I problemi degli sviluppatori con Google Stadia | Rolling Stone Italia
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I problemi degli sviluppatori con Google Stadia

Pochi incentivi da parte di Google e l’incertezza sul futuro della piattaforma sarebbero tra le principali ragioni che tengono lontani i produttori di videogiochi dal servizio

I problemi degli sviluppatori con Google Stadia

Nel corso dei prossimi mesi Google dovrebbe lanciare dei nuovi abbonamenti gratuiti per ampliare il pubblico della sua piattaforma di cloud gaming.

Dal suo lancio di tre mesi fa la libreria dei giochi disponibili su Google Stadia è cresciuta a un ritmo decisamente modesto e al momento non raggiunge i 30 titoli, anche se il colosso di Mountain View ne ha promessi ben 120 in arrivo nel corso di quest’anno. Il motivo dietro tale penuria sembrerebbe essere la scarsa fiducia degli sviluppatori e degli editori sulla durevolezza del servizio, alla quale farebbe il paio la mancanza di incentivi interessanti da parte di Google stessa per attirarli verso di sé. A rivelarlo è un’inchiesta di Business Insider, che ha intervistato alcuni sviluppatori indipendenti e due publisher (rimasti tuttavia anonimi) per capire come mai abbiano deciso di non portare i propri giochi su Stadia.

Dalle interviste emerge che, tra i vari problemi, Google non starebbe investendo abbastanza denaro per chiudere gli accordi di esclusiva, al punto che uno dei publisher riporta di aver ricevuto un’offerta «talmente bassa da non essere nemmeno oggetto di conversazione». Per qualcuno, poi, il numero ancora esiguo di utenti sulla piattaforma costituirebbe un altro grosso limite: «Ci sono piattaforme dove vuoi essere presente perché hanno un pubblico che vuoi raggiungere – dichiara uno sviluppatore – ma è il caso di Steam e di Switch». Altri ancora sottolineano la fama di Google di essere una compagnia incostante e volubile per quanto riguarda i suoi progetti satellite: «Come fai a vederti in una relazione a lungo termine con Google?», si lascia andare un intervistato. «Considerata la sua storia, non ti saprei neanche dire se starà ancora lavorando su Stadia tra un anno. Non è così assurdo, se ci pensi. L’hanno già fatto in passato».
Oltre al vantaggio di «arrivare primi», quindi, per gli sviluppatori indipendenti sembrano non esserci molti altri stimoli che li spingano a sposare la visione del futuro di Google Stadia.
Contattato da Business Insider, un rappresentante della compagnia californiana ha ribadito che la piattaforma vanta il supporto di molti produttori che ancora devono rivelare i propri giochi. Nel frattempo sono stati resi disponibili i nuovi titoli gratuiti di marzo per gli abbonati di Stadia Pro: si tratta di GRID, SteamWorld Dig 2 e SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech. Nel prossimo futuro, inoltre, Google dovrebbe lanciare la possibilità di sottoscrivere un abbonamento di prova gratuito al servizio di circa un mese.