La Top 10 di quel che abbiamo visto ai The Game Awards (e tutti i vincitori) | Rolling Stone Italia
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La Top 10 di quel che abbiamo visto ai The Game Awards (e tutti i vincitori)

Questa notte si è svolta l’attesa cerimonia di premiazione dove sono stati incoronati i migliori videogiochi dell’anno. Ecco com’è andata

La Top 10 di quel che abbiamo visto ai The Game Awards (e tutti i vincitori)

Gli Oscar dei videogiochi continuano a crescere di edizione in edizione, oscurando le sempre più inutili fiere di settore. Ecco cos’è successo la notte scorsa!

Come accade prima di ogni premiazione, le aspettative per questa edizione dei The Game Awards hanno raggiunto picchi incredibili, generando l’immancabile chiacchiericcio alimentato dalle tifoserie dei titoli in corsa. A tenere banco nelle ultime settimane era stato Death Stranding che, pompato dalla nutrita schiera dei Testimoni di Hideo, aveva dominato la scena sui social network. Nonostante gli sforzi della setta che mette la forma davanti alla sostanza, ad aggiudicarsi il premio più importante è stato Sekiro: Shadows Die Twice, l’impegnativo gioco nato dagli sforzi di From Software e di Hidetaka Miyazaki.

10. Un segnale forte

Osservando la lista dei vincitori nelle varie categorie dei TGA emerge un forte desiderio di mettere in chiaro una cosa: i videogiochi più apprezzati sono quelli che si pongono un obiettivo ben preciso, portandolo a termine nel miglior modo possibile. Le esperienze visionarie e confuse sono affascinanti, catalizzano l’attenzione sui social network, ma quando si tratta di mettere mano al joypad si cerca altro. Il gioco dell’anno è Sekiro: un titolo concreto, brutale e dalle meccaniche essenziali. Il miglior gioco di ruolo è stato lo stesso che ha vinto il premio per la miglior narrativa. Il miglior picchiaduro non viene nemmeno considerato tale dalla parte più radicale della scena dei giochi di combattimento. E mentre i giocatori e la critica d’élite si crogiolano nelle proprie bolle social tra meme e sarcasmo, il mondo va avanti in una direzione ben precisa.

9. Briciole per Death Stranding

L’osannata opera di Hideo Kojima si è aggiudicata tre premi, due dei quali puramente cosmetici. La statuetta per la Game Direction è senza dubbio la più prestigiosa del lotto e dimostra che le scelte creative del padre di Metal Gear Solid non sono solo fumo. D’altra parte, è difficile trovare sul mercato titoli con una visione dirompente come quella di Death Stranding. Eppure, in tutte le categorie in cui i riflettori erano puntati sull’esperienza ludica, l’avventura di Kojima è stata superata da chi, effettivamente, ha convinto di più. La tanto osannata narrazione su cui sono stati scritti fiumi di parole ha ceduto il passo di fronte alla freschezza e all’intelligenza di Disco Elysium, gioco che ha dimostrato di poter comunicare messaggi potenti senza sacrificare coerenza e comprensibilità.

 

8. La concretezza di Nintendo

Il fatto che tre esclusive per Switch abbiano conquistato le categorie Best Fighting Game, Best Family Game e Best Strategy Game dimostra che la concretezza della grande N continua a pagare. Se Mario Kart fosse uscito nel 2019, Nintendo si sarebbe aggiudicata anche la categoria Best Sports/Racing Game, vinta dal suo clone Crash Team Racing Nitro-Fueled. D’altra parte, stiamo parlando di una casa che ha scelto di percorrere una strada molto diversa rispetto alle aziende concorrenti, sganciandosi dalla gara tecnologica per concentrarsi sulla qualità delle sue esperienze ludiche.

 

7. L’antipatia di Fortnite

Il titolo di Epic è un fenomeno sociale impossibile da ignorare e sotto molti punti di vista sta indicando a tutti la via da percorrere per il futuro dell’intrattenimento multiplayer. Che piaccia o meno. Nonostante questo, Fortnite si è aggiudicato solo la statuetta Best Ongoing Game, principalmente grazie all’incredibile spettacolo offerto con lo storico evento del Buco Nero durante il passaggio a Fortnite 2. A parte questo, è stato letteralmente spazzato via da League of Legends nelle categorie riservate agli esports e ha perso lo scontro diretto con il concorrente Apex Legends, nella categoria multiplayer.

 

6. Xbox Series X

La presentazione della nuova console Microsoft, con tanto di finestra d’uscita e prima esclusiva, è stata la vera sorpresa di questi The Game Awards. Microsoft ha dimostrato di voler giocare d’anticipo rispetto alla concorrenza, nel tentativo di recuperare almeno parte del terreno perso nell’attuale generazione di console. Secondo quanto trapelato fino a questo momento le specifiche tecniche della console rappresenteranno un notevole passo avanti rispetto alla generazione sul viale del tramonto. Lo stesso si può dire, però, delle dimensioni della macchina, che hanno già dato vita a una serie di meme a tema. A questo punto, non ci resta che attendere il prossimo E3 per saperne di più.

5. Annunci a secchiate

Quest’edizione dei TGA si è distinta per il gran numero di trailer e di annunci che hanno caratterizzato l’evento. Sotto molti punti di vista la cerimonia di premiazione ha avuto un impatto maggiore rispetto alle ultime edizioni dell’E3. Oltre alla già citata presentazione della nuova console Microsoft, tra le altre cose abbiamo assistito all’annuncio di Hellblade 2, di Bravely Default 2, di The Wolf Among Us 2, del DLC di Control, di Gears Tactics, di New World (MMORPG di Amazon), del primo titolo PS5, GodFall, di un folle No More Heroes 3 e di CONV/RGENCE: a League of Legends Story. Nonostante l’assenza dei vociferati Metroid Prime Trilogy e GTA6, c’è stata davvero tanta carne al fuoco!

 

4. Schiavi della pubblicità

La cerimonia dei The Game Awards è stata sviluppata in modo impeccabile, ma il prezzo da pagare per lo spettacolo è stato sotto gli occhi di tutti. La quantità di interruzioni pubblicitarie è stata mostruosa, al punto tale da rendere difficile seguire serenamente l’evento. Sotto questo punto di vista andranno prese delle decisioni, perché la fruibilità da parte del pubblico è uno degli elementi chiave nella realizzazione di una manifestazione come quella a cui abbiamo assistito la notte scorsa.

3. Armi a doppio taglio

Durante l’ultimo State of Play Sony aveva mostrato un breve frammento del trailer di Ghost of Tsushima, la cui versione integrale è stata trasmessa ai The Game Awards. In questo caso il teaser del trailer si è rivelato un’arma a doppio taglio, perché le enormi aspettative generate dalla mossa di Sony sono state tra le cause della relativa freddezza del pubblico di fronte al video completo. Ghost of Tsushima era sparito dai radar per un periodo di tempo piuttosto lungo e tutti si aspettavano qualche informazione extra sul gameplay. Trovarsi davanti all’ennesimo montaggio generico, per quanto evocativo, ha lasciato un po’ di amaro in bocca.

2. La nicchia invisibile della VR

Anche se c’è chi continua sostenerla con entusiasmo, la Realtà Virtuale fatica a uscire dalla propria nicchia. Al di fuori della categoria apposita, vinta dal divertentissimo Beat Saber, nessun titolo per VR è stato inserito tra i possibili candidati alla vittoria delle altre sezioni. Questo indica che gli investimenti nel settore sono pochi e che anche gli sviluppatori che credono nella tecnologia in questione non riescono a sfruttarla per dar vita a esperienze memorabili.

1. I vincitori

Abbiamo esaminato con cura gli elementi più interessanti dei The Game Awards di quest’anno. Ora, non ci resta che salutarvi con l’elenco completo dei vincitori. Buona lettura e… buona discussione!

    Game of The Year: Sekiro: Shadows Die Twice

    Best Game Direction: Death Stranding

    Best Narrative: Disco Elysium

    Best Art Direction: Control

    Best Audio Design: Call of Duty: Modern Warfare

    Best Score/Music: Death Stranding

    Best Performance: Mads Mikkelsen nei panni di Cliff – Death Stranding

    Best Ongoing Game: Fortnite

    Best Community Support: Destiny 2

    Games for Impact: Gris

    Best Independent Game: Disco Elysium

    Best Mobile Game: Call of Duty: Mobile

    Best VR/AR Game: Beat Saber

    Best Action Game: Devil May Cry 5

    Best Action/Adventure Game: Sekiro: Shadows Die Twice

    Best RPG: Disco Elysium

    Best Fighting Game: Super Smash Bros. Ultimate

    Best Family Game: Luigi’s Mansion 3

    Best Strategy Game: Fire Emblem: Three Houses

    Best Sports/Racing Game: Crash Team Racing Nitro-Fueled

    Best Multiplayer Game: Apex Legends

    Fresh Indie Game: ZA/UM for Disco Elysium

    Content Creator of the Year: Michael “Shroud” Grzesiek

    Best Esports Game: League of Legends (Riot Games)

    Best Esports Player: Kyle “Bugha” Giersdorf (Immortals, Fortnite)

    Best Esports Team: G2 Esports (LOL)

    Best Esports Event: League of Legends World Championship 2019

    Best Esports Host: Eefje “Sjokz” Depoortere

    Best Esports Coach: Danny ‘Zonic’ Sørensen – (Astralis, CSGO)