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Il coronavirus fa saltare anche la GDC

L’importante conferenza di San Francisco di metà marzo è stata rimandata all’estate a seguito delle numerose cancellazioni dei partecipanti per il timore del Covid-19

Il coronavirus fa saltare anche la GDC

Nata nel 1988, la GDC è il più grande evento annuale dedicato ai professionisti del mondo dei videogiochi. (Immagine: GDC Official)

Il timore era nell’aria da un po’, e si è fatto sempre più concreto man mano che gli ospiti della Game Developer Conference 2020 cancellavano la loro partecipazione all’evento per i rischi generati dall’epidemia in corso di coronavirus (Covid-19). Alla fine gli organizzatori hanno ceduto: dopo aver ricevuto le ultime due defezioni, quella Activision Blizzard e di Amazon, hanno dovuto tristemente annunciare che la conferenza di San Francisco è rimandata all’estate.
La GDC di quest’anno avrebbe dovuto tenersi dal 16 al 20 marzo. Nonostante sia previsto il rimborso dei biglietti e degli stand affittati dai partecipanti, per molte realtà indipendenti più o meno piccole che avevano già prenotato il volo e l’alloggio a San Francisco (una delle città più care al mondo) il danno economico rimane notevole. Per questo motivo Gamedev.world ha lanciato una raccolta fondi che avrà luogo dal 27 marzo al 3 aprile per offrire sostegno agli sviluppatori in difficoltà: nel corso della settimana sarà possibile prendere parte a una serie di conferenze online gratuite, a una game jam e acquistare tramite donazione libera su itch.io una raccolta di giochi di alcuni tra gli studi che avrebbero dovuto prendere parte alla GDC.

Non salteranno invece del tutto le premiazioni dell’Independent Games Festival e il Game Developers Choice Awards, che avrebbero dovuto tenersi all’interno della cornice della GDC. Entrambe verranno trasmesse in diretta su Twitch il 18 marzo, come da programma.