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I millennial spendono 112 dollari al mese in videogame

E gli acquisti non sono solo destinati al software, ma anche agli abbonamenti sulle piattaforme di streaming come Youtube e Twitch

In Italia la generazione dei millennial conta circa undici milioni di individui tra ragazzi e giovani adulti.

La generazione dei cosiddetti “millennial” (persone nate tra il 1981 e il 1996) è quella che spende di più in contenuti legati al mondo dei videogiochi con un esborso medio pari a 112 dollari al mese, piazzandosi al primo posto rispetto ai videogiocatori della Generazione X (con una spesa mensile di 90 dollari) e ai fratellini della Generazione Z (59 dollari). La ricerca è stata condotta da SuperData e fa riferimento alla popolazione del Nord America.

Sempre secondo una ricerca di SuperData del 2017, i millennial costituiscono quasi la metà del pubblico degli eSport.

Tra le voci di spesa non troviamo solo l’acquisto di software ma anche uscite destinate ad altre forme di intrattenimento legate al mondo del gaming: il 71% dei videogiocatori nella categoria, per esempio, segue canali dedicati su Twitch e YouTube per una media di 6 ore a settimana, e arriva a spendere circa 29 dollari al mese in donazioni verso i propri streamer preferiti. Con questi dati, i Millennials contribuiscono a oltre il 30% dei guadagni del mercato dei contenuti video destinati ai videogiochi.  
Per quanto riguarda le preferenze di acquisto tra i prodotti venduti con supporto fisico oppure in forma digitale, un po’ a sorpresa i dati rivelano che questo specifico segmento di popolazione spende circa 72 dollari al mese in download e abbonamenti (dei quali 22 dollari destinati ad acquisti in-app) e solo 39 dollari per le versioni dei giochi su disco. Allo stesso modo, troviamo gli smartphone al primo posto come piattaforma da gaming principale con l’81% delle preferenze, al secondo le console con il 60% e in coda il PC con il 30%. Per quanto riguarda il genere dei videogiocatori di riferimento, possiamo notare che c’è una sostanziale parità tra uomini e donne.
“La generazione dei millennial non è intenzionata a smettere di videogiocare tanto presto. Anzi, tutto lascia pensare che saranno la prima generazione che continuerà a far uso dei videogiochi per tutta la vita”, ha commentato il cofondatore di SuperData Joost van Dreunen suggerendo, allo stesso tempo, alle aziende e ai brand interessati di concentrarsi proprio su questo preciso segmento demografico.

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