Skywind) per poi intraprendere la carriera di freelancer. Da Settembre 2015 ricopre il ruolo di Art Director e Lead 3D Artist presso Invader Studios con la quale ha pubblicato recentemente Daymare: 1998 su PC, PS4 e Xbox One.

Tiziano Bucci.

Tiziano vuole usare MSI P75 per realizzare un prototipo di modello 3D da presentare a un possibile publisher. Per farlo, installa I suoi software di fiducia: Blender 2.8, Marvelous Designer, Substance Painter e Unreal Engine 4.24. Il tutto in modo estremamente veloce grazie all’SSD M2 in dotazione. Tra l’altro, dice Tiziano, non incontra nessun problema di spazio: ce n’è un terabyte.

L’artista fa qualche prova di modellazione di un character che sta realizzando in Blender. Il pannello da 17,3” è un piacere per gli occhi e gli permette di lavorare con la massima comodità anche in viaggio. Esegue quindi un test render tramite Cycles: l’esperienza è super fluida grazie all’accelerazione Optix di Nvidia pienamente supportata dalla potente scheda grafica RTX 2070. Bucci passa quindi all’esportazione del character, che importa poi in Marvelous Designer, il tutto in maniera quasi Istantanea, grazie alla dotazione di ben 32 GB di RAM DDR-4. In Marvelous Designer sfrutta la potenza del fantastico processore Intel CPU i7-9750H per simulare i vestiti del personaggio realizzato in precedenza. Terminato con Marvelous e Blender, si passa all’Unreal Engine, dove Tiziano inizia a impostare un’ambientazione che andrà a fare da cornice al character. Dopo aver allestito l’ambientazione, si passa alla fase di illuminazione. Essendo Unreal un motore di rendering in realtime pensato per la realizzazione di videogiochi, la RTX 2070 gioca in casa e fa sfoggio di tutta la propria esuberante potenza. Contemporaneamente, l’artista di Invader Studios realizza alcune texture in Substance Painter. In questo caso i 32 GB di ram installati sul dispositivo si fanno sentire tutti. Siamo quasi alla fine. Tiziano esegue un veloce render video di presentazione del character con relativa ambientazione, che invia al publisher.

Per scoprire le altre caratteristiche di MSI P75 non vi resta che visitare l’apposita pagina.

Articolo realizzato in collaborazione con

 

 

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