La Top 10 delle migliori tattiche per Football Manager 2020 | Rolling Stone Italia
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La Top 10 delle migliori tattiche per Football Manager 2020

Attacco totale? Catenaccio all'italiana? Ragionato gioco sulle fasce? Dopo qualche centinaio di ore passate su Football Manager 2020, abbiamo analizzato e spiegato le tattiche di maggior successo

La Top 10 delle migliori tattiche per Football Manager 2020

Trovare il giusto schema tattico è il primo passo verso il successo.

Football Manager 2020 conferma una cosa che già sospettavamo da tempo: allenare non è semplice. Non lo è per nulla. Anzi, è un lavoro molto complesso, in cui è necessario trovare un equilibrio tra indicazioni societarie, caratteristiche dei giocatori presenti nella rosa e convinzioni personali. Bisogna essere in grado di trasmettere le proprie idee in maniera chiara e precisa, ma serve anche capacità di adattamento. Per questo motivo abbiamo deciso di venire in vostro soccorso e di analizzare le dieci tattiche base disponibili e classificandole dalla più facile da utilizzare alla più difficile.

10. Parcheggia l’Autobus

Lo schema da adottare nelle situazioni disperate, quando l’unica possibilità di portare a casa un risultato positivo (anche solo un pareggio) è legato alla capacità di bloccare qualunque spazio agli avversari, chiudendosi a riccio nella propria trequarti campo e intasando l’area di rigore. Si tratta di un “gioco non gioco”, in cui si utilizzano marcature strette e aggressive e si mantiene la linea difensiva sempre ancorata a pochi metri dalla porta. Una volta recuperata la palla, le possibilità sono due. La prima, nel caso in cui la squadra avversaria sia sbilanciata, è quella di ordinare ai propri giocatori di lanciarsi in un rapido contropiede. La seconda è invece quella di provare a mantenere il possesso della sfera per qualche minuto, abbassando il ritmo e impartendo l’ordine (poco sportivo, lo sappiamo) di perdere tempo ogni volta che se ne presenti la possibilità. Se volete adottare questo schema, puntare su difensori e centrocampisti rocciosi, a cui aggiungere un paio di scattisti in grado di sfruttare a dovere le (rarissime) ripartenze.

Pochi fronzoli e tanta sostanza condite da perdite di tempo. Questi gli ingredienti della tattica Parcheggia l’Autobus

9. Catenaccio

Un altro schema per i fautori della filosofia “prima non prenderle”. Il catenaccio è stato per anni un caposaldo della scuola italiana, con squadre che hanno costruito le proprie fortune su una fase difensiva arcigna e su rapide ripartenze. È meno radicale rispetto a Parcheggia l’Autobus, con cui comunque condivide alcuni elementi base. In fase di non possesso i difensori si mantengono in posizione arretrata, i centrocampisti rinculano e anche gli attaccanti sono chiamati a tornare per fornire il proprio apporto. Il pressing per recuperare subito il controllo della palla è un concetto sconosciuto, così come lo è il fuorigioco. Le avanzate offensive sono scandite da un ritmo basso, compassato, con passaggi semplici e qualche iniziativa personale. Può essere una soluzione se avete scelto di allenare una squadra di basso livello e avete disperatamente bisogno di punti, ma non aspettatevi che i tifosi (e i dirigenti) si dimostrino entusiasti a fine partita.

Il Catenaccio è uno schema semplice, che non richiede giocatori con particolari doti tecniche.

8. Palla Lunga

Palla Lunga è un altro degli schemi che gli appassionati del bel calcio, delle manovre ad ampio respiro e delle azioni ricche di passaggi dovrebbero evitare. Può però essere molto efficace, soprattutto nel caso in cui si riesca a trovare la giusta combinazione di giocatori da piazzare in alcune posizioni cardine. Per quanto riguarda la fase difensiva, non ci sono elementi particolari da segnalare. La linea è piuttosto bassa, le marcature ferree e il pressing portato solo all’interno della propria metà campo. Una volta entrati in possesso palla serve un regista dotato di piedi buoni (tecnica e passaggio sono fondamentali), in grado di eseguire lunghi lanci con una buona precisione, a cui affiancare un reparto d’attacco composto dal classico duo “gigante e piccoletto”. Una prima punta di peso in grado di fare a sportellate per smistare i palloni e far salire la squadra, insieme a una seconda punta leggera e scattante, che possa inserirsi rapidamente tra le linee. Anche qui lo spettacolo è limitato, ma trovando il giusto equilibrio può essere uno schema efficace soprattutto nelle serie inferiori.

Non è necessario essere dei fini strateghi per riuscire a gestire una squadra che adotta la tattica Palla Lunga.

7. Contropiede Diretto

Il Contropiede Diretto è un grande classico, che può essere utilizzato con buon costrutto da squadre che puntano a una tranquilla salvezza partendo da una solida base difensiva. Per riuscire a sfruttare al meglio questa tattica sono necessari giocatori abili nel contenimento, ma capaci anche di rapidi strappi e di ripartenze repentine. La velocità di manovra è infatti uno dei cardini su cui si basano le possibilità di successo di questo schema. Disporre di qualche centrocampista che riesca a unire alla quantità anche un po’ di qualità aiuterebbe non poco in fase di costruzione, mentre è fondamentale schierare un attaccante che sia in grado con la sua velocità di infilarsi tra le linee avversarie.

Anche nel Contropiede Diretto si punta più a distruggere il gioco dell’avversario che a costruire il proprio.

6. Gioco sulle Fasce

Decidere di concentrare il proprio gioco offensivo sulle fasce è una buona tattica per le squadre che non dispongono di centrocampisti centrali dai piedi vellutati e che mancano di un vero e proprio regista. Si tratta di uno schema piuttosto semplice, che richiede poche indicazioni e che concentra tutto il proprio potenziale su tre giocatori cardine: le due ali e la punta. Per riuscire a sfruttarlo al meglio, le corsie laterali devono essere presidiate da calciatori con parametri elevati (per le squadre top almeno 13-15) in velocità, accelerazione, dribbling, resistenza, agilità e ovviamente cross. Il ruolo dell’attaccante deve essere invece ricoperto da un “gigante buono” imponente nel fisico, abile nel gioco aereo e possibilmente dotato di una buona tecnica di base. Un paio di terzini in grado di sovrapporsi e un centrocampista capace di inserirsi per riempire ulteriormente l’area di rigore possono fornire ulteriori soluzioni e proporre qualche interessante variazione sul tema.

All’apparenza semplice, il gioco sulle fasce può essere reso più vario con sovrapposizione e inserimenti.

5. Contropiede Fluido

Il Contropiede Fluido è uno schema di gioco all’apparenza strano e contradditorio. L’utilizzo della parola contropiede potrebbe infatti far pensare a una squadra arroccata in difesa in attesa delle avanzate degli avversari, ma basta dare una rapida occhiata alle indicazioni base per accorgersi che uno dei punti fermi di questa tattica è il pressing a tutto campo. Un esame più attento rivela un interessante equilibrio, con una propensione a difendere bassi nella propria metà campo che si affianca a una manovra fluida e ricca di passaggi una volta recuperato il possesso palla. Si tratta di una soluzione intrigante, che con piccoli accorgimenti e qualche manovra di mercato può adattarsi alla perfezione a una moltitudine di squadre. È senza dubbio uno degli schemi più duttili tra quelli presenti in Football Manager 2020, ed è un buon punto di partenza da cui iniziare la propria avventura di allenatore.

Il Contropiede Fluido è un’opzione da tenere in seria considerazione se volete una squadra che prova a costruire gioco senza sbilanciarsi troppo.

4. Controllo del possesso

Come essere sicuri di non prendere gol? Semplice, avendo sempre il pallone tra i piedi. Lo schema Controllo del possesso è un’ottima scelta per chi vuole gestire il gioco e per chi predilige la fase d’attacco a quella di difesa. Come tutte le tattiche che presuppongono una spiccata propensione offensiva richiede una rosa di un certo livello, che unisca sia doti di natura tecnica, fisiche e caratteriali. Le chance di successo passano da una manovra che si sviluppa con passaggi brevi, quindi è importante che tutti i giocatori (in particolar modo centrocampisti e attaccanti) sappiano “dare del tu” al pallone. Operare pressing a tutto campo in fase di non possesso è fondamentale per mantenere il dominio sul campo, ma potrebbe stancare oltremodo i propri calciatori. Per questo è importante disporre di una panchina di qualità, e di evitare chiunque abbia un valore di resistenza troppo basso.

Per riuscire a mantenere il controllo costante del possesso palla è necessario una squadra equilibrata e giocatori dotati di buona tecnica individuale.

3. Tiki Taka

Complice anche l’ossessivo utilizzo da parte di qualche telecronista, da qualche anno il termine Tiki Taka è entrato prepotentemente nel mondo del calcio. Si tratta di una tipologia di gioco che ha nel possesso, nella rapidità, nella tecnica e nella capacità di muoversi senza palla le sue caratteristiche principali. Per questi motivi, è una tattica che richiede notevoli doti e che può essere messa in atto solamente disponendo di giocatori di un certo livello. Provare a utilizzarla nei campionati minori, o con una squadra di seconda fascia, potrebbe essere un vero suicidio. Chi vuole rischiare deve armarsi di tanta pazienza e mettere in conto qualche insuccesso, con il rischio di sonore imbarcate alle prime uscite. Anche se avete optato per una compagine top a livello europeo, potreste dover operare diversi correttivi, con un mercato mirato su giocatori dai piedi buoni. Le formazioni maggiormente “pronte all’uso”? Barcellona e Liverpool.

Adattarsi al Tiki Taka non è semplice. Non basta l’impegno, sono richiesti requisiti tecnici che pochi giocatori possono vantare.

2. Tika Taka Verticale

Se siete riusciti a far imparare senza troppi problemi ai vostri giocatori le basi del Tiki Taka siete degli ottimi allenatori. Se siete in grado di farlo anche con il Tiki Taka Verticale siete dei maghi e potrete fregiarvi del titolo di cintura nera degli allenatori. Si tratta di una variante di gioco nella quale è richiesta una maggiore velocità nei passaggi e nei movimenti, con qualche inserimento sulle fasce e imbucate (sia centrali che laterali) per servire le verticalizzazioni di ali e centrocampisti. Anche in questo caso non sono sufficienti calciatori con una spiccata predisposizione tecnica, ma sono necessarie anche notevoli doti per quanto riguarda la visione di gioco, il posizionamento in campo e i movimenti senza palla. Non è facile, ma una cosa è certa. Vedere una squadra che gioca il Tiki Taka Verticale alla perfezione è un vero godimento per tutti gli appassionati.

Perché limitarci al già complicato Tiki Taka, quando possiamo rendere le cose ancora più difficili?

1. Gegenpress

Il Gegenpress è, a nostro parere, la tattica di gioco più complessa da utilizzare. Si tratta in estrema sintesi di aggredire in maniera costante l’avversario con un pressing a tutto campo e, una volta in possesso palla, di muovere la sfera in maniera rapida cercando l’imbucata in grado di cogliere di sorpresa la difesa avversaria. Il ritmo serrato può mettere a dura prova le resistenza dei propri giocatori, e richiede valori elevati per quanto riguarda Gioco di squadra, Passaggio, Resistenza, Concentrazione e Posizione. Considerando la linea difensiva alta, è anche fondamentale disporre di un centrale (meglio due) dotato di una notevole velocità e di una buona accelerazione. Anche in questo caso, serve una panchina lunga, perché avere in campo un giocatore privo di energie è un rischio da evitare ad ogni costo. Basta infatti un ingranaggio che si muove in maniera non armonica, e il rischio catastrofe raggiunge livelli di guardia.

Quando funziona, il Gegenpress è una macchina inarrestabile. In caso di errori però, sono caz…voli amari.