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La Top 10 dei migliori giochi di Apple Arcade

Il servizio in abbonamento di Apple, che propone un impressionante catalogo di videogame senza alcun costo aggiuntivo, è ricco di perle pronte per essere scoperte. Ecco le 10 che, al momento, ci son piaciute di più

Apple Arcade offre oltre un centinaio di giochi tra cui scegliere. Quantità, a cui si affianca anche una notevole qualità.

Abbiamo già avuto modo di parlare di Arcade, il servizio in abbonamento di Apple che propone a un prezzo molto concorrenziale (4,99 euro al mese) una libreria composta da oltre cento giochi. Un numero considerevole, destinato a crescere ulteriormente nel futuro, con proposte che spaziano tra differenti generi e che mettono in campo ogni genere di esperienza. Per muoversi agevolmente in questa moltitudine di titoli, eccone dieci da non perdere assolutamente.

10. Pilgrims

Dopo gli eccellenti Samorost and Machinarium, il team di Amanita Design torna sui nostri schermi con un nuovo titolo. E centra ancora una volta il bersaglio. Pilgrims è un delizioso esempio di game design di qualità, con una struttura di gioco che si basa su pochi concetti. Recuperare oggetti, capirne la funzione e utilizzarli per interagire con i personaggi che incontreremo nel corso del nostro viaggio. Il tutto gestito tramite un semplice sistema di carte, che permette in maniera rapida e immediata di eseguire ogni azione. Giusta o sbagliata che sia. In Pilgrims non manca infatti la possibilità di commettere errori, o più semplicemente di agire fuori dagli schemi, anche solo per il gusto di vedere cosa può accadere. Un’esperienza breve, che spinge a essere affrontata più volte, che può contare su uno stile grafico dotato di forte personalità, che noi abbiamo trovato delizioso.

Pilgrims spinge alla sperimentazione, con combinazioni che possono dare vita a situazioni surreali e comiche.

9. Bleak Sword

Bleak Sword è la dimostrazione lampante del detto “l’abito non fa il monaco”. Da guardare, il titolo di More8bit ha ben poco di accattivante. Uno stile grafico basilare, con ambientazioni e personaggi ridotti al minimo indispensabile che rimandano alla prima metà degli anni ’80. Da giocare, invece, le sensazioni sono ben diverse. Merito di un sistema di controllo intuitivo e ben congegnato, che permette di guidare al meglio l’eroe di turno, impegnato in un susseguirsi di combattimenti contro una notevole gamma di mostri e creature varie. La struttura tipicamente action propone una sfida intensa, ad alto ritmo, con un discreto numero di livelli in cui si segnalano anche interessanti variazioni sul tema.

Bastano pochi istanti per farsi catturare da Bleak Sword e dimenticare una componente tecnica non eccelsa.

8. Assemble With Care

Diversificazione. Questa è una parola chiave per descrivere Apple Arcade. Un catalogo che spazia tra generi differenti, con proposte che si adattano a ogni tipologia di giocatore. Anche a chi è alla ricerca di qualcosa di più tranquillo. Come, ad esempio, Assemble With Care. Il titolo di Ustwo Games si basa sul concetto di riparazione, con la protagonista impegnata a rimettere in funzione alcuni oggetti e con essi contribuire a ricomporre i cocci di alcune relazioni. Cullati da una colonna sonora che fornisce un perfetto accompagnamento, le fasi di gioco si sviluppano senza alcuna pressione, con la possibilità di agire sulle varie componenti, osservare i singoli pezzi, svitare, avvitare, trovare i guasti e riportare tutto allo splendore originale. Non è un’esperienza adatta a tutti, ma per trascorrere un’ora all’insegna del relax ha pochi eguali.

Le riparazioni di Maria hanno una doppia valenza, come evidenziano le sequenze che intervallano le varie missioni.

7. Sayonara Wild Hearts

Ci sono titoli che colpiscono a vista d’occhio. A cui sono sufficienti pochi secondi per mostrare qualcosa che li renda interessanti. Sayonara Wild Hearts è uno di questi. È un’esperienza che unisce un elemento ludico molto semplice, ma comunque accattivante, con un comparto tecnico che trasuda stile da ogni poro. Un viaggio che, illuminato da luci al neon dalle tinte sgargianti, ci trasporta in diverse ambientazioni in cui sono protagoniste differenti dinamiche di gioco. Tra sequenze a bordo di una macchina o di una moto, combattimenti in stile picchiaduro che tanto assomigliano a uno spettacolare balletto e momenti in stile platform, è facile rimanere coinvolti, con gli occhi che guardano fissi lo schermo e la testa che si muove al ritmo della (fighissima) colonna sonora. Un vero sballo.

Sanyonara Wild Hearts è un titolo con una componente estetica spettacolare, che fonde immagini e suoni in maniera perfetta.

6. Sneaky Sasquatch

Una creatura si muove furtiva all’interno di un campeggio. Passo dopo passo, avanza cercando di passare inosservata. Raggiunge l’obiettivo, lo recupera e… via alla fuga! Con un cestino pieno di cibo in mano, si allontana soddisfatta. Quella che sembra la trama di una puntata dell’orso Yoghi, in realtà è in realtà la descrizione di una missione di Sneaky Sasquatch. Il titolo di RAC7 Games, chiaramente ispirato nel concetto base al cartone animato targato Hanna-Barbera, è un action game con dinamiche stealth divertente da giocare e accattivante da guardare. La struttura base è piuttosto semplice, ma mai eccessivamente banale, con una discreta varietà di situazioni capaci di strappare più di una risata.

Una cesta da pic-nic lasciata incustodita è un bersaglio troppo appetitoso per il sasquatch.

5. Grindstone

Uno dei grandi pregi di Apple Arcade è quello di liberare i giochi da qualunque sistema di monetizzazione. Di eliminare la necessità di ideare stratagemmi per spingere gli utenti a investire denaro. Il risultato è evidente soprattutto nei puzzle game, che proprio per generare guadagni sono troppo spesso affetti da picchi di difficoltà e da dinamiche “sbilanciate ad arte”. Esempio lampante di quanto appena scritto è Grindstone. Il titolo di propone soluzioni strutturali già ampiamente sperimentate (creare sequenze di nemici da eliminare muovendo il guerriero protagonista), con il grande merito di riuscire a calibrare ogni componente di gioco alla perfezione, dando vita a un’esperienza mai eccessivamente banale o frustrante. Non eccelle graficamente, ma resta una perla da raccogliere (e custodire).

L’idea di base è semplice, ma schema dopo scherma creare sequenze lunghe di nemici diventa più impegnativo.

4. The Enchanted World

Delizioso. Delicato. Coinvolgente. Queste sono le prime parole che ci vengono in mente pensando a The Enchanted World. Si tratta di un puzzle game che non offre solamente delle piacevoli dinamiche di gioco, ma che propone anche una componente narrativa che trae origine dalle esperienze del team di sviluppo, cresciuto in una Sarajevo in guerra. È il viaggio di una fata in cui, senza che venga proferita una singola parola, vengono convogliate diverse emozioni tramite un mix di immagini e di musica. Ottima la direzione artistica e interessanti anche le scelte strutturali, con enigmi mai particolarmente complessi ma che richiedono comunque un pizzico di attenzione e qualche momento di riflessione.

The Enchanted World è una vera e propria delizia da guardare, oltre a essere piacevole da giocare.

3. What the Golf?

Una pallina, una buca, una mazza. Un distesa verde di lunghezza variabile, puntellata da insidie di varia natura. Acqua e sabbia, pronte ad accogliere i colpi sbagliati. Questo è il mondo del golf. Quello a cui siamo sempre stati abituati, nella realtà come nei videogiochi. Non è però il mondo di What The Golf?, gustosissimo titolo di Triband che plasma a suo piacimento tutti i concetti sopracitati, miscelandoli tra loro per dare vita a un cocktail a tratti assurdo, a tratti originale, ma sempre godibile. Un susseguirsi di livelli che sfidano il giocatore a portare a termini obiettivi che non si limitano al banale “manda in buca la pallina nel minor numero di colpi possibile”, spaziando da contaminazioni con altri sport a citazioni a classici videogame del passato. Un compagno ideale per rapide sessioni oltre che esponente della categoria “ancora una partita e poi smetto”.

Impostare la direzione, scegliere la potenza e…. via! Tutto molto semplice, ma anche estremamente divertente.

2. Exit The Gungeon

Nel 2016 il team di Dodge Roll ci ha invitato a entrare nel Gungeon. Da allora sono trascorsi tre anni, ed è il momento di uscirne. O meglio, di provare a fuggirne. A tutta velocità. E ad armi spianate. Exit The Gungeon è un viaggio adrenalinico, veloce, frenetico e pieno di insidie. Un action game con meccaniche tipicamente arcade, in cui ogni schema pullula di nemici da eliminare e di proiettili da evitare. Un’esperienza impegnativa, strutturata in maniera tale da essere estremamente godibile sia per brevi che per lunghe sessioni di gioco. Inoltre, per chi non si trovasse a proprio agio con i comandi touch, è possibile configurare un pad (Xbox One o PS4) e utilizzare un sistema di controllo più “tradizionale”.

Velocità di movimento e ottimi riflessi sono indispensabili per sopravvivere in Exit The Gungeon.

1. Oceanhorn 2: Knights Of The Lost Realm

A volte, provando un videogioco, è facile individuarne le fonti di ispirazioni. Perché sono lì, evidenti, che sembrano quasi guardarti e dirti “ci riconosci?”. Nel caso di Ocenahorn 2: Knights Of The Lost Realm, è palese l’amore che il team di Cornfox & Bros. prova nei confronti della saga di Zelda. Un amore che si trasforma in un’avventura che, pur con tutte le semplificazioni necessarie per rendere un titolo del genere fruibile anche su dispositivi mobile, è davvero eccellente. Un mix vincente, che colpisce inizialmente per il suo comparto tecnico, ma che con il passare del tempo mette in mostra anche una trama piacevole, dinamiche di gioco sufficientemente complesse, un’apprezzabile varietà di situazioni e una longevità invidiabile. Imperdibile.

Oceanhorn 2 è sicuramente il gioco tecnicamente più impressionante tra quelli presenti nel catalogo di Apple Arcade.

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